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Un film di Ferzan Opzetek. Italia 2001

Con Margherita Buy, Stefano Accorsi, Serra Yilmaz, Gabriel Garko, Erica Blanc, Filippo Nigro, Coray Candemir, Lucrezia Valia, Ivan Bacchi, Rosaria De Cicco, Andrea Renzi, Luca Calvani e Carmine Recano.

Antonia alla morte del marito scopre che era tradita da sette anni. Va alla ricerca dell'amante e capisce che in realtà di tratta di un uomo. Scopre anche che il marito non aveva solo un amante, ma tutto un mondo; la sua vera famiglia era infatti conposta da tutta una serie di amici che via via Michele (l'amante) aveva conosciuto e che vivevano nello stesso palazzo. Scopriamo così le loro storie; come quella di Mara, donna nata uomo, che vuole tornare nel suo paesello per la festa dei cento anni della nonna, ma è conscia dello sconquasso che può portare la sua presenza visto che l'ultima volta che l'avevano vista era un uomo; o Serra scappata dalla Turchia perchè perseguita da un poliziotto o ancora di Ernesto, giovane malato di aids che crede di essere stato abbandonato dal suo amore che però è morto un anno prima. Film corale e senz'altro riuscitissimo. Si scontrano due filosofie di vita: "la verità sempre e comunque" di Antonia con "la bugia può servire ad alleviare la realtà" del gruppo delle fate. Nel film si scoprirà che tutte e due le teorie possono essere utili e nessuna prevale sull'altra.

Frase chiave. Antonia scarta un quadro trovato tra gli oggetti del marito appena morto consegnategli dai colleghi di ufficio e nota che dietro c'è una dedica: "A Massimo per i nostri sette anni insieme, per quella parte di te che mi manca e che non potrò mai avere, per tutte le volte che mi hai detto 'non posso', ma anche per quelle che mi hai detto 'ritornerò'. Sempre in attesa, posso chiamare la mia pazienza 'amore'? La tua fata ignorante!".

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