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Termini Imerese: le futili urla dei questuanti

 

Poniamo che una persona sia innamorata di un’altra e quest’ultima la respinga. Il respinto o la respinta, cosa possono invocare in difesa della loro causa? Nulla. Una persona, ragazza o ragazzo che sia, può decidere con chi stare, per quanto tempo e come in base alla sua preferenza personale. Su questo nessuno ha da ridire. Ci sono molti casi in cui ragazzi (soprattutto maschi) aggrediscono la propria ex compagna (o semplicemente la ragazza dei loro desideri), perché vengono respinti o rifiutati. Nessuno, per fortuna, li difende invocando il loro diritto ad avere una compagna. Perché nessuno, per fortuna, ritiene ancora che esista un diritto ad avere una ragazza. Il più delle volte chi commette questo gesto estremo è considerato come un pazzo. Al massimo si può avere pietà di lui. Chi minaccia, per lo stesso motivo, di uccidersi, è trattato generalmente come un debole di mente e non a torto. Nessuno, in questo campo, ritiene che esista un diritto positivo: il dovere da parte di una persona di dare qualcosa a un’altra persona, anche contro la sua volontà.

Nel campo del lavoro è la stessa cosa, ma tutti sono concordi nel dire che ci sia un diritto al lavoro. Anche nel mondo del lavoro si è scelti dalla volontà del datore di lavoro, per cause che sono altrettanto personali. Ritenere una persona meritevole di essere assunta o meno è una scelta soggettiva del datore di lavoro. I meriti che vengono attribuiti a chi chiede lavoro sono altrettanto personali dei meriti attribuiti a un corteggiatore o a una corteggiatrice.

I dirigenti della Fiat hanno deciso di tagliare organico. Personalmente (e conti alla mano), hanno deciso di chiudere un settore a vantaggio di altri. Una decisione dovuta anche ad altre centinaia di migliaia di scelte altrettanto personali fatte da consumatori, che comprano altre automobili rispetto a quelle prodotte a Termini Imerese. Sono scelte che non fanno del male a nessuno, che non costituiscono alcuna aggressione a danni di terzi. Perché allora ci sono centinaia di operai che protestano a Termini Imprese? Per cosa protestano? Per cosa stanno incominciando a minacciare suicidi di gruppo? Per essere scelti. Per costringere dei datori di lavoro a dar loro soldi e a farli lavorare, anche contro la loro stessa volontà. Non solo: chi protesta non vede alternative, non perché non ve ne siano, ma perché non le vuole vedere. Fa parte della della responsabilità (e della dignità) personale, non prendersela per non essere stato scelto, anche perché bisogna sapere che esistono sempre delle alternative, in tutti i campi della vita umana. Tornando al vecchio parallelo, una persona che ha subito una frustrazione sentimentale, difficilmente può trovare un altro oggetto del suo amore, soprattutto se i suoi sentimenti erano sinceri. Chi ama quella persona e solo quella, difficilmente può trovare un surrogato. Nel caso del lavoro, il surrogato è più facile da trovare. Molto più facile. Soprattutto quando ci sono imprese in Veneto (non in Australia: in Veneto), che richiedono 20.000 operai e che non ne trovano. Ma noi assistiamo a scene di operai che adorano talmente tanto le Panda 4x4, che producono da anni, da non trovare alcun surrogato possibile al loro amore. E non vogliono distaccarvisi a nessun costo, anche se il loro amore li respinge, anche a costo di respingere i soldi offerti loro dal governo (i nostri soldi di contribuenti non volontari), anche a costo di respingere altre offerte di lavoro, magari anche ben retribuiti.

 

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