ATTIVITA’ E
ORGANIZZAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA
L’organizzazione
dell’offerta formativa è il risultato dell’impegno di tutto il
Collegio dei docenti e richiede, per essere messa in atto, un alto livello
di partecipazione alle scelte ed una diffusa assunzione di responsabilità:
tutto questo nella convinzione che l’attività specifica del docente si
realizza in spazi alla cui organizzazione egli non può non dare il
proprio contributo. In
collegio, nei C. di c. e nelle riunioni dei gruppi disciplinari sono state
discusse ed elaborate le scelte di carattere culturale della scuola e gli
orientamenti sui temi del rapporto insegnamento - apprendimento e della
valutazione degli studenti a cui, tutti i docenti, pur nelle differenze
costituite dalle discipline e dagli stili individuali, devono far
riferimento. I
gruppi disciplinari hanno progettato il lavoro annuale per ogni fascia di
classi in modo da far emergere temi e categorie culturali comuni sui quali
sia possibile un incrocio e un rinforzo con altre discipline. La
ricerca di rapporti trasversali e delle connessioni di problematiche
pluridisciplinari è potenziata dall’attività di compresenza che si
realizza in forma di veri e propri progetti interni al curriculo, che
richiedono un’attenta programmazione iniziale e in itinere dei docenti
impegnati, e che possono dar luogo ad attività diverse, quali uscite sul
campo e utilizzo di nuove tecnologie. Per
permettere agli studenti di riconoscere più agevolmente il progetto di
cui sono i principali soggetti, e che si sviluppa coerentemente lungo
tutto il loro corso di studi, sin dall’inizio della sperimentazione
autonoma, si è deciso di rendere verticali il maggior numero di cattedre,
come garanzia di continuità del percorso e strumento indispensabile per
la costruzione di un iter scolastico. Tutte
le attività progettate sono partecipate dal "contratto
formativo" che si stabilisce, in modo particolare fra il docente e
l’allievo, ma coinvolge l’intero Consiglio di classe e la classe, gli
organi dell’Istituto, i genitori, gli enti esterni preposti o
interessati al servizio scolastico. Sulla base di tale contratto l’allievo
deve conoscere: - gli
obiettivi didattici ed educativi del suo curriculo - il
percorso per raggiungerli - le
fasi del suo curriculo il docente deve: -
esprimere la propria offerta formativa -
motivare il proprio intervento didattico -
esplicitare le strategie, gli strumenti di verifica, i criteri di
valutazione il
genitore deve: -
conoscere l’offerta formativa -
esprimere pareri e proposte -
collaborare nelle attività Nell’ambito
dell’autonomia, e sempre con l’intento di potenziare l’offerta
formativa, il collegio ha promosso le seguenti innovazioni didattiche e
organizzative. Innovazioni
didattiche
Consiste
nell’avvio di un corso di sperimentazione che orienti a modificare la
distribuzione settimanale dell’orario delle lezioni relativo ad una
disciplina, e ne apporti innovazioni nella trattazione dei contenuti
facendone cogliere l’essenzialità.
Ogni
docente programma l’utilizzo dell’ora canonica in maniera più
scientifica e meno dispersiva, ritagliando gli spazi adeguati a tutte le
attività previste: lezione
frontale, recupero, approfondimento, verifica.
Si
organizzano gruppi di allievi per classi o provenienti da classi diverse,
per i quali vengono individuati percorsi disciplinari differenti in base
alle loro difficoltà e/o ai loro interessi.
I
docenti dei C. d. c. con alunni portatori di handicap approntano curriculi
personalizzati e diversificati che hanno come obiettivo l’integrazione
di questi allievi all’interno del gruppo classe e il superamento della
convinzione diffusa che li considera esclusiva proprietà
dell’insegnante di sostegno.
Consiste
in una diversa organizzazione dell’orario delle lezioni che saranno
distribuite nei giorni che vanno dal lunedì al venerdì con due rientri
pomeridiani. La
mattina del sabato sarà dedicata ad attività di recupero, di
approfondimento e all’espletamento della attività progettuale.
Consiste
nella possibilità di articolare l’orario curriculare in maniera
flessibile per realizzare eventuali compensazioni fra discipline.
Per
l’anno scolastico 2002/2003 l’inizio delle lezioni verrà anticipato
di una settimana: il 9 settembre 2002, ciò consentirà la chiusura della scuola nei giorni
delle festività religiose legate alle tradizioni del territorio.
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