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Diocesi della Spezia - Sarzana - Brugnato

41° Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni

2 maggio 2004

Veglia di Preghiera

Cattedrale di Cristo Re

 

Introduzione

- Guida

- Salmo

- Orazione

I Oggi

- Guida

- Vangelo

- Riflessione

II Devo fermarmi

- Guida

- Messaggio del Papa

- Orazione

- Riflessione

III A casa tua

- Guida

- Scritti di Itala Mela

- Riflessione del vescovo

Conclusione

- Guida

 

Note

 

Appendice

- Preghiera per le vocazioni

- Messaggio del Papa

(inizio)   Oggi devo fermarmi a casa tua

Guida    Il tema della prossima Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni "In parrocchia! La tua vocazione nella sua..." ci chiama ad annunciare il vangelo della vocazione" dentro" una comunità e a partire dalla comunità, nel vissuto di una storia ricca di memoria e di speranza, incontrando volti e nomi che Dio ci ha posto accanto per vivere l'esperienza della comunione e del servizio. La risposta di fronte all'invito al discepolato deve poter passare attraverso la storia della nostra Chiesa locale, fatta di tempi e di spazi precisi. La vocazione alla sequela di Gesù si rinnova proprio a partire dalla dimensione comunitaria della vita parrocchiale: si nasce alla fede, si cammina attraverso molte tappe nella ricerca di Dio, si fa esperienza di comunione e di festa. Gesù sceglie di "venire" e di "abitare" la casa degli uomini, la loro intimità, la loro ferialità, perché è dal cuore di una dimora amata e visitata, che si origina la decisione di seguirlo sulla strada del vangelo.

 

Intronizzazione della Parola
e invocazione a Gesù della Parola del Padre

(Durante il canto si incensa la parola)

 

Canto: Ogni mia parola

 

(inizio)   Recitiamo insieme (Dal salmo 119)

Lampada per i miei passi è la tua parola,
luce sul mio cammino.
Ho giurato, e lo confermo,
di custodire i tuoi precetti di giustizia.

Signore, gradisci le offerte delle mie labbra,
insegnami i tuoi giudizi.
La mia vita è sempre in pericolo,
ma non dimentico la tua legge.

Mia eredità per sempre sono i tuoi insegnamenti,
sono essi la gioia del mio cuore.
Ho piegato il mio cuore ai tuoi comandamenti,
in essi è la mia ricompensa per sempre.

Detesto gli animi incostanti,
io amo la tua legge.
Tu sei mio rifugio e mio scudo,
spero nella tua parola.

 

(inizio)   Orazione iniziale

O Dio, che nel tuo Figlio sei venuto a cercare e a salvare chi era perduto, rendici degni della tua chiamata: porta a compimento ogni nostra volontà di bene, perché sappiamo accoglierti con gioia nella nostra casa per condividere i beni della terra e del cielo. Per Cristo nostro Signore.
Amen.

Per entrare in preghiera - Tempo di silenzio orante

(inizio)   I Oggi

 

Guida    "OGGI" indica il tempo nel quale siamo invitati a rispondere con decisione di fronte alla chiamata di Cristo. L'oggi traduce per noi, che riflettiamo sul vangelo della vocazione, la dimensione presente nella quale Dio ci chiama a seguirlo. Essa si manifesta come un mistero a portata di mano, donato per amore nella storia della nostra quotidianità, che si esprime nascostamente nelle pieghe ordinarie del nostro vissuto. La nostra vita è chiamata ad incontrarsi con l'oggi di Dio; è questo il momento favorevole che dà senso e prospettiva all'esistenza umana.

