Analisi del territorio e Situazione Socio-Culturale

 

 

La città di San Giorgio a Cremano è parte integrante ed espressione emblematica della conurbazione orientale di Napoli; quest’ultima, per mancanza di strutture adeguate al rischio geologico ed a causa della distribuzione irrazionale di centri abitati densamente popolati, viene considerata da decenni zona “ad alto rischio”. E’ interessante ricordare come negli anni 1971-1991, a fronte di un aumento di popolazione della Regione Campania del 13.7% e del Comune di Napoli del 2.3%, i comuni della cintura intorno a Napoli hanno quasi raddoppiato il proprio peso demografico; il centro del capoluogo, inoltre, è andato in quegli anni gradualmente decongestionandosi a fronte di un’abnorme crescita delle periferie e dei comuni limitrofi.

Ciò ha determinato una progressiva perdita di identità storica, sociale e culturale della nostra Città che non riesce a rappresentare un’alternativa alla vita nel capoluogo e si presenta come vera e propria “città satellite”.

La realtà demografica della città è certamente mutata negli ultimi anni: la popolazione, in  netta crescita sino alla metà degli anni Ottanta, ha subito una lenta ma graduale diminuzione negli ultimi quindici anni e risulta caratterizzata da una percentuale piuttosto consistente di “ceto medio”; al suo interno la popolazione giovanile  risulta convenientemente rappresentata con  circa il 30% del totale. Sempre alto, purtroppo, risulta essere il numero dei disoccupati, soprattutto nella fascia di età tra 20 e 29 anni, se non in possesso di Qualificazione professionale o di  Laurea. La quantità di abitanti risulta sostanzialmente proporzionata al numero di abitazioni presenti sul territorio anche se non mancano evidenti contraddizioni nella distribuzione residenziale: non vi è, comunque, necessità di costruire nuovi vani e, di conseguenza,  nuove aree di espansione abitativa.  

Il seguente schema mostra come siano  decisamente insufficienti le aree destinate ad attrezzature. (fonte P.R.G. 1997):

 

 

ATTREZZATURE

FABBISOGNO (mq.)

ESISTENTE  (mq.)

Istruzione

342.865

97.127

Interesse comune

240.005

56.597

Parcheggi pubblici

171.433

1.428

Verde attrezzato

685.730

117.887

 

 L'ambito produttivo risulta  variamente caratterizzato e presenta scompensi significativi: se non vi sono i presupposti per un sostanziale sviluppo industriale della città, anche per problemi di compatibilità ambientale e congestione territoriale, non è affatto automatica l'evoluzione del terziario tradizionale in terziario avanzato e lo stesso commercio, elemento trainante nel terziario tradizionale locale, è destinato a subire processi più o meno rapidi di ridimensionamento o ristrutturazione. In città, come in gran  parte dell'area vesuviana, l'ambito commerciale risulta particolarmente sviluppato (circa il 70%  delle imprese localizzate nel Comune hanno carattere commerciale) ma non ugualmente qualificato: per rispondere alle esigenze di carattere "superiore", l'acquirente continua a spostarsi nel capoluogo.  

Per rispondere alla citata carenza di servizi ed attrezzature sono state realizzate o sono in corso di completamento alcune opere che, anche se non soddisfano che in minima parte la domanda, manifestano comunque una certa volontà a migliorare gradualmente il livello di vivibilità in Città; inoltre risulta unanimemente accolta la tendenza ad utilizzare le attrezzature esistenti ed in via di completamento attraverso  un uso più continuativo dell’attuale, al fine anche di  permetterne una  maggiore integrazione al tessuto urbano e sociale.  

Il Liceo,  posto nella fascia a valle del territorio comunale ed in una posizione piuttosto periferica, è parte di una zona della città che comprende anche una scuola materna ed una scuola elementare, ma risulta essere totalmente inadeguato sia in termini qualitativi che quantitativi. L’orientamento delle Amministrazioni competenti è, comunque, quello di ricostruire ex novo le sedi del Liceo e della Scuola Materna nella medesima area: tale localizzazione urbanistica risponde infatti sia alle esigenze di percorrenza degli alunni, sia a necessità di rivitalizzazione di un’area altrimenti priva di connotazione sociale o economica.

