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Incontro del 16 gennaio 2004

Contenuti:

- Presenti
- Svolgimento
- Alcuni avvisi

(inizio)   Presenti:

don Luigi
Fazi Debora
Lattuada Leonardo
Bonati Matteo
Lattuada Laura

(inizio)   Svolgimento:

Il pensiero di oggi si ricollega al brano del vangelo di domenica nel quale viene narrato il miracolo della trasformazione dell’acqua in vino alle nozze di Cana (Gv 2, 1-11).
Rileggendo questo brano, appare evidente il ruolo della Madonna. Essa infatti è la prima ad accorgersi della mancanza del vino e chiede a Gesù di fare qualcosa.
Non è la padrona di casa, ma la cosa viene notata da lei la quale si adopera in prima persona per risolvere questa mancanza.
Gesù allora gli risponde

Che ho da fare con te, o donna? Non è ancora giunta la mia ora

Noi possiamo notare uno strano tono che Gesù usa con sua madre, un tono piuttosto brusco. Al contrario, per il linguaggio dell’epoca, “donna” era un termine di profondo rispetto, un termine che per l’epoca rappresentava un modo per sottolineare qualcosa.
Ricordiamo in proposito che Gesù stesso chiama sua madre “donna” solo in due occasioni in tutto il vangelo: alle nozze di Cana (Gv 2,4) e sulla croce

Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco il tuo figlio!».

Gv 19, 26

Quale è il ruolo di Maria che si vuole evidenziare?
Continuiamo la lettura e notiamo quale è la risposta di Maria

La madre dice ai servi: «Fate quello che vi dirà».

Gv 2, 5

Il suo è un dialogo con Gesù molto particolare.
Inizialmente dice a Gesù che non c’è più acqua e successivamente dice ai servi di fare cio che dirà, “incurante” della risposta di Gesù.

Se non fosse per questa risposta questo brano sarebbe uno dei tanti brani che descrivono la grandezza di Cristo, invece in queste righe si nota il ruolo di Maria come mezzo per avvicinarsi a Cristo, come colei che capisce le nostre difficoltà e intercede presso suo figlio per noi (avvolte senza nemmeno che venga fatta richiesta).

Fate quello che vi dirà.
È la risposta ai servi, a noi che crediamo in Cristo, ai servi di Cristo.

Gesù ordina che vengano riempite d’acqua 6 giare di acqua.
Quale è il significato di questa frase?
La legge ebraica prevedeva che prima di mangiare bisognava purificarsi, cioè bisognava lavarsi le mani, e le 6 giare servivano appunto a quello. Una volta usate queste giare erano in disuso.
Esiste tuttavia un significato meno tecnico, un linguaggio più profondo.
Gesù dice di prendere 6 giare, non 5 o 7 ma SEI.
Il 6 per la bibbia è un numero che significa l’imperfezione.
Gesù trasforma 6 giare di acqua in 6 giare di vino.
Le 6 giare di acqua sono il vecchio testamento che lui usa e le trasforma aggiungendo il nuovo testamento.
Gesù con questo gesto vuole spiegare che lui completa la scrittura.

Riprendiamo ancora la risposta che Gesù da a sua madre.
Non è ancora giunta la mia ora.
A che ora si riferiva?
Più avanti nei vangeli si leggerà che “l’ora” è la sua crocifissione, il momento della sua ascesa a Dio (la sua glorificazione).
L’ora è fissata dal padre e non può essere anticipata. Tuttavia questo gesto che Gesù compie è solo l’inizio simbolico della sua predicazione.

Il Vangelo continua dicendo che le giare furono date al maestro della tavola.
Questo maestro era l’assaggiatore (come si definirebbe ora) a lui spettava il compito di assaggiare e “valutare” quello che veniva servito.
Il maestro viene piacevolmente sorpreso della bontà del vino.

Abbiamo già evidenziato il ruolo di Maria, un ruolo di tramite, un ruolo che non vuole sovrapporsi a quello di suo figlio ma vuole far si che le persone vadano verso suo figlio. Essere devoti alla Madonna, è un mezzo per non perdere mai la Fede.
Abbiamo parlato la volta scorsa proprio di Maria. Del suo “eccomi” quando l’angelo gli parlò. Di come ha accettato la volontà di Dio. Ora ripensiamo alla preghiera del Magnificat (Lc 1, 46-56) e in particolare al pezzo “L’anima mia magnifica il signore”.
È evidente come l’interesse di Maria è quello di portare ogni persona a Gesù, ogni anima a Dio perché solo così l’anima potrà far diventare grande il Signore (magnificare, rendere magnifico).

Un’ultima curiosità.
È particolarmente interessante notare che Gesù, Maria e i suoi discepoli sono stati invitati al banchetto delle nozze, ma delle nozze non viene parlato. Viene appena accennato allo sposo, ma mai alla coppia.
Un altro fatto è che questo primo miracolo descritto nei vangeli è stato compiuto durante uno sposalizio cioè durante una festa. Questo fatto simboleggia come il miracolo, l’inizio della predicazione del Cristo sia un momento di gioia e di speranza (una nuova famiglia).

Chiudiamo questo incontro con un brano letto da Don Luigi preso dall’Avvenire.

NOTA: la domanda e la risposta sono trascritte a memoria

Domanda:
Dio ci da liberta di scegliere, tuttavia lui sa quale è il nostro futuro. Allora non è vero che ci lascia scegliere perché noi siamo pedine di un suo disegno.
Risposta:
Dio sa il nostro futuro non perché lo impone, ma perché lo vede.
È un concetto difficile da capire ma non impossibile. Vediamo di fare un esempio.
Ammettiamo che vai in un palazzo, il più grande che c’è nella tua zona e ti affacci ad una finestra.
Ammettiamo inoltre che cedi 2 macchine che stanno andando a grande velocità in una direzione ma da lati diverse del palazzo.
Tu capisci che si scontreranno perché non hanno il tempo per frenare. E ciò accade.
Allora se sapevi che si sarebbero tamponate, le potevi fermare?
Dio ci guarda da molto più in alto. Si, lui potrebbe anche intervenire ma non può mica regolare il traffico!!

E poi, chi dice che non intervenga.
Guardiamo un poco di attualità. Ci viene detto che questo Papa ha fatto tanti santi e tanti beati.
Il diritto canonico prevede che per fare un beato occorre che quella persona da morta abbia compiuto un miracolo. Per diventare santo deve fare un miracolo da beato.
Il santo o il beato è colui che vive in Dio in paradiso e che intercede presso Dio per fare un miracolo (o ne ha facoltà).
Pensate allora a quanti miracoli vengono compiuti. Non ultimo quello delle statue della Madonna che piangono.
Questo è un segno, un monito, un modo per far capire che l’uomo si sta allontanando sempre di più da Dio e questo la Madonna non può accettarlo e piange. Piange come una madre che vede allontanarsi il proprio figlio, che lo vede perdersi.

(inizio)   Alcuni avvisi:

Leonardo:
- Venerdì prossimo è previsto l’incontro di Vicaria presso Mazzetta (San Pietro). Appuntamento per le 19.30.
- Il venerdì successivo (30/01) è prevista la veglia di preghiera “Per la vita” presso la chiesa di "Nostra Signora della Neve" in Viale Garibaldi/Via Roma.

 

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