 

(inizio)   Dal Vangelo secondo Luca (Lc 19, 1-10)

Entrato in Gerico, Gesù attraversavo la città. Ed ecco un uomo di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere quale fosse Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, poiché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per poterlo vedere, salì su un sicomoro, poiché doveva passare di là. Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». In fretta scese e lo accolse pieno di gioia". Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È andato ad alloggiare da un peccatore!». Ma Zaccheo, alzatosi , disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà dei miei beni ai poveri; e se ho frodato qualcuno, restituisco quattro volte tanto». Gesù gli rispose: «Oggi lo salvezza è entrata in questa casa».

(inizio)   Riflessione personale - Contempla l'icona dell'uomo

Fermati a contemplare i sentimenti che attraversano la persona di Zaccheo nel suo incontro con il Signore a Gerico. Alcune espressioni risultano significative. In primo luogo le descrizioni di movimento: il capo dei pubblicani prima cerca di vedere, poi sale per vedere, poi scende per accogliere nella sua casa, infine si alza per dichiarare. In secondo luogo vanno evidenziati i sentimenti e le sensazioni sollevate nel contesto narrativo; il desiderio di vedere il Maestro che passa, l'attesa del passaggio, lo stupore nell'essere chiamato, dopo che il Maestro aveva alzato gli occhi e lo aveva visto, la gioia grande dell' accoglienza, la determinazione serena della nuova scelta di vita. Zaccheo voleva solamente vedere, mentre Gesù vuole conoscerlo nella sua casa e intimità. . Gesù chiama Zaccheo per nome e gli esprime un desiderio di familiarità: Egli vuole riposarsi presso di lui.

 

(inizio)   II Devo fermarmi

Guida    "DEVO FERMARMI" Gesù esprime con queste parabole un progetto superiore che rivela la volontà del Padre. L'obbedienza alla volontà di Dio, a cui Gesù fa affidamento nella sua missione, insegna che la salvezza viene da Lui. Il devo fermarmi significa per noi la dimensione trascendente della vocazione, la sua traiettoria divina, l'iniziativa libera dell'amore del Padre su ciascuno di noi. Infatti, il dono della vocazione è esclusiva iniziativa di Dio. Nessuno si dà una vocazione, ma tutti la scopriamo come un compito affidatoci dal Padre per un progetto di felicità e di salvezza. Dio chiede a te il "sì" della tua disponibilità e della tua libertà. Egli sceglie i tempi e i modi perché questo accada e perché tu possa entrare nella sua volontà.

Ci prepariamo ad adorare Gesù Eucaristia. Verranno portati i ceri che esprimono la varietà delle vocazioni

Canto: Pane del cielo

 

(inizio)   Dal messaggio del Papa per la 41° Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni

Auspico di cuore che si intensifichi sempre più la preghiera per le vocazioni. Preghiera che sia adorazione del mistero di Dio e ringraziamento per le "grandi cose" che Egli ha compiuto e non cessa di realizzare, nonostante la debolezza degli uomini. Preghiera contemplativa, pervasa di stupore e di gratitudine per il dono delle vocazioni.

AI centro di tutte le iniziative di preghiera sta l'Eucaristia. Il sacramento dell'Altare riveste un valore decisivo per la nascita delle vocazioni e per la loro perseveranza, perché dal sacrificio redentore di Cristo i chiamati possono attingere la forza per dedicarsi totalmente all'annuncio del Vangelo. Alla Celebrazione eucaristica è bene che si unisca l'adorazione del Santissimo Sacramento, prolungando così, in un certo modo, il mistero della Santa Messa. Contemplare Cristo, presente realmente e sostanzialmente sotto le specie del pane e del vino, può suscitare nel cuore di chi è chiamato al sacerdozio o a una particolare missione nella Chiesa lo stesso entusiasmo che indusse Pietro sul
monte della Trasfigurazione ad esclamare: "Signore, è bello per noi restare qui" (Mt 17,4; cfr Mc 9,5; Lc 9,33). Questo è un modo privilegiato di contemplare il volto di Cristo con Maria e alla scuola di Maria, che per il suo atteggiamento interiore ben può qualificarsi "donna ‘eucaristica' " (Lett. enc. Ecclesia de Eucharistia, 53).

