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Concilio Vaticano

 

Contenuti:

- Riferimenti
- Concilio Vaticano I
- Concilio Vaticano II

I periodo
II periodo
III periodo
IV periodo
Documenti

- Siti

 

(inizio)   Riferimenti:

Incontro del 7 novembre 2003

"La celebrazione dell'eucaristia edifica la chiesa" di Bassano Staffieri

 

(inizio)   Concilio Vaticano I:

Il Concilio Vaticano I (dicembre 1869 – luglio 1870), si tenne nella basilica di S. Pietro a Roma. Convocato da Pio IX, sancì il dogma dell’infallibilità del romano pontefice in materia di fede e di costume. Indetto con la lettera apostolica Aeterni Patris ed aperto solennemente in Roma nel dicembre 1869, si chiuse nel luglio dell’anno successivo, due mesi prima della breccia di porta Pia; l’aula conciliare, nella basilica di San Pietro, fu la navata destra della croce; assistettero circa settecento padri, segretario e coordinatore fu l’insigne canonista tedesco monsignor Fessler. Il dogma non passò senza contrasti.

Francesco Serantini

(tratto da: http://utenti.lycos.it/sentieri_antichi/storia/discorso.html)

 

(inizio)   Concilio Vaticano II:

E' il ventunesimo concilio ecumenico (1962-1965).
Annunciato inaspettatamente da Giovanni XXIII il 25 Gennaio 1959 nella basilica si San Paolo fuori le Mura e convocato a Roma il 25 dicembre 1961, fu aperto l'11 ottobre 1962 nella basilica si S. Pietro a Roma, alla presenza del Papa e di 1540 padri conciliari (dei 1908 aventi diritto a partecipare).
Il consiglio di presidenza fu composto di 10 cardinali. Per la conduzione delle assemblee plenarie, chiamate congregazioni generali, il Papa designò come moderatori 5 cardinali. Solo 17 dei 73 progetti (schemata) elaborati da 10 commissioni preparatorie di settore furono presentati in aula per la discussione.
Il concilio si avvalse della consulenza di oltre 200 teologi (periti). Gli osservatori delle Chiese o delle comunità ecclesiali non cattoliche furono all'inizio 35 e alla fine 93.
Nel discorso d'apertura Giovanni XXIII indicò lo scopo principale dell'assemblea ecclesiale in un generale "aggiornamento", cioè un rinnovamento complessivo e tempestivo delle Chiesa nella dottrina e nella vita, rinunciando a pronunciare condanne.
Il lavoro principale venne svolto nelle singole commissioni, ma innumerevoli proposte e richieste di riforma furono discusse nelle congregazioni generali, in totale 168. Furono indirizzati agli organi competenti del concilio solo interventi scritti. Il concilio si svolse in 4 periodi.

 

(inizio)   I° Periodo (11 ottobre / 8 dicembre 1962):

congregazioni generali 1-36
Contrariamente a ciò che era stato previsto dai piani della curia, i membri delle singole commissioni furono eletti dal concilio stesso sulla base di liste proposte da singoli gruppi di vescovi. Il Segretario per l'unità dei cristiani, istituito da Giovanni XXIII nel 1960 e presieduto dal card. Agostino Bea, assunse il rango di commissione. Dopo la morte di Giovanni XXIII (3 giugno 1963) il suo successore Paolo VI decise la continuazione del concilio.

 

(inizio)   II° Periodo (29 settembre / 4 dicembre 1963):

congregazioni generali 37-79
Alla riapertura Paolo VI sottolineò il carattere pastorale dell'assemblea e l'importanza della discussione dell'essenza della Chiesa, in particolare del ministero episcopale. Il Consiglio di presidenza salì a 12 cardinali; 4 di loro diressero le congregazioni generali in qualità di moderatori. Per la prima volta furono ammessi 11 laici come uditori (auditores), più tardi anche alcuni parroci e alcune donne. Un'altra novità fu l'istituzione di un ufficio stampa del concilio.

 

(inizio)   III° Periodo (14 settembre / 21 novembre 1964):

congregazioni generali 80-127
Vivaci dibattiti sorsero sulla Nota explicativa praevia accolta per volere del papa nella costituzione Lumen gentium sulla Chiesa, con cui veniva confermata e garantita la posizione primaziale del papa all'interno del collegio episcopale. Opinioni discordi vennero espresse su temi come la libertà religiosa e i rapporti fra Chiesa e giudaismo.

 

(inizio)   IV° Periodo (14 settembre / 8 dicembre 1965):

congregazioni generali 128-168
Paolo VI annunciò l'istituzione del sinodo dei vescovi. Questioni come la regolazione delle nascite e il celibato dei preti, per ordine del papa non poterono essere discusse in aula. L'8 dicembre 1965 Paolo VI chiuse il concilio, che nel corso delle sue 4 sessioni aveva elaborato e approvato i seguenti documenti:
 

(inizio)   4 costituzioni :
Lumen Gentium
Sacrosantum Concilium
Dei Verbum
Gaudium et Spes

9 decreti :
Christus Domini
Unitatis Redintegratio
Orientalum Ecclesiarum
Presbyterorum Ordinis
Optatam Totius
Perfectae Caritatis
Ad Gentes
Apostolicam Actuositatem
Inter Mirifica

e 3 dichiarazioni:
Dignitates Humanae
Nostra Aetate
Gravissimum Educationis

(Tratto da: http://utenti.lycos.it/mandyuccio/Luigipinellivaticano.html)

 

(inizio)   Siti di particolare interesse:

Sito ufficiale a cura della Santa Sede

 

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