ACCORDI COMMERCIALI

































Istituto di economia - Helg - Paul R. Krugman, Maurice Obsfeld - Gli accordi commerciali preferenziali
Nel testo sono illustrate le principali caratteristiche e conseguenze degli accordi commerciali preferenziali - in inglese Preferential Trade Agreements (PTA), o Regional Trade Agreements (RTA).
La “clausola della nazione più favorita ” (MFNC, nelle iniziali inglesi) - clausola introdotta negli accordi G.A.T.T.
Tuttavia, è prevista una eccezione a tale clausola, costituita appunto dal caso di accordi commerciali preferenziali.
Tradizionalmente, esso è inteso come metodo procedurale per facilitare le negoziazioni commerciali e quindi liberalizzare completamente il commercio mondiale.
Accordi bilaterali, pur se individualmente più facili da negoziare, richiederebbero un numero esorbitante di casi per coprire tutte le relazioni fra paesi.
Accordi fra blocchi di paesi (plurilateralismo) potrebbero invece essere strategicamente più efficienti anche per arrivare a tale meta.
I PTA del tipo “Nord-Sud” sono per lo più asimettrici per il grado interno di liberalizzazione, nel senso che, per lo più, i paesi membri sviluppati concedono preferenza alle importazioni provenienti dai paesi partners in via di sviluppo, senza richiedere uguale preferenza per le proprie esportazioni verso di loro (per un esempio, si vedano gli accordi fra l'Unione Europea e alcuni paesi in via di sviluppo, in particolare le ex-colonie europee raggruppate negli accordi UE-ACP : Unione Europea, paesi dell'Africa, dei Caraibi, del Pacifico) .

Istituto di economia - Helg - Paul R. Krugman, Maurice Obsfeld - Gli accordi commerciali preferenziali
Tre tipi di effetti Gli accordi commerciali preferenziali (PTA) hanno importanti effetti sia sul benessere dei paesi che vi partecipano che su quello dei paesi che ne restano esclusi.
Questo aumento degli scambi commerciali tende ad aumentare il benessere dei paesi membri del PTA.
Effetto pro-competitivo La riduzione delle barriere commerciali tra i paesi membri del PTA erode il potere di mercato delle imprese nei loro mercati domestici.
Effetti di polarizzazione Al contrario di quanto accade in condizioni di concorrenza perfetta, qualora le imprese operino in mercati non concorrenziali, una riduzione delle barriere commerciali può generare un aumento delle differenze dei prezzi dei fattori.

Assicoop Ravenna - Gruppo Unipol - accordi commerciali
Assicoop per il territorio accordi commerciali ASSICOOP RAVENNA S.p.A.

Accordi commerciali e Convenzioni
Le convenzioni La Cesare Pozzo , al fine di offrire ulteriori servizi e agevolazioni economiche ai soci, ha stipulato accordi con strutture sanitarie ed esercizi commerciali a livello regionale e nazionale .
Per mantenere un controllo costante e rendere più adeguata la rete delle convenzioni e degli accordi commerciali alle esigenze dei soci, il controllo è affidato ai soci stessi che riferiscono alla Società eventuali carenze e difformità nell'applicazione delle condizioni stabilite dalle convenzioni.

PINGUINO VIAGGI NETWORK | Accordi commerciali
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SCADPlus: Adozione degli accordi dell'OMC
> Adozione degli accordi dell'OMC 1) OBIETTIVO Adozione dei testi giuridici risultanti dai negoziati commerciali multilaterali dell'Uruguay Round, conclusisi con la firma dell'atto finale di Marrakech e la creazione dell'Organizzazione mondiale del commercio.
2) ATTO Decisione del Consiglio, del 22 dicembre 1994, relativa alla conclusione a nome della Comunità europea, per le materie di sua competenza, degli accordi dei negoziati multilaterali dell'Uruguay Round (1986-1994) [Gazzetta ufficiale L 336 del 23.12.1994] 3) SINTESI Atto finale che incorpora i risultati dei negoziati commerciali multilaterali dell'Uruguay Round Con questa decisione, il Consiglio adotta, a nome della Comunità europea e nell'ambito delle sue competenze, i risultati dei negoziati dell'Uruguay Round, incorporati nell'atto finale di Marrakech, firmato in Marocco il 15 aprile 1994 dai rappresentanti della Comunità europea e degli Stati membri.
L'atto finale di Marrakech comprende un elenco di accordi multilaterali e plurilaterali, nonché decisioni e dichiarazioni dei ministri che precisano le disposizioni di determinati accordi.
Gli accordi commerciali multilaterali e gli strumenti giuridici ad essi attinenti costituiscono parte integrante degli accordi dell'OMC e sono vincolanti per tutti i membri dell'OMC.

