XIIª settimana dal 6 al 12 febbraio:

Ed ecco che si ritorna a scuola, quest’anno alcuni frequentano la scuola municipale che inizia oggi mentre alcuni andranno nella scuola statale, adibita in alcune sale dello stesso Petrape, che inizierà in marzo. In occasione della scuola sono rientrati molti Petrapesi, soprattutto quelli di cui ne sono molto affezionato come Serginho e Felipe, aspetto che rientra anche Mailson. Ritornano anche i due fratellini Francimar e Lucas, li aspettavamo per martedì, però credo che la madre aveva fretta di liberarsene, indagherò meglio. Tutta la notte non ho chiuso occhio, Gugú (la scimmiotta) há voluto dormire con me, non si staccava dal mio braccio e per paura di schiacciarla sono rimasto sveglio. Alle lezioni di capoeira mi sto ammaccando tutto, il mio corpo non é abituato a determinati esercizi e sono tutto indolenzito. Martedì é arrivata la mamma di João Paolo (10 anni, lar2) a Petrolina, la sera alle 20:00 sono partiti per Fortaleza, la città dove vive la madre.

I giorni trascorrono regolarmente, la mattina aiuto Juaraz a scuola, per questa settimana ho sospeso le lezioni di informatica perché ancora non si ha la certezza di chi sono i ragazzi che possono frequentare. In queste sere abbiamo fatto, nella casa dei volontari, una grigliata di piranha, é un pesce molto saporito. Arrivano bambini nuovi al Petrape, alcuni solo per un giorno, in questa settimana ne abbiamo due nel Lar1, Breno e Enrique di 8 anni. I petrapesi, il pomeriggio, si preparano con balli per la sfilata di carnevale. La cosa più strana che succede in questa scuola é che mi trovo nell’aula di alfabetizzazione un bambino che l’anno scorso era in terza; come fa l’insegnante ad accorgersene che l’alunno non as ne leggere e ne scrivere dopo tre anni? Questa é una cosa che non la capisco per niente. Venerdì Vito ruba 60 reais alla direttrice e li divide con altri petrapesi. Nel pomeriggio scappa con Agnaldo. Mi hanno raccontato che l’anno scorso Agnaldo há rubato dei soldi con un altro bambino, si sono comprati vestiti nuovi, occhiali da sole, berrettino, hanno preso un taxi e sono andati in spiaggia al club Ilha do Sol che dista a una mezzora da Petrolina.

Mentre mi trovavo presso la porta del petrape arriva un uomo con una signora agitatissimo, cercava suo figlio ma non riuscivo bene a capire cosa dicesse, si avvicina Rosanea e invitiamo i due ad entrare nella sala funzionari per parlare con calma. L’uomo racconta che l’hanno scorso l’ex moglie ha preso di nascosto il figlio che hanno in comune dalla casa di lui per portarselo a casa, per circa un anno il padre del bambino ha mandato soldi per sostenere il figlio, la madre, furba, porta il bambino al petrape così tutto il denaro é per lei; quando il padre lo venne a sapere é venuto di corsa per vedere cosa stia accadendo. Abbiamo chiamato il bambino che alloggia al Lar1, Enrique, appena vede il padre scoppia a piangere, corre tra le mie braccia e non vuole lasciarmi. La storia é un pó intrecciata, la madre dice che il padre lo picchiava, il padre ci racconta che lo zio, il fratello della mamma, lo picchia spesso, possono testimoniare i lividi che il bimbo há sul corpo. Di certo é che il bambino ha avuto paura del papá. Il giudice e il consiglio tutelare deciderà il destino del piccolo Enrique. Sabato eravamo organizzati per andare alla Ilha de Rodeadoro, ma nel pomeriggio ha cominciato a piovere e siamo rimasti chiusi in casa. La domenica per fortuna é spuntato il sole così siamo andati a trascorrere una giornata diversa sull’isola, mi sono portato anche Gugú. Al ritorno pioggia e vento impossibilitavano l’attracco del traghetto per portarci a terra, molta gente era spaventata e agitata. Immagino cosa farebbero queste persone se un giorno si trovassero sul traghetto che porta a Linosa con il mare forza 7!

João Paolo e la mamma