Un film di Ferzan Opzetek. Italia/Spagna/Turchia 1997

Con Alessandro Gassman, Francesca D'Aloja, Carlo Cecchi, Halil Ergun, Serif Sezer, Mehmet Gunsur, Basak Koklukaja, Alberto Molinari e Zozo Toledo.

Francesco è un architetto che gestisce uno studio assieme alla moglie Marta. Riceve una lettera dal consolato turco che lo informa che è morta la sorella della madre (che da anni viveva ad Istambul) e che gli ha lasciato in eredità un immobile. Francesco arrivato ad Istambul Frabncesco scopre che si tratta di un hamam e avvia pratiche della vendita. Dopo aver conosciuto la famiglia che collaborava con la zia decide di ritrutturarlo. Nel frattempo la moglie si prende una vacanza e lo va a trovare anche per capire cosa sta facendo tutto quel tempo in Turchia. Il vero motivo del viaggio di Marta è quello di far firmare a Francesco le carte per il divorzio e per confessargli che da due anni lo tradisce con il loro comune socio Paolo. Prima che riesca a fare questo Marta scopre Francesco che bacia Mehmet (il figlio della coppia a servizio della zia). Ne segue una tremenda lite e il trasferimento in hotel di Marta prima della partenza fissata per il giorno dopo. Prima che Marta possa partire però succede una cosa a Francesco che cambia anche la sua vita.

Frase chiave. Marta legge la lettera che ha scritto per Mehmet prima di inviarla: "Caro Mehmet ieri abbiamo ricevuto la tua lettera tanto attesa. Sono felice di sapere che stai bene e se non è così se vuoi parlare io sono qui. Da quando sei partito il quartiere sta cambiando molto in fretta. Ho convinto Fusun a non sposarsi, con grande gioia di tua madre. La settimana scorsa è nato il bimbo di Yodin: hanno deciso di chiamarlo Francesco. Ovviamente Perran, Fusun e io abbiamo pianto un bel pò. Quasi tutti i pomeriggi scendo nell'hamam, ormai i lavori sono finiti. Qualche volta al tramonto mi prende la malinconia, ma poi arriva questo vento fresco e se la porta lontano. E' un vento strano che non ho sentito mai da nessun'altra parte: è un vento leggero e mi vuole bene".

Per commentare fatelo qui