Guide of ACCORDI COMMERCIALI



info: ACCORDI COMMERCIALI


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Relazione Generale 1998 [it]: Trattati, accordi commerciali e accordi di riconoscimento reciproco
Trattati, accordi commerciali e accordi di riconoscimento reciproco (1/2) Trattati, accordi commerciali e accordi di riconoscimento reciproco 728 .

Poste Italiane - Accordi commerciali
I vantaggi degli Accordi Commerciali: puoi usufruire di vantaggiosi sconti applicati sul prezzo pieno del prodotto; .
E' possibile concludere accordi commerciali misti, ossia che consentono di raggiungere i volumi necessari per accedere alla fascia di sconto, effettuando spedizioni di più prodotti della gamma Corriere Espresso..

Emma Bonino - ITALIA-INDIA: FIRMATI 3 ACCORDI COMMERCIALI
Il capo della delegazione imprenditoriale, Giuseppe Morandini, ha annunciato oggi, in occasione della prima giornata del Forum italo-indiano (e che vedrà domani anche la presenza del presidente del Consiglio, Romano Prodi), la firma di tre accordi commerciali bilaterali..
''Abbiamo firmato tre accordi importanti di collaborazione con la controparte indiana - ha detto il presidente della Piccola industria di Confindustria, nel corso di una conferenza stampa, con il ministro del Commercio internazionale Emma Bonino - che testimoniano l'interesse delle aziende italiane verso questo mercato in fortissima espansione''.
Gli accordi si riferiscono al settore dell' agroalimentare, del pellame e delle tecnologie..

Cerimonia della firma degli accordi commerciali tra India e Italia | RadioRadicale.it
Cerimonia della firma degli accordi commerciali tra India e Italia .

Excite Italia - News - ENI: FIRMATI ACCORDI COMMERCIALI, ACCORDO GAZPROM OPERATIVO (2)
ENI: FIRMATI ACCORDI COMMERCIALI, ACCORDO GAZPROM OPERATIVO (2) (ANSA) - ROMA, 1 feb - La definizione degli accordi commerciali prevede poi l'operatività di tutti gli altri punti dell'accordo siglato a Mosca il 14 novembre scorso che ha già ricevuto il 'placet' dell'Unione Europea ed il via libera dell'Antitrust italiano che si è limitato ad annunciare uno stretto monitoraggio sui comportamenti dei due gruppi, pronto ad intervenire nel caso si prefigurino situazioni in grado di incidere sul gioco concorrenziale.

Benefits


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Archivi - Conferenza intergovernativa
La nozione di politica commerciale comune contenuta nel trattato è rimasta invariata dall'origine: riguarda essenzialmente gli scambi di merci (e alcuni aspetti commerciali dei servizi e della proprietà intellettuale), ma il commercio internazionale oggi verte su molte altre materie.
Gli accordi commerciali per gli scambi di merci possono essere conclusi sulla base dell'articolo 133, che prevede una decisione del Consiglio a maggioranza qualificata.
Ne consegue che molto spesso accordi commerciali relativi a diversi settori devono essere conclusi all'unanimità, oppure stipulati nel contempo dalla Comunità (decisione del Consiglio) e da tutti gli Stati membri, il che implica la ratifica dell'accordo commerciale da parte degli organi nazionali (questi accordi sono detti accordi «misti»).
Le imprese comunitarie dipendono nelle loro attività commerciali da una efficace tutela dei diritti d'autore, dei brevetti, dei marchi e delle denominazioni d'origine.
Anche le regole del commercio internazionale si sono evolute: non riguardano più soltanto le merci, come negli anni Sessanta, ma anche i servizi, gli investimenti, la proprietà intellettuale, gli appalti pubblici, le regole di concorrenza: basta confrontare il GATT del 1947 e l'OMC, gli accordi commerciali bilaterali del passato e quelli attualmente conclusi, per rendersi conto che il diritto internazionale ha seguito l'evoluzione dei fatti.

