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Italia 2002 103' Regia di Carlo Luglio
Emanuele Valenti
Francesco Vitiello
Alberto "Polo" Cretara
Luca Riemma

Quattro, giovani, napoletani, in fuga. Arrivano ad Amburgo nella speranza di fare il colpo che li sistemerà, se non per la vita, almeno per qualche mese. Fanno cilecca e, invece di tornare a casa con la coda fra le gambe, proseguono il viaggio verso Nord. Nella sta-zione di Amburgo possono scegliere fra due treni: il primo va a Copenaghen e ci im-piega 5 ore, il secondo li porterebbe a Oslo in 12. Scelgono il secondo per dormire qualche ora in più. Come si vede, arrivano in Norvegia senza particolari motivazioni, solo perché a casa non ci tornerebbero nemmeno morti. Ma la Norvegia é un posto orribile, l'estrema periferia nordica della civiltà occidentale. L'opposto speculare del nostro Mezzogiorno, senza sole... Tra piccoli furti e lavoretti i quattro si separano e si reincontrano senza un perchè e senza che la trama giustifichi i loro gesti. L’amore, il lavoro, l’incontro con la diversità e con la morte, forgia le anime dei quattro, protagonisti di un delitto senza castigo, costretti a fare i conti con l’espiazione dei propri sensi di colpa, in un cupo e inquietante nord Europa.

E' un film senza ne capo ne coda; ha una trama confusissima e non ci capisce cosa voglia insegnare.

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