XVIIIª settimana dal 20 al 26 marzo:
Da
due giorni mi trovo nel centro ODIP (opera difesa infanzia povera) di Gravatá.
Il centro ospita circa 400 ragazzi/e daí 3 ai 18 anni. Arrivano alle 7 di
mattina e vanno via alle 17:00, nessuno dorme la. Ci sono due turni scolastici,
mattina e pomeriggio, quelli che non hanno lezione sono occupati nelle oficinas
di amache, arte, panetteria, musica, etc. Il centro é gestito da quattro
giovani suore salesiane, simpatiche e socievoli. La cittá mi há incantato, da
un lato le ville dei ricchi di Recife, da un lato le case colorate del popolo
medio e dall’altro lato i poveri nelle favelas.
Dopo le cinque di pomeriggio, io e Simone rimanevamo isolati nell’ODIP con le
suore, cenavamo alle 18:00 e alle 9 eravamo giá a letto con uno sciame di
zanzare che non ci há fatto dormire per tutta le permanenza. I bambini sono
molto piú educati rispetto quelli del petrape e seguono le regole. L’ultimo
giorno ci hanno salutato con la banda e canti.
Partiamo
da Gravatá alle 9 del mattino per l’aeroporto di Recife, non mi hanno fatto
imbarcare perché non avevo il documento originale, quindi ho dovuto aspettare
le 8.30 di sera per prendere l’autobus per Petrolina. Dopo 10 ore di viaggio,
giovedì, alle 6.30 di mattino arrivo a Petrolina.
Durante
la mia assenza é scappato Ailton e Jarlandie, il secondo é stato riportato al
petrape dopo averlo trovato per strada stordito dalla colla sniffata;
l’indomani riscappa ed é stato visto per le strade della cittá con vestiti
cenci. Sabato avviene il trasloco della casa dei volontari, mi alzo alle 5.30
del mattino per preparare la mia valigia e alle 8 iniziamo il lavoro dello
smontaggio dei mobili e preparare tutto ció da trasferire. Alle 10.30 circa
entriamo nella nuova casa nel quartiere Jardim
Maravilha, poco piú distante dal Petrape ma non di molto. Nella nuova
dimora ci troviamo meglio, é piú accogliente, 4 camere da letto, un bagno e
mezzo, cucina e ampio salone di entrata. I lavori di sistemazione della casa
finiscono circa alle 19:00.
assieme ad alcuni ragazzi del centro di Gravatà imparando la fisarmonica