Viaggio dal 29 aprile al 5 maggio:

Il viaggio per il rientro di metà servizio in Italia è durato quasi una settimana. Parto da Petrolina sabato 29 aprile alle 15:30 con la compagnia aerea Varig, dopo circa un'ora arrivo a Recife, in aeroporto, ad aspettarmi, il mio amico Marcello, linosano trapiantato in Brasile da 9 anni dopo aver sposato una pernambucana. Dopo 15 minuti arriviamo a casa sua, un appartamento al 18° piano sulla spiaggia di Piedade. La mia camera da letto dispone di una vetrata che si affaccia sull'oceano, era da tempo che non mi addormentavo con il suono delle onde che si infrangono sugli scogli. La mattina seguente, 30 aprile, ci avviamo verso la fazenda dei suoceri. La campagna dista a circa un'oretta dalla città di Recife; cavalli, mucche, pecore, anatre, laghetti... proprio come nei films. Siamo rientrati in casa che era già notte. Il primo maggio tutto chiuso perché festivo, quasi tutte le mattine piove, nel pomeriggio abbiamo approfittato per conoscere la meravigliosa città di Olinda. Il 2 maggio, di mattina, il cielo minacciava pioggia, sul tardi spunta un forte sole e finalmente mi avvio per conoscere quella parte di spiaggia di Piedade. La sera alle 20:00 (1 di notte italiana) parto con l'aereo della compagnia portoghese TAP per l'Europa. Arrivo a Lisbona alle 7:30 di mattina (8:30 italiane) e riprendo l'aereo, Alitalia, per Roma alle 14:30. Arrivo in Italia dopo 2 ore e 30, a ricevermi la mia amica Sabrina. Arrivati a casa, dopo una doccia, un giretto per il centro della capitale. Oggi, giovedì, 4 maggio, alle 8 del mattino sono già a piazza Navona davanti gli uffici del consolato brasiliano in attesa del visto, finalmente alle 10:30 consegno il passaporto e mi dicono di tornare nel pomeriggio a ritirarlo. I miei piani di viaggio sono andati in fallimento, nel pomeriggio volevo partire per la Sicilia. Dopo il consolato mi avvio presso la sede VIDES, li ad aspettarmi Patrizia, suor Maria Grazia e tutto il personale. Ho fatto la mia relazione, ho sistemato la documentazione e ne abbiamo approfittato per 4 chiacchiere. Lo stesso giorno al vides ho conosciuto un'altra volontaria, Annarita di Palermo, del servizio civile, progetto "I Giovani Globalizzano", in rientro per la Patagonia, Argentina. Con Annarita abbiamo trascorso buona parte della giornata, ci siamo raccontati parte del nostro volontariato con i bambini, mi ha accompagnato al consolato per ritirare quel benedetto visto annuale e dopo di corsa, perché si era fatto tardi, l'ho accompagnata nella stazione ferroviaria di Termini per prendere il treno per Fiumicino, erano già le 18:30, alle 20:00 l'aereo per Buenos Aires. Venerdì, 5 maggio, alle 06:10 sono già sul treno che dalla stazione di Trastevere mi porta a Fiumicino, dopo 50 minuti arrivo in aeroporto, ritiro la valigiona dal deposito e alle 08:30 mi imbarco sull'aereo per raggiungere Palermo. Avevo comprato un biglietto della compagnia Airone, ma mi fanno imbarcare su di un aereo slavo con l'equipaggio straniero che non parlano l'italiano. Le istruzioni per il volo sono lette in una lingua incomprensibile. L'aereo parte con 45 minuti di ritardo, fremo, ho paura di non riuscire a prendere la coincidenza per Lampedusa. Arrivo nell'aeroporto del capoluogo siciliano alle 10:30, per fortuna la valigia mi arriva subito e nel giro di pochi minuti mi trovo nella fila del check in della Meridiana. Anche questa volta, la compagnia ha affittato un ATR di 40 posti, equipaggio straniero, il pilota nigeriano. Dopo un'ora su quel giocattolino, a morire dal caldo, senza aria condizionata e con poltrone strettissime, ci fanno scendere, a Lampedusa piove forte e l'aereo sarebbe impossibilitato nell'atterraggio. Alle 13:30, finalmente, riusciamo a decollare e dopo un'ora atterrare a Lampedusa. A causa del mare mosso, l'aliscafo per Linosa non parte, quindi costretto a pernottare una notte sull'isola. Sabato 6 maggio, alle 09:30 riesco a partire per Linosa con l'aliscafo dell'Ustica Lines, dopo 70 minuti di navigazione arrivo nella mia adorata isola, al porto amici e parenti ad aspettarmi con un cartellone di bentornato e applausi. Adesso mi sono stancato a scrivere, per arrivare a casa ho impiegato una settimana, ...è già pronto il pranzo, per questo breve soggiorno mangerò pasta tutti i giorni fino a scoppiare... Ciao

eccomi nel balcone della mia camera a Recife

 

purtroppo, a parte la pioggia di ogni mattina, era proibita la balneazione

 

Roma, piazza Navona, davanti l'ambasciata del Brasile con Annarita, volontaria in Argentina

 

il piccolo aereo per raggiungere le Pelagie

 

gli abbracci appena metto piede a Linosa