I giovani, i soggetti della nostra azione educativa, vivono in maniera più evidente il “disagio” causato  dalla complessa e contraddittoria situazione ambientale e socio – culturale; tale “disagio” si esprime attraverso una diffusa incapacità di comunicare , di integrarsi nel tessuto sociale. La difficoltà a vivere il proprio “essere persona” produce nei giovani  un processo di omologazione culturale, basato su stereotipi, quando non allontana e disperde facendo cadere ogni motivazione reale al successo scolastico e personale. Indagini sociologiche evidenziano come le nuove generazioni,fatte le dovute eccezioni, sono sempre più portate ad “essere parte” piuttosto che a “prendere parte”: osservano, giudicano, si informano, ma pochi vivono da protagonisti esperienze partecipative, associative, di volontariato o politiche, anche se negli ultimi anni il trend si sta invertendo.  I genitori, anche quelli di ceto medio-alto, non sempre riescono a contribuire validamente al processo formativo dei nostri giovani studenti. Anche sul nostro territorio si verificano, purtroppo, fenomeni di microcriminalità, originariamente scaturiti dalla ribellione alle regole, alle norme del vivere civile e democratico, talvolta legatisi al traffico degli stupefacenti e alla criminalità organizzata.  

E’ necessario, comunque, sottolineare che esiste in città un settore della popolazione (quasi sempre quello giovane)  impegnato in attività di indubbia ricaduta sociale e culturale: questi giovani gravitano quasi sempre attorno al mondo dell’associazionismo; tale forma di  aggregazione per unità di intenti appare come una delle manifestazioni più interessanti e stimolanti rilevabili in  città. Ed a tale proposito si ritiene fondamentale un legame ancora più attento ed attivo con tali realtà da parte del Liceo, per “costruire” un rapporto con il territorio sempre più saldo e stimolare, in maniera efficace, esperienze partecipative.

Spesso la conoscenza di realtà diverse o  l’accesso ad informazioni e banche-dati forniscono ai giovani stimoli ed opportunità altrimenti impensabili; al fine di fornire un servizio che vada in questa direzione e finalizzato all’Orientamento professionale ed universitario, al tempo libero, alla conoscenza di culture diverse, è in corso di redazione, in armonia con l’Assessorato competente, un progetto di utilizzo di postazioni informatiche collegate in rete,  attivate ed organizzate dall’Amministrazione Comunale presso l’Ufficio ”Informagiovani” di  villa Bruno.

Identità dell’Istituto

 

Il nostro Liceo nasce nel 1987 per consentire ai numerosi alunni residenti nel Comune di San Giorgio di frequentare questo tipo di scuola senza sottoporsi al disagio di uno spostamento nei licei dei comuni limitrofi. E’ il Preside del Liceo di San Sebastiano a sostenere presso il Comune l’esigenza di costituire una sede distaccata. L’Amministrazione di quegli anni mette in moto l’iter burocratico presso il Ministero, ottenendo il placet per tre prime classi.

Il Liceo nasce dunque come sede staccata di quello di San Sebastiano e viene ospitato nell’edificio attuale insieme ad alcune classi della vicina scuola elementare e alla sede dell’Ufficio tecnico del Comune. La convivenza diventa problematica per l’aumento esponenziale delle iscrizioni per cui dopo qualche anno il Liceo occupa tutto l’edificio, ma la necessità di aule è ancora una realtà anche dopo aver ottenuto alcuni locali del vicino asilo.

Gli anni che vanno dalla nascita di questo Liceo alla sua autonomia nell’a.s. 2000-2001 sono stati anni difficili, sempre alle prese con varie emergenze dovute soprattutto alla non idoneità della sede. Tuttavia la scuola ha continuato a crescere grazie al lavoro e alla volontà di un corpo docente tenace e professionale, al sostegno dell’Amministrazione Comunale e ai cittadini, che, nonostante le carenze, hanno continuato a credere nel nostro lavoro e ci hanno premiato continuando ad iscrivere i propri figli. 

La struttura dispone di 26 aule nell’edificio centrale e di 6 classi recuperate dalla  riattazione  dei vicini locali  lasciati liberi dall’ufficio tecnico. Alla mancanza della palestra, e di quanto necessita alla realizzazione di una sana pratica sportiva, i docenti di Educazione fisica sopperiscono utilizzando un piccolo spazio scoperto annesso al Liceo. La Biblioteca è ospitata nella sala-professori. Nelle aule multimediali attualmente trovano collocazione anche le apparecchiature video e i video-proiettori in dotazione.  

Il Liceo dispone di sufficienti strumenti didattici : lavagne, lavagne luminose, episcopi, registratori portatili, macchine fotografiche, video, videoregistratori, telecamere ecc.

Le attività di laboratorio di chimica vengono effettuate presso i laboratori dell’ITI “MEDI”, attuando la flessibilità orario e concentrando tale attività nei primi mesi del secondo quadrimestre.

 

 

informazioni ricavate dal POF