 

(inizio)   Orazione - Non passare senza fermarti

Presidente    Signore, non passare senza fermarti.
Tutti    Fermati, Signore, e continua a portare la gioia
e la speranza della tua vittoria sulla morte.

Fermati nella casa dei poveri,
di coloro che si aspettano tutto da Dio e nulla più dagli altri.
Fermati, nella dimora lussuosa dei ricchi,
spesso schiacciati dalla noia e dalla incapacità di vedere oltre le loro
sicurezze.

Fermati nella casa dei nostri giovani, innamorati della vita, arrabbiati per le ingiustizie, delusi dagli adulti, impauriti dal futuro, decisi ad andare fino in fondo per trovarTi, senza sapere che Tu sei pronto ad abitare le loro solitudini.
Fermati nella vita di chi ha il cuore compromesso, perché possa sperimentare che nulla è compromesso davanti a Dio!

C'è una casa, quella dei tuoi discepoli, che aspetta il tuo arrivo. Non passare senza fermarti, di fronte all'invito insistente, che dal profondo del cuore ti ripete: Resta con noi, perché si fa sera.

(inizio)   Riflessione personale - Contempla il volto del Salvatore

Fermati a contemplare lo sguardo di Gesù che incontra lo sguardo di Zaccheo, immaginando le emozioni e i sentimenti vissuti da Gesù. La lettura esperienziale può aiutarti ad entrare. in un rapporto di preghiera e di amicizia con il Signore che sceglie di fermarsi nelle case degli uomini e di condividere la loro situazione di bisogno. Concentra la tua attenzione su Gesù, colui che ti sta chiamando a seguirlo e desidera entrare nella tua casa.

Canto: Vieni e seguimi

 

(inizio)   III A casa tua

Guida    "A CASA TUA" evidenzia il destinatario della grande proposta di Dio, che è l'uomo raggiunto nell'intimità (la casa) della propria esistenza. Gesù fa il primo passo e chiede a Zaccheo di poter essere suo ospite! La casa dell'uomo solo si riempie di amicizia, lo sconosciuto viandante diventa familiare! Questa iniziativa sconvolge l'interlocutore, che rimane attonito di fronte all'iniziativa di Gesù. Dio vuole entrare "dentro" la casa dell'uomo peccatore, contro ogni giudizio dei farisei e per Zaccheo sarà un incontro irripetibile e' misterioso. La casa è in qualche modo luogo di storia, espressione di condivisione nella quotidianità, centro delle relazioni più diverse, cuore della propria identità é sede delle proprie certezze.

 

(inizio)   Dagli scritti di Itala Mela

Si può presumere che nessuna anima potrebbe penetrare nella luce trinitaria con lo sua preghiera liturgica, se non avesse prima cercato di cogliere, fra i mille echi della vita quotidiana che lo pervadono, l'eco della lode divina che in lei Dio eleva a se stesso. Nella S. Messa l'anima vede sensibilmente riprodotti i misteri d'amore che si celebrano in lei nel seno di Dio. Il Verbo rinnova lo sua Incarnazione e la sua Immolazione per intercedere dinanzi al Padre. Egli consuma la sua oblazione nel fuoco dello Spirito Santo. E col Verbo, nella S. Messa, si offrono e si presentano al Padre per essere sacrificati alla sua gloria tutti i fedeli che penetrino il significato profondo della sacra liturgia; Gesù non rinnova da solo il suo sacrificio: egli stringe a se tutti coloro che con lui vogliono diventare un'unica ostia, perché l'unità del Corpo mistico col suo Capo non sia un'astrazione o una grazia ricevuta quasi inconsapevolmente, ma una realtà vissuta da ciascuna anima. E' Io Spirito Santo che illumina gli eletti su questi ineffabili misteri, che comunica alle anime generose una scintilla di quella carità consumante che stringe il Verbo al Padre nel seno della Trinità; e che spinge il Verbo a perpetuare sotto i veli eucaristici gli annientamenti della sua Incarnazione e del suo Sacrificio.

