2 OTT 2004






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Petilia Policastro. Assenze eccellenti alla riunione sull'edilizia scolastica
Disertato l'incontro sul liceo

PETILIA POLICASTRO - Avrebbe dovuto essere un incontro interistituzionale sulla situazione del Liceo scientifico "Raffele Lombardi Satriani" e dell'annesso Liceo psico pedagogico di Mesoraca, ma le presenze si contavano sulle dita di una mano. Nella sala del Liceo petilino, infatti, erano presenti il dirigente scolastico Franco Gentile, promotore dell'iniziativa, i consiglieri provinciali Santino Scalise di Rifondazione Comunista e Gianfranco Grano dell'Udc, l'assessore comunale petilino Domenico Poerio delegato dal sindaco, Giuseppe Ceraudo, il presidente del Consiglio d'Istituto di Mesoraca, Attilio Sarcone, ed uno sparuto numero di studenti e docenti. Assenti, ufficialmente per impegni precedentemente presi, il presidente della Provincia Sergio Iritale, gli assessori provinciali Salvatore Bonofiglio e Giuseppe Poerio, delegati rispettivamente al Bilancio ed alla Pubblica istruzione ed all'Edilizia scolastica, il consigliere provinciale Egidio Sicilia eletto nel collegio "Petilia 2" e le Amministrazioni comunali di Mesoraca e Roccabernarda.
«Nonostante l'invio degli inviti con largo anticipo ­ ha ammesso introducendo i lavori il dirigente scolastico Franco Gentile ­ sono rammaricato e preoccupato per le numerose assenze a quest'incontro in cui dovevamo parlare dei gravi problemi delle due scuole superiori. Anche come dirigente scolastico avrei voluto dire personalmente al presidente Iritale che questo è un territorio trascurato dalla Provincia, anche dal punto di vista scolastico. Dovremmo recuperare i ritardi accumulati nei lustri precedenti. Qua a Petilia, per la mancanza di aule non possiamo accettare un numero maggiore di iscritti ne utilizzare i macchinari che possediamo. In questo Liceo addirittura - ha ricordato Gentile ­ rischiamo di perdere un finanziamento di oltre 160 milioni di vecchie lire del Pon perché l'Amministrazione provinciale non è riuscita sino ad oggi ad adeguare un'aula nonostante le rassicurazioni avvenute negli scorsi mesi anche dall'architetto Achille Tricoli e dall'Assessore provinciale alla Pubblica istruzione Giuseppe Poerio che è stato eletto consigliere in questo paese. A Mesoraca è passato un anno dalla posa della prima pietra del nuovo Liceo psico pedagogico e nonostante la disponibilità dei 10 miliardi di vecchie lire per i quali la provincia sta' pagando il mutuo i lavori sono fermi». In un altro passaggio del proprio intervento il dirigente Franco Gentile ha sottolineato come «anche se c'è stata una proroga di un altro anno alla legge nazionale n°626 sulla sicurezza nelle strutture pubbliche la nostra richiesta è che partano subito i lavori a Mesoraca e per Petilia parta subito la progettazione del nuovo Istituto superiore nell'area di san Liborio scelta dal Consiglio comunale perché nel piano triennale delle opere pubbliche la Provincia ha i fondi necessari a disposizione. Ai comuni di Petilia Mesoraca e Roccaberanrda chiediamo invece che si consorzino per richiedere alla regione dei pulman per gli studenti». Un altro intervento critico è venuto pure da Attilio Sarcone secondo cui «la storia dell'Istituto di Mesoraca va avanti da vari anni e non si capiscono i motivi di questi ritardi dopo la posa della prima pietra. Si parla, addirittura, di un problema relativamente al progetto per il quale servirebbe un'area maggiore di quella a disposizione». Solidarietà alle scuole, unitamente alla promessa di un impegno in Consiglio provinciale sono venuti dai due consiglieri provinciali presenti Scalise e Grano che, nonostante appartengano a due coalizioni diverse, si sono detti pronti a collaborare per il superamento dei vari ritardi. Prima delle conclusioni del dirigente scolastico, si sono registrati gli interventi dell'assessore Domenico Poerio, degli studenti Tommaso Comberiati, Caterina Lepera, Filomena Porchia, Elsa Iannone, del prof. Francesco Spinelli e del tecnico di laboratorio Pasquale Cosco. "Trait d'union" fra i vari interventi la consapevolezza che in queste condizioni non si può continuare.

Francesco Rizza

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