Commissione Europea - Rappresentanza in Italia
Gli accordi internazionali sono la seconda fonte del diritto dell'Unione europea e permettono all'Unione di sviluppare le sue relazioni economiche, sociali e politiche con il resto del mondo.
Si tratta sempre di accordi conclusi tra soggetti di diritto internazionale (Stati o organizzazioni) e diretti ad istituire una collaborazione a livello internazionale.
Gli accordi conclusi nell'ambito del primo pilastro vincolano le istituzioni dell'Unione e gli Stati membri.
Gli accordi conclusi dall'Unione europea nell'ambito del secondo e terzo pilastro vincolano le istituzioni, ma non sempre gli Stati membri..
Gli accordi con paesi terzi o con organizzazioni internazionali possono essere conclusi dalla Comunità (accordi puramente comunitari) o dalla Comunità insieme con gli Stati membri (accordi misti).
L'articolo 310 del Trattato CE prevede che 'la Comunità può concludere con uno o più Stati o organizzazioni internazionali accordi che istituiscano un'associazione caratterizzata da diritti ed obblighi reciproci, da azioni in comune e da procedure particolari'.
Si possono distinguere tre tipi di accordi di associazione: Accordi per il mantenimento delle relazioni particolari di alcuni Stati membri della Comunità europea con paesi terzi.

Expobg - Il primo portale di Bergamo e Provincia - News
Economia : Italia - India al via accordi commerciali Inviato da Redazione il 12/2/2007 12:52:26 ( ) Buon inizio per la missione economica di Confindustria, Ice e Abi in India.
Il capo della delegazione imprenditoriale, Giuseppe Morandini, ha annunciato la firma di 3 accordi commerciali bilaterali, in occasione della prima giornata del forum italo-indiano.
Gli accordi si riferiscono al settore dell'agroalimentare, del pellame e delle tecnologie.

Parlamento europeo: Note sintetiche : 6.4.6. Accordi speciali con i paesi dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico, dalle convenzioni di Yaoundé e Lomé all'accordo di Cotonou
Accordi speciali con i paesi dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico, dalle convenzioni di Yaoundé e Lomé all'accordo di Cotonou BASE GIURIDICA Articolo 310 (238) del trattato CE.
Il nuovo Accordo disciplina gli scambi commerciali fra i due gruppi di paesi e le loro strategie di sviluppo in vista di un'ulteriore integrazione dei paesi ACP nel sistema commerciale mondiale.
La Convenzione di Arusha (1° gennaio 1971 - 31 gennaio 1975) stabiliva legami commerciali con i tre Stati dell'Africa orientale (Kenia, Uganda, Tanzania).
Il nuovo Accordo si concentra anche sullo sviluppo economico sostenibile degli Stati ACP e su una loro agevole e graduale integrazione nell'economia mondiale attraverso una strategia che combini scambi commerciali, investimenti, sviluppo del settore privato, cooperazione finanziaria e integrazione regionale (4.2).
Periodo preparatorio in vista dei nuovi accordi commerciali (articoli 36-37) Il nuovo Accordo di partenariato prevede un periodo preparatorio di 8 anni per l'introduzione dei nuovi accordi commerciali dell'OMC.
I negoziati formali per questi accordi commerciali dovrebbero iniziare nel settembre 2002 e gli accordi entreranno in vigore entro gennaio 2008.

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È cruciale che gli accordi vengano confermati per iscritto al fine di consentire al cliente di concentrarsi sugli aspetti importanti e di evitare eventuali ambiguità e dispute in futuro.
Forniamo consigli su un’ampia gamma di accordi, tra cui vendita di beni, fornitura di servizi, agenzia, distribuzione e marketing..

ACCORDI COMMERCIALI ?