Riflessione del Vescovo

(inizio)   Guida    Recitando alcune invocazioni a Gesù Eucaristia e chiediamo la grazia di renderci sensibili al dono del Congresso Eucaristico perché sia un rinnovato impegno a mettere Lui al centro della nostra Chiesa Diocesana é delle singole comunità parrocchiali.

Ripetiamo insieme: Noi ti adoriamo

Santissima Eucaristia
Segno dell'amore supremo del Figlio
Sacramento del Corpo e del Sangue di Cristo
Sacrificio di lode e di ringraziamento
Dimora di Dio con gli uomini
Pane vivo disceso dal cielo
Sostegno della speranza
Vincolo della carità
Segno di unità e di pace
Sorgente di gioia purissima

 

Preghiera per le vocazioni

Benedizione del vescovo

Canto: Io sono il pane (Inno del Congresso eucaristico)

 

(inizio)   Note di particolare interesse:

Il messaggio del pontefice (oltre ad essere riscritto in appendice) è consultabile dal sito della Santa Sede

Alcune informazioni su Itala Mela si possono trovare sul nostro sito.

E' possibile scaricare il "Libretto dei testi e dei canti" e il "Messaggio del Papa" nella sezione Download

 

Appendice

(inizio)   Preghiera del Papa per le vocazioni

A Te, Signore. con fiducia ci rivolgiamo!

Figlio di DIo,
mandato dal Padre agli uomini di tutti i tempi
e di ogni parte della terra!
Ti invochiamo per mezzo di Maria,
Madre tua e Madre nostra:
fa' che nella Chiesa non manchino le vocazioni,
in particolare quelle di speciale dedizione al tuo Regno.

Gesù, unico Salvatore dell'uomo!
Ti preghiamo per i nostri fratelli e sorelle
che hanno risposto "si" alla tua chiamata
al sacerdozio, alla vita consacrata e alla missione.
Fa' che le loro esistenze si rinnovino di giorno in giorno,
e diventino Vangelo vivente.

Signore misericordioso e santo,
continua ad inviare nuovi operai
nella messe del tuo Regno!
Aiuta coloro che chiami a seguirti
In questo nostro tempo:
fa' che, contemplando il tuo volto,
rispondano con gioia alla stupenda missione
che affidi loro per il bene del tuo Popolo e di tutti gli uomini.

Tu che sei Dio e vivi e regni
con il Padre e lo Spirito Santo
nei secoli dei secoli. Amen.

Giovanni Paolo II

 

(inizio)   Messaggio del Santo Padre per la XLI Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni

2 maggio 2004

IV Domenica di Pasqua

 

Venerati Fratelli nell'Episcopato,
carissimi Fratelli e Sorelle!

1. "Pregate dunque il padrone della messe perché mandi operai per la sua messe" (Lc 10,2)

Da queste parole di Gesù indirizzate agli Apostoli emerge la premura che il Buon Pastore sempre manifesta per le sue pecore. Tutto Egli compie perché esse" abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza" (Gv lO, lO). Dopo la sua resurrezione il Signore affiderà ai discepoli la responsabilità di proseguire la sua stessa missione, perché il Vangelo sia annunziato agli uomini di ogni tempo. E tanti sono coloro che con generosità hanno risposto e continuano a rispondere al suo costante invito: "Seguimi!" (Gv 21,22). Sono uomini e donne che accettano di porre l'esistenza a totale servizio del suo Regno. In occasione della prossima 41 a Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni, tradizionalmente fissata per la IV domenica di Pasqua, tutti i fedeli si uniranno in una fervente preghiera per le vocazioni al sacerdozio, alla vita consacrata e al servizio missionario. E' infatti primo nostro dovere pregare il "Padrone della messe" per quanti già seguono più da vicino Cristo nella vita sacerdotale e religiosa, e per coloro che Egli, nella sua misericordia, non cessa di chiamare per tali importanti mansioni ecclesiali.

