LETTERATURA ITALIANA: IL SETTECENTO

 

Luigi De Bellis

 


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Il Settecento


La commedia dell'arte

Forma di rappresentazione teatrale nata e sviluppatasi in Italia nel corso del Cinquecento. Diffusa in tutta Europa, divenne molto popolare in Francia, dove veniva recitata dagli attori della Comédie-Italienne, nome assunto dal teatro dell'Hôtel de Bourgogne quando, a partire dal 1680, vi si installarono i comici italiani.

La definizione Commedia dell'Arte (il termine "arte" qui ha il significato medievale di "mestiere") venne appositamente creata per distinguere il teatro rappresentato da attori di professione da quello praticato nelle corti da letterati e cortigiani e sui sagrati delle chiese da chierici e diaconi.

La popolarità della Commedia dell'Arte, sia in Italia sia all'estero, fu straordinaria. Nel XVII secolo, i governi di Spagna e Francia cercarono di censurare e regolamentare questa forma teatrale, anche a causa della trivialità degli argomenti trattati.


In Inghilterra, gli influssi della commedia assunsero i caratteri delle maschere di Punch, un Arlecchino più prepotente, e di sua moglie Judy. Ma fu in Francia che la commedia ebbe la maggiore influenza, arrivando a costituire fonte e ispirazione di gran parte delle opere teatrali dei maggiori commediografi francesi, come ad esempio Molière e Marivaux.

Nel XVIII secolo, in Italia, drammaturghi come Carlo Goldoni e Carlo Gozzi trasformarono e diedero nuova linfa alla commedia. Goldoni sentì l'esigenza di fornire regole precise alla rappresentazione scenica, impose alle maschere di recitare servendosi di un testo scritto, rinunciò alle facili buffonerie e inserì l'azione nel concreto tessuto sociale di una Venezia dominata da una classe borghese mercantile. Carlo Gozzi ricorse ad argomenti fiabeschi ed esotici con note patetiche e satirici riferimenti a personaggi e costumi contemporanei.



2000 © Luigi De Bellis - letteratura@tin.it  - Collaborazione tecnica Iolanda Baccarini - iolda@virgilio.it