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articolo di LAURA MARI pubblicato il 1° aprile 2005 su "la Repubblica"

Polemiche in via dei Volsci. Gli abitanti: "le case riempite di crepe". L'impresa: "c'è chi strumentalizza"
Crolla un muro, sfiorata la tragedia
Ore 12, boato a San Lorenzo, nel cantiere dell'ex vetreria Sciarra

C'è chi ha sentito un boato e chi ha visto la polvere dei calcinacci entrare dalla finestra.Verso le 12 di ieri si è sfiorata la tragedia in via dei Volsci, quando un muro di circa sei metri è crollato nel cantiere dell'ex vetreria Sciarra, rischiando di schiacciare due operai e provocando, secondo i proprietari, seri danni alle abitazioni circostanti. "Ho sentito il pavimento tremare, poi un rumore assordante e ho visto i muri di casa riempirsi di crepe", ha dichiarato ancora impaurita Maria Alessandra Conti, residente in via degli Ausoni e membro del comitato che da mesi si batte per la sospensione dei lavori nel vicino cantiere. Il 14 luglio 2004 la società EdilGiove ha infatti dato il via ai lavori nell'ex Vetreria Sciarra, dove entro il 2006 sorgerà un edificio della facoltà di Scienze Umanistiche dell'Università La Sapienza. In questi mesi però gli abitanti dei 200 appartamenti della zona, oltre ad essersi rivolti al Tar, hanno raccolto circa 1500 firme per bloccare il cantiere e chiedere una revisione del progetto.
"Questi lavori non rispettano le norme di sicurezza e lo dimostra non solo il crollo del muro, ma anche il fatto che appena gli operai hanno iniziato a scavare il terreno, le pareti e i soffitti delle nostre case sono stati devastati dalle crepe" continua Maria Alessandra Conti.
A seguito del cedimento del muro, i carabinieri del commissariato di San Lorenzo hanno provveduto al sequestro della parte interessata dal crollo e decine di cittadini, studenti e bambini hanno occupato la via chiedendo un'immediata chiusura del cantiere.

"C'è il rischio che i lavori provochino nuove lesioni agli edifici circostanti e non si deve mettere a rischio l'incolumità degli abitanti del quartiere" ha dichiarato Rolando Galluzzi, vicepresidente del III Municipio, accorso sul luogo appena saputo dell'incidente. Alle accuse del comitato dei cittadini, uno degli amministratori della società EdilGiove risponde sostenendo che "finora sono state usate tecniche che in nessun modo possono creare danni agli edifici circostanti, ma nei prossimi giorni dei periti verificheranno la situazione delle vicine abitazioni per tranquillizare i cittadini". Ribadendo assoluto rispetto di tutte le norme di sicurezza, lo stesso amministratore ha sottolineato inoltre che "il comitato di quartiere ha strumentalizzato l'accaduto, poiché il crollo del muro non ha causato nessun danno a cose o persone". Momenti di tensione si sono registrati quando Nunzio D'Erme ha forzato il cancello per entrare nel cantiere e una volta dentro l'edificio ha dichiarato che "bisogna sospendere i lavori finché i dirigenti dell'Università La Sapienza, i cittadini e società EdilGiove non raggiungano un accordo sulla revisione del progetto e discutano insieme dei cambiamenti necessari".
Per assicurare che il cantiere venga chiuso non appena ultimati i lavori per la messa in sicurezza delle parti circostanti del muro crollato, una delegazione di cittadini stazionerà oggi all'interno del cantiere.

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