2. Preghiamo per le vocazioni

Nella Lettera apostolica Novo millennio ineunte ho osservato come" si registri oggi, nel mondo, nonostante gli ampi processi di secolarizzazione, una diffusa esigenza di spiritualità, che in gran parte si esprime proprio in un rinnovato bisogno di preghiera" (n. 33). In questo "bisogno di preghiera" si inserisce la nostra corale richiesta al Signore perché "mandi operai per la sua messe".
Con gioia constato che in molte Chiese particolari si formano cenacoli di preghiera per le vocazioni. Nei Seminari maggiori e nelle Case di formazione degli Istituti religiosi e missionari si tengono incontri a questo scopo. Numerose famiglie diventano piccoli "cenacoli" di preghiera, aiutando i giovani a rispondere con coraggio e generosità alla chiamata del divin Maestro.
Sì! La vocazione al servizio esclusivo di Cristo nella sua Chiesa è dono inestimabile della bontà divina, dono da implorare con insistenza e confidente umiltà. Ad esso il cristiano sempre più deve aprirsi, vigilando per non sprecare "il tempo della grazia" e "il tempo della visita" (cfr Lc 19,44).
Riveste particolare valore la preghiera legata al sacrificio e alla sofferenza. La sofferenza, vissuta come compimento di ciò che manca nella propria carne "ai patimenti di Cristo, a favore del suo Corpo che è la Chiesa" (Col 1,24), diventa una forma di intercessione quanto mai efficace. Tanti ammalati in ogni parte del mondo uniscono le loro pene alla croce di Gesù, per implorare sante vocazioni! Essi accompagnano spiritualmente anche me nel ministero petrino che Iddio mi ha affidato, e rendono alla causa del Vangelo un contributo inestimabile, anche se spesso del tutto nascosto.

3. Preghiamo per i chiamati al sacerdozio e alla vita consacrata!

Auspico di cuore che si intensifichi sempre più la preghiera per le vocazioni. Preghiera che sia adorazione del mistero di Dio e ringraziamento per le "grandi cose" che Egli ha compiuto e non cessa di realizzare, nonostante la debolezza degli uomini. Preghiera contemplativa, pervasa di stupore e di gratitudine per il dono delle vocazioni.
Al centro di tutte le iniziative di preghiera sta l'Eucaristia. Il sacramento dell'Altare riveste un valore decisivo per la nascita delle vocazioni e per la loro perseveranza, perché dal sacrificio redentore di Cristo i chiamati possono attingere la forza per dedicarsi totalmente all'annuncio del Vangelo. Alla Celebrazione eucaristica è bene che si unisca l'adorazione del Santissimo Sacramento, prolungando così, in un certo modo, il mistero della Santa Messa. Contemplare Cristo, presente realmente e sostanzialmente sotto le specie del pane e del vino, può suscitare nel cuore di chi è chiamato al sacerdozio o a una particolare missione nella Chiesa lo stesso entusiasmo che indusse Pietro sul monte della Trasfigurazione ad esclamare: "Signore, è bello per noi restare qui" (Mt 17,4; cfr Mc 9,5; Lc 9,33). Questo è un modo privilegiato di contemplare il volto di Cristo con Maria e alla scuola di Maria, che per il suo atteggiamento interiore ben può qualificarsi" donna 'eucaristica'" (Lett. enc. Ecclesia de Eucharistia, 53).
Possano tutte le comunità cristiane diventare "autentiche scuole di preghiera", dove si prega perché non manchino operai nel vasto campo di lavoro apostolico. E' poi necessario che la Chiesa accompagni con costante premura spirituale quelli che Dio ha già chiamato, e che "seguono l'Agnello dovunque va" (Ap 14,4). Mi riferisco ai sacerdoti, alle religiose e ai religiosi, agli eremiti, alle vergini consacrate, ai membri degli Istituti secolari, insomma, a tutti quelli che hanno ricevuto il dono della vocazione e portano" questo tesoro in vasi di creta" (2 Cor 4,7). Nel Corpo mistico di Cristo esiste una grande varietà di ministeri e carismi (cfr 1 Cor 12,12), finalizzati tutti alla santificazione del popolo cristiano. Nella vicendevole premura per la santità, che deve animare ogni membro della Chiesa, è indispensabile pregare perché i "chiamati" rimangano fedeli alla loro vocazione e raggiungano la più alta misura possibile di perfezione evangelica.

