IL PROGETTO "LICHENI IN RETE" - 2001

Nell'anno scolastico 2000-2001 il progetto continua con le scuole e i docenti che hanno dato la loro adesione Il Provveditorato agli studi di Mantova riconosce e approva l'iniziativa con la delibera Prot.936/P - C13 del 25/01/2001. 

Scuole
Posta Elettronica
Biodiversità Lichenica
I risultati
    ITG"C.D'Arco" di Mantova
    Istituto"I.D'Este" di Mantova
    ITAS "Mantegna di Mantova
    S.M."Alberti" di Mantova
    S.M."Monteverdi" di Porto Mantovano
    Istituto Comprensivo Goito
    ITAS "P.A.Strozzi" Palidano di Gonzaga
    Istituto "A.Manzoni"
    Istituto "G.Galilei" di Ostiglia

4. BIOMONITORAGGIO DELLA BIODIVERSITA' LICHENICA : I DATI

Per una corretta interpretazione dei dati di Biodiversità Lichenica (BL) ricavati dalle varie scuole si riporta la tabella , proposta dal Prof. P.L.Nimis dell'Università di Trieste, che raggruppa i valori di BL in 7 classi di naturalità/alterazione che descrivono quanto le condizioni ambientali si discostino da una situazione definita "naturale" . La scala adottata quest'anno ci è servita come parametro di riferimento per dare un giudizio sulla qualità dell'aria e realizzare una mappa del territorio assegnando un colore ad ogni stazione in base al suo valore di BL .

Nel corrente anno scolastico l’attività di biomonitoraggio è stata concentrata in un viale, completamente bordato da tigli, che attraversa la città dalla periferia ovest fino al centro.

Il viale, lungo circa due km, rappresenta una delle principali vie di accesso alla cittadina di Suzzara ed è quindi piuttosto trafficato.

I valori di BLs riscontrati ricadono nella maggior parte dei casi nelle classi che indicano una alterazione media e una alterazione bassa con una sola stazione che indica naturalità media.

I dati quindi confermano una deviazione media dalle condizioni "naturali" di un’area con clima temperato come proposto da Nimis (1999).

ANALISI DEI RISULTATI

Nell’indagine di quest’anno sulle colonie di licheni corticicoli, bioindicatori della qualità dell’aria, si sono applicate le linee guida e la nuova scala indicata dal prof. Nimis e collaboratori. Come ci si poteva aspettare sulla base delle conoscenze sulla qualità generale dell’aria della pianura Padana e, nello specifico, sull’indagine condotta dalla scuola due anni fa applicando l’indice I.A.P., i risultati mostrano una qualità dell’aria poco differenziata, simile a quella che si può mediamente trovare nelle aree di campagna della pianura e nei piccoli centri abitati. I valori ottenuti indicano una naturalità/alterazione bassa e una naturalità media delle popolazioni licheniche epifite. E’ interessante notare che nelle stazioni di Palidano e soprattutto di corte Gelmino che si trova in aperta campagna a Bondeno, si raggiungono valori molto alti per la pianura mantovana al limite superiore della fascia della naturalità media. In queste stazioni si ritrovano abbondanti un po’ tutte le specie tipiche della zona con presenza anche di una specie fruticosa nella stazione di corte Gelmino. I licheni fruticosi sono i più sensibili all’inquinamento atmosferico e anche i più rari nella nostra provincia. Questa stazione si trova a circa 500 metri di distanza dall’autostrada del Brennero ma, considerata la ricchezza in biodiversità dei licheni, non segnala un disturbo dovuto alle emissioni gassose del traffico veicolare. La stazione al centro del paese di Bondeno registra valori più bassi rispetto a quella di aperta campagna, collocandosi al limite superiore della fascia dell’alterazione media. La vicinanza dell’altra stazione e le ricerche svolte due anni fa fanno ricondurre questi valori a una situazione locale, di alterazione puntiforme, che non rispecchia il livello di naturalità della biodiversità lichenica della zona circostante.

ELENCO DELLE SPECIE LICHENICHE RILEVATE NELL’AREA DI INDAGINE

Nell’elenco sono state inserite tutte le specie osservate sugli alberi scelti in ogni stazione che ricadevano all’interno del reticolo utilizzato per il calcolo del valore di Biodiversità Lichenica della stazione (BLs). Il numero delle specie rilevate (18) è sicuramente considerevole se si considera il numero poco elevato di stazioni studiate e la scarsa biodiversità delle zone più antropizzate della pianura Padana.

Commento

Cinque delle otto stazioni hanno evidenziato condizioni di alterazione media ( 2 stazioni in Via Roma, 1 stazione in Via Bonazzi, 1 stazione in piazza Garibaldi e 1 stazione in via XX settembre presso il Municipio)e ad esse è stato assegnato il colore arancione. Le rimanenti tre stazioni sono risultate di bassa alterazione (1 stazione in via Bonazzi c/o lo stadio, 1 stazione in via XX Settembre c/o i giardini e 1 stazione presso il parchetto retrostante il Centro Sociale "Borsatti" nella golena del Po) e ad esse è stato assegnato il colore giallo.

Dall'analisi finale dei dati ottenuti e alla luce del valore medio di BL (19,6) possiamo affermare che le condizioni ambientali del paese di Ostiglia risultano avere un grado di alterazione media con una qualità dell'aria mediocre. Le cause di ciò sono imputabili in gran parte al traffico veicolare e all'attività della centrale , fonti continue di ossidi di azoto e zolfo che insieme alle polveri sospese sono i principali inquinanti che agiscono sulla comunità lichenica e in ultima analisi anche sulla salute umana.