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Un film di Ferzan Ozpetek. Italia/Turchia/Uk/Portogallo 2003

Con Giovanna Mezzogiorno, Raul Bova, Massimo Girotti, Filippo Nigro, Serra Ylmaz, Maria Grazia Bon, Massimo Poggio, Rosaria De Cicco, Ivan Bacchi, Flavio Insinna, Elisabeth Kasza, Olimpia Carlisi, Thierno Thiam, Gianni Verdesca e Lucianna De Falco.

Giovanna è una giovane donna insoddisfatta della propria vita: il lavoro come contabile in una polleria le dà poche soddisfazioni, ha due figli da crescere e un marito che passa da un lavoro precario all'altro. Un giorno si ritrova in casa un anziano signore, spaesato e privo di memoria. Inizialmente è riluttante a prendersi cura di Simone, così crede si chiami, ma man mano si affeziona all'uomo, di cui cerca di scoprire l'identità. Giovanna sogna una vita migliore spiando di nascosto Lorenzo, il vicino che abita nel palazzo di fronte; sarà grazie al suo aiuto che Giovanna riuscirà a scoprire l'identità e il triste segreto del passato di Simone. Simone in realtà è Davide Veroli, omosessuale scampato ai campi di concentramento, che ha trascorso l'intera esistenza a rimpiangere l’amato (il vero Simone), che non si è salvato dai rastrellamenti fascisti durante la seconda guerra mondiale. Questo indurrà Giovanna a guardarsi dentro, capendo di aver perso i suoi sogni e passioni. Sarà proprio Davide a spingerla a coltivare la sua passione per la pasticceria...

Frase chiave. Giovanna scrive una lettera immaginaria a Davide: "Mio caro Davide, da quando non ci sei più Martina mi chiede spesso di te (lei ti chiama ancora Simone); ma presto le racconterò la tua storia. Ieri per la prima volta mi hanno chiesto di fare un dolce da sole: indovina quale gli ho fatto? Il capo-pasticcere non ha fatto commenti, però lo ha aggiunto alla lista di quelli da preparare domenica. Credo che sia un buon segno. Filippo è riuscito a farsi cambiare di turno. Era conme se avesse vinto la lotteria; era così entusiasta. Ed io ho capito che non posso chiedergli di più. Quando penso a Lotrenzo ho paura di avere già cominciato a dimenticare il suo volto, a non ricordare più la sua voce. Cosa sta facendo in questo momento? A chi sta sorridendo? Ho ancora bisogno di una tua parola Davide, di un tuo sguardo, di un tuo gesto. Ma poi all'improvviso sento i tuoi gesti nei miei, ti riconosco nelle mie parole. Tutti quelli che se vanno ti lasciano sempre addosso un pò di se. E' questo il segreto della memoria? Se è così allora mi sento più sicura. Perchè so che non sarò mai sola".

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