4. La preghiera dei chiamati

Nell'Esortazione apostolica post-sinodale Pastores dabo vobis ho sottolineato che "un'esigenza insopprimibile della carità pastorale verso la propria Chiesa particolare e il suo domani ministeriale è la sollecitudine che il sacerdote deve avere di trovare, per così dire, qualcuno che lo sostituisca nel sacerdozio" (n. 74). Sapendo che Iddio chiama quelli che vuole (cfr Mc 3,13), deve pertanto essere cura di ogni ministro di Cristo pregare con perseveranza per le vocazioni. Nessuno meglio di lui è in grado di comprendere l'urgenza di un ricambio generazionale che assicuri persone generose e sante per l'annuncio del Vangelo e l'amministrazione dei Sacramenti.
Proprio in questa prospettiva, è quanto mai necessaria "l'adesione spirituale al Signore e alla propria vocazione e missione" (Vita consecrata, n. 63). Dalla santità dei chiamati dipende la forza della loro testimonianza, capace di coinvolgere altre persone spingendole ad affidare la propria vita a Cristo. E' questa la maniera di contrastare il calo delle vocazioni alla vita consacrata, che minaccia l'esistenza di molte opere apostoliche soprattutto nei Paesi di missione.
Inoltre, la preghiera dei chiamati, sacerdoti e persone consacrate, riveste uno speciale valore, perché si inserisce nella preghiera sacerdotale di Cristo. Egli in loro prega il Padre perché santifichi e mantenga nel suo amore quelli che, pur essendo in questo mondo, ad esso non appartengono (cfr Gv 17,14-16).
Lo Spirito Santo renda la Chiesa intera un popolo di oranti, che elevano la loro voce al Padre celeste per implorare sante vocazioni per il sacerdozio e la vita consacrata. Preghiamo perché quelli che il Signore ha scelto e chiamato siano fedeli e gioiosi testimoni del Vangelo, al quale hanno consacrato l'esistenza.

5. A Te, Signore, con fiducia ci rivolgiamo!

Figlio di Dio,
mandato dal Padre agli uomini di tutti i tempi
e di ogni parte della terra!
Ti invochiamo per mezzo di Maria,
Madre tua e Madre nostra:
fa' che nella Chiesa non manchino le vocazioni,
in particolare quelle di speciale dedizione al tuo
Regno.
Gesù, unico Salvatore dell'uomo!
Ti preghiamo per i nostri fratelli e sorelle
che hanno risposto "si" alla tua chiamata
al sacerdozio, alla vita consacrata e alla missione
Fa' che le loro esistenze si rinnovino di giorno in
giorno,
e diventino Vangelo vivente.
Signore misericordioso e santo,
continua ad inviare nuovi operai
nella messe del tuo Regno!
Aiuta coloro che chiami a seguirti
in questo nostro tempo:
fa' che, contemplando il tuo volto,
rispondano con gioia alla stupenda missione
che affidi loro per il bene del tuo Popolo e di tutti gli
uomini.
Tu che sei Dio e vivi e regni
con il Padre e lo Spirito Santo
nei secoli dei secoli. Amen.

Dal Vaticano, 23 Novembre 2003

GIOVANNI PAOLO II

 

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