XXIXª settimana dal 5 al 11 giugno:

Arrivo a Petrolina alle 3:30 di notte, ho dovuto attraversare i due quartieri poco affidabili da solo a piedi, ma per fortuna non mi é successo niente. Spesso in queste zone avvengono assalti da malviventi. La mattina riprendo la giornata regolarmente, prima a scuola e dopo con l’informatica. Prima del viaggio per Natal, giovedí, la professoressa della terza há buttato fuori dalla classe Ray e Elcson perché disturbavano e non facevano i compiti, me li sono portato nella biblioteca e giocando com il mappamondo hanno imparato molta geografia che fino adesso era sconosciuta a loro. I due potevano rientrare in classe l’indomani solo se accompagnati da uno dei genitori. Ray aveva paura di dirglielo a sua madre perché lo picchiasse e non voleva andare a casa, voleva che lo accompagnassi, ma per me era troppo tardi considerando che dopo dovevo partire. Lunedí Ray non é ancora andato a scuola, quindi la sera, dopo il lavoro, vado a cercarlo in casa e parlo con la madre e il padrastro. La madre non sa come comportarsi con lui e lei stessa é a conoscenza di non essere una madre esemplare. Dopo due ore di conversazione abbiamo risolto un po di problemi, mi há promesso che non l’avrebbe picchiato e come punizione ho consigliato di non dargli soldi per tutta la settimana e la sua bicicletta me la sono portato a casa, gliela consegneró venerdí solo se si comporterá bene durante questi giorni. Passiamo al Petrape. Torno a riparlare di Clécio, molte volte mi há chiesto di voler andar via dal petrape e volesse la mia benedizione. Prima che andassi in Italia gli ho detto di aspettarmi e poi ne avremmo parlato. Appena ritorno, inizia a chiedermi nuovamente la benedizione, ho chiesto di aspettare che tornassi dal viaggio di Natal per poi parlarne. Appena arrivo da Natal, mi há detto di non trovare piú scuse, vuole andarsene a tutti i costi. Dopo un po di paternale gli ho detto che faccia come vuole, promettendomi che se va dalla nonna non deve fare il diavolo, non la deve fare disperare, che l’aiuti in casa, che non frequenta male compagnia, che non inizia a drogarsi (come succede a molti bambini disagiati brasiliani) e che soprattutto che studia. Ho sempre pensato che lui mi prendesse in giro per attirare l’attenzione. Dopo pranzo ritorno al petrape, ho chiesto se Clécio si fosse calmato e mi riferiscono che é scappato. Ci ho pensato un pó su, alla fine lui há mantenuto tutte le promesse che mi avrebbe aspettato, io invece non ho mai mantenuto la promessa di dargli la mia benedizione. Cosí vado a prendere la mia bicicletta e corro alla stazione degli autobus. Dopo un pó lo intravedo nella folla, ho chiesto cosa stesse facendo e mi dice che sarebbe andato dalla nonna. L’ho invitato a tornare indietro ma senza insistere. Vuole chiedere una chanche alla nonna se puó rimanere con lei, se non funziona ritorna. La sera ho chiamato lo zio per assicurarmi che fosse in casa. Domenica, se non ci sono novitá vado a trovarlo per capire un pó come vanno le cose, se ci sono dei problemi lo riporto al petrape. Tra le altre novitá, ho trovato a letto in casa Jessica e e Chiara, hanno preso la dengue, una puntura di una specie di zanzara che provoca febbre alta per diversi giorni, dolori e nausa. Spero gli passi presto. Intanto lo stesso lunedí rientrano i fratelli Jose Carlos e Miarley che erano scappati piú di una settimana fa. Ci sono molte settimane in cui non ho tanto da scrivere, e adesso ho riempito una pagina parlando del solo lunedí. Intanto a scuola le cose sembrano vadano bene, a parte la scuola del petrape, con le sole due classi terza e quarta, ogni giorno una novitá, a volte manca la professoressa, a volte la voglia di lavorare e a volte non si conoscono le cause. Mercoledí, il petrape é stato invitato a partecipare alla fiera delle piccole imprese; la prefettura ha messo a disposizione uno stand proprio sulla sinistra dell´entrata dello stabilimento, con Francesca abbiamo trascorso tutta la giornata ad allestire lo stand, eravamo impreparati, le cose fatte di fretta... Alla fine ci troviamo la sera con un magnifico stand, hanno partecipato quasi tutti i ragazzi del petrape, compresi le case lar, la fiera si é conclusa sabato notte. I ragazzi in fiera hanno confezionato bracciali, collane, anelli, orecchini, acciaio e perline, inoltre si sono esibiti con suoni di tamburi e vestiti da maracatú. Venerdí vado dal medico per una consulta, da quando sono tornato da Natal, ho uno strano tipo di allergia, mi trovo brufoli per quasi tutto il corpo, dopo la visita vengo a sapere di aver preso la varicella. Quindi per evitare di trasmetterla ai bambini dovró rimanere in casa per un po di giorni. Intanto il Brasile, con il suo fanatismo, si denomina campione del mondo, strade allestite con bandierine, tutto a colori giallo verde, e feste ovunque. Parlando di feste, non dimentico di citare che a giugno il Brasile, soprattutto il nord est festeggia São João, per tutto il mese feste in quartieri e piazzette fino al mattino. Domenica rientra Clécio al petrape. Tutta la giornata la trascorro in casa.

 

Una foto con Clécio prima che andasse via dal petrape

 

i petrapesi in fiera mostrando i lavoretti di artigianato