Accordi commerciali
UNIONE EUROPEA: nel marzo 1993 la Bulgaria ha firmato due accordi con la Comunità Europea e con gli stati membri.
Gli accordi negoziati con l’UE nel 2000 garantiscono la liberalizzazione del commercio di alcuni prodotti agricoli non sensibili e lo scambio di concessioni sotto forma di contingenti tariffari, riguardanti richieste specifiche fra cui carne suina, pollame, formaggi, mele, pomodori e altri prodotti.
Nel settembre 2001 sono stati raggiunti altri accordi relativi ai prodotti trasformati.
Affiliazioni
L'affiliazione può riguardare un semplice scambio di link e/o banner ma anche veri e propri accordi commerciali.
per inviare materiale pubblicitario e/o informativo relativo a nuove offerte di prodotti e servizi dello Studio e/o di soggetti terzi con i quali lo Studio abbia stipulato accordi commerciali e/o di marketing; 6.
per finalizzare attività di vendita di prodotti e servizi dello Studio e/o di soggetti terzi con i quali lo Studio abbia stipulato accordi commerciali e/o di marketing; 8.
per inviare comunicazioni e/o informazioni commerciali di prodotti e servizi dello Studio e/o di soggetti terzi con i quali lo Studio abbia stipulato accordi commerciali e/o di marketing.
76/F, 06100 Perugia iscritto all’ordine dei Dottori Commercialisti della circoscrizione di Perugia ed Orvieto al numero 705, P.
l'attestazione che le operazioni di cui ai numeri 2) e 3) sono state portate a conoscenza, anche per quanto riguarda il loro contenuto, di coloro ai quali i dati sono stati comunicati o diffusi, eccettuato il caso in cui tale adempimento si riveli impossibile o comporti un impiego di mezzi manifestamente sproporzionato rispetto al diritto tutelato; d) di opporsi, in tutto o in parte, per motivi legittimi, al trattamento dei dati personali che lo riguardano, ancorché pertinenti allo scopo della raccolta; e) di opporsi, in tutto o in parte, al trattamento di dati personali che lo riguardano, previsto ai fini di informazioni commerciali o di invio di materiale pubblicitario o di vendita diretta ovvero per il compimento di ricerche di mercato o di comunicazione commerciale interattiva e di essere informato dal titolare, non oltre il momento in cui i dati sono comunicati o diffusi, della possibilità di esercitare gratuitamente tale diritto.
Accordo di Marrakech che istituisce l'Organizzazione mondiale del commercio
L'OMC funge da quadro istituzionale comune per la gestione delle relazioni commerciali tra i suoi membri nelle questioni relative agli accordi e agli strumenti giuridici ad essi attinenti di cui agli allegati del presente accordo.
Gli accordi e gli strumenti giuridici ad essi attinenti di cui agli allegati 1, 2 e 3 (in appresso denominati “accordi commerciali multilaterali”) costituiscono parte integrante del presente accordo e sono impegnativi per tutti i membri.
Gli accordi e gli strumenti giuridici ad essi attinenti di cui all'allegato 4 (in appresso denominati “accordi commerciali plurilaterali”) fanno anch'essi parte del presente accordo per i membri che li hanno accettati, per i quali sono impegnativi.
Gli accordi commerciali plurilaterali non comportano obblighi né diritti per i membri che non li hanno accettati.
L'OMC favorisce l'attuazione, l'amministrazione e il funzionamento del presente accordo e degli accordi commerciali multilaterali, ne persegue gli obiettivi e funge da quadro per l'attuazione, l'amministrazione e il funzionamento degli accordi commerciali plurilaterali.
L'OMC fornisce un contesto nel cui ambito si possono svolgere negoziati tra i suoi membri per quanto riguarda le loro relazioni commerciali multilaterali nei settori contemplati dagli accordi riportati in allegato al presente accordo.
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“Our World Is Not For Sale (OWINFS)” è una rete globale di organizzazioni, attivisti e movimenti sociali impegnati a sfidare gli accordi commerciali e sugli investimenti che favoriscono gli interessi delle più potenti imprese multinazionali, a danno delle popolazioni e dell’ambiente.
Crediamo che un sistema giusto debba proteggere, e non compromettere, le diversità culturali, biologiche, economiche e sociali; mettere l’enfasi sullo sviluppo di economie e sistemi commerciali sani a livello locale; assicurare i diritti ambientali, culturali, sociali e del lavoro riconosciuti a livello internazionale; sostenere la sovranità e l’autodeterminazione dei popoli; e proteggere i processi decisionali democratici a livello nazionale e locale.
I grandi poteri commerciali hanno inoltre utilizzato la Wto per incrementare e consolidare il controllo delle imprese multinazionali sull’economia e sulle attività sociali in aree ben al di là di quelle commerciali, come ad esempio in materia di sviluppo, investimenti, concorrenza, diritti di proprietà intellettuale, nella fornitura dei servizi essenziali, nella protezione dell’ambiente e negli appalti pubblici.


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