Un film di Clint Eastwood, Usa 2011

Con Leonardo Di Caprio, Arnie Hammer, Naomi Watts e Judi Dench.

Storia di J. Edgar Hoover e dei 48 anni passati a capo della Fbi a combattere comunisti, la mafia e gli otto presidenti deli Stati Uniti che appena eletti volevano tutti destituirlo e da cui si è salvato ogni volta solo con dossier creati a doc. Nel film viene raccontata anche la storia privata di Hoover e i suoi rapporti che le uniche tre persone di cui si è potuto fidare cecamente: il compagno Clyde, la madre e la segretaria Hellen.

Frase chiave. Sul divano dopo aver commentato la serata. Edgar: "Sai tu mi stai a cuore Clyde!". Clyde: "E io ti amo Edgar". Edgar: "Volevo chiederti una cosa. Tu cosa ne pensi di Doroty La Moore?" Clyde: "Un pò troppo volgarotta per me". Edgar: "Volevo farle una proposta ... Penso che sia arrivato il tempo di una signora Hoover". Clyde: "Non farti gioco di me Edgar!" Edgar: "Questo mai ... mai mi farò gioco di te!" Clyde: "Ci hai avuto rapporti fisici?" Edgar: "Si!". Poi vedendo che Clyde è visibilmente contrariato continua: "Clyde tu vuoi che io sia una mezza persone ... che rimanga incompleto..." Clyde si alza dal divano in modo brusco rompendo un bicchiere contro il muro: "E' questo che io sono per te? L'incompletezza?" Anche Edgar si alza di scatto: "Clyde racogli quei vetri subito!" Clyde sempre più furibondo: "No, ti dico di no: tu non mi dai più ordini!Io mi rifiuto: perciò avanti: licenziami! Coraggio: vigliacco!" Edgar: "Clyde controllati. Questa è una reazione da folle!". Clyde per risposta scaglia altri bicchieri con rabbia. Edgar: "Clyde, sei a piedi nudi: ti rendi conto? Smettila!" Clyde disperato: "No! Non ti sto più a sentire. Tu non mi puoi più dire quello che devo fare. Lo hai appena perso quel diritto! Ho capito quello che sei: sei un essere arido e vigliacco! Un orribile omuncolo". Edgar oper farlo smettere gli tira un pugno, ma ne riceve uno di reazione più violento che lo atterra. Segue una breve colluttazione che finisce quanbdo Clyde lo immobilizza completamente sotra di lui e lo bacia con forza. Poi lascia la presa e Edgar gli dice calmo e ansimante: "Non fare più una cosa simile!" Clyde allora si alza e si dirige verso la porta; Edgar disperato si alza cercando di fermarlo: "Clyde dove vai? Clyde aspetta! Clyde non mi lasciare! Clyde ti prego! Clyde mi spiace! Clyde ti prego non mi lasciare! Clyde ti supplico, si supplico Clyde! Clyde ti prego!" Clyde arrivato davanti la porta si ferma e si volta: "Se parlerai ancora di una tua fidanzata sarà l'ultima volta che starai in mia compagnia!" Clyde si rivolta ed esce dalla stanza. Edgar toccandosi il labbro ferito sussurra: "Ti amo Clyde, ti amo!"

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