PROGETTO LIUTERIA

Scelta pickup

Una chitarra elettrica è tale perché il suono non proviene da riverbero delle corde in una cassa armonica, come nel caso delle acustiche, ma direttamente da dei microfoni, o meglio pick up (“raccoglitori” di suono).
Va da sé che il suono di uno strumento elettrico dipende al 90% da loro, rispetto alle acustiche dove è il legno che lo determina per la totalità.
Perciò la scelta dei pick up è fondamentale per dare allo strumento un certo suono piuttosto che un altro.
Nel mio caso, ispirandomi alla Ibanez di Steve Vai e a quella di Paul Gilbert, ho voluto fare un compromesso, da una parte la potenza dell’Evolution Bridge (Di Marzio) per gli assoli e dall’altra parte l’armoniosità del vintage Air Classic Bridge (Di Marzio) per la parte di arpeggio e accompagnamento.
Si leggete bene, ho messo due humbucker bridge. Questo perché sarebbe stato troppo il divario se avessi messo l’Air Classic Neck e l’Evolution Bridge, basta infatti vedere nelle specifiche tecniche l’impedenza dei due per capire che sarebbero stati molto squilibrati.
La scelta del marchio Di Marzio è stata condizionata dalla voglia di provare un pick up veramente potente e di un altro pianeta rispetto a quelli della mia Squier.

C’è da dire che la Di Marzio se la gioca quasi alla pari della Seymour Duncan, con una leggera differenza sui prezzi, a favore dei primi. Ci sono poi i pick up Fender, Gibson, kluson e molti altri.
Però io ho voluto dare un’impronta forte sul mio primo strumento auto costruito, con un risultato veramente ottimo.

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