Presenti:

Lattuada Leonardo
Alibrandi Michela

Don Hugo

Martin

Rafael

Imberciadori Annalisa

Imberciadori Andrea

Biagini Sara

Perretta Erika

Bonati Matteo

Grillo Leonardo

Svolgimento:

Questo incontro è stato proprio particolare!

In piena quaresima è stata (è il caso di dirlo) BOICOTTATA da ampi gruppi molto devoti alle veglie controprogrammate.

NOTA: Da una indagine a posteriori è comunque emerso che queste frange si sono impegnate ad andare alla veglia con chi andava alla vicaria e impegnate in vicaria con il sacerdote che richiamava alla veglia...

Dovunque siano andate, Migliarina si avvaleva di un buon gruppo e distaccava (in presenze) i diretti rivali del Felettino, della Pianta e (soprattutto) di Mazzetta che partecipava con poche unità in rappresentanza.
In qualità non c'è mai stata storia... Siamo sempre i migliori!!

Cena a base di pizza e farinata, come al solito.

Presenze (forse) preventivate 60/70 persone, presenze effettive 20/30 persone.

Morale: a fare il doppio gioco e a forcare alla vicaria ci si rimette una sontuosa cena!

Tralasciamo le consuete attività della cena (posti a sedere rigorosamente separati tra parrocchie con posto vuoto a dividere, sparecchiamento forzato dopo il primo bis....) e dedichiamoci all'incontro vero e proprio.

Incontro (va precisato) a cui hanno partecipato le solite 50 persone (anche se contrariamente ai precedenti vi erano molti "dopocresimanti" della Pianta).

E' noto come padre Mauro ci tiene a imparare i nomi e quindi fa un giro veloce per presentarci.

50 persone, 50 nomi sbagliati....   ancora non ci siamo!

NOTA: non ricordo neanche io tutti i nomi, ma non cerco di vantarmi e chiamare con il primo nome che mi viene in mente!

ESEMPIO: mi ha chiamato Giovanni, Alberto, Filippo......   GRR!!!  io mi chiamo LEONARDO!!!!

Calma, c'è di peggio. Ad una ragazza di mazzetta che frequenta regolarmente... gli ha chiesto se è la prima volta che veniva!!!

Bene, beh insomma.....

L'inizio è dedicato ad un breve resoconto delle precedenti serate, dell'obiettivo (di comprendere bene cosa è l'Eucaristia) e anche una piccola predica su "come portarsi a casa il materiale distribuito" sempre restato sulle sedie...

Come senza dubbio ci ricordiamo, la volta scorsa abbiamo preso alcuni testi di riferimento. Questa sera ci dedichiamo ad approfondire uno solo di questi.

La serata prosegue divisi in 2 grandi gruppi:
- i giovani
- i dopocresimanti (gli "ado" come li chiama padre Mauro...)

I primi guidati (animati) da padre Andrea, i secondi da padre Mauro.

Prima (neanche a dirlo) un canto sulle note di "E chissà" imparando parole e gesti.

NOTA:Venire alla vicaria è utile anche per vedere come i padri passionisti credono sia possibile:

1- imparare una canzone alla 2° volta che si sente

2- imparare i gesti di accompagnamento

3- cantare a 3 tonalità più alti della propria capacità..

Risultato: Io cantavo fuori tempo, sbagliando le parole, con una mano che teneva il foglietto, l'altra per aria, il solito zorro che strillava in un orecchio cercando di prendermi la mano per saltare in aria.....  e senza voce dopo la seconda strofa!

Terminato il nostro piccolo San Remo, ci dividiamo in gruppi e leggiamo il brano del vangelo di Zaccheo (Lc 19, 1-10)

1 Entrato in Gerico, attraversava la città. 2 Ed ecco un uomo di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco, 3 cercava di vedere quale fosse Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, poiché era piccolo di statura. 4 Allora corse avanti e, per poterlo vedere, salì su un sicomoro, poiché doveva passare di là. 5 Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: “Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua”. 6 In fretta scese e lo accolse pieno di gioia. 7 Vedendo ciò, tutti mormoravano: “È andato ad alloggiare da un peccatore! ”. 8 Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: “Ecco, Signore, io do la metà dei miei beni ai poveri; e se ho frodato qualcuno, restituisco quattro volte tanto”. 9 Gesù gli rispose: “Oggi la salvezza è entrata in questa casa, perché anch’egli è figlio di Abramo; 10 il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto”.

La riflessione che segue si basa proprio sull'analisi di padre Andrea del brano.

Primo appunto sulla persona di Zaccheo, un uomo ricco, forse non amato ma rispettato dalla gente. Lui cercava di vedere Gesù.
Si può notare che Zaccheo non aveva intenzione di INCONTRARLO ma solo di vederlo. Come per aggiungere un trofeo che manca alla sua bacheca.

Ma a impedire che Zaccheo vedesse Gesù c'è la folla, molto disturbo e allora può scegliere se abbandonare l'impresa oppure di insistere e Zaccheo insiste.
Sale su un albero e cerca di vedere Gesù.

L'esperienza di Zaccheo è la stessa esperienza a cui siamo chiamati noi. Noi vogliamo vederlo, senza impegno, solo per proforma ma ci troviamo di fronte alla folla, siamo disturbati e invece di salire su un albero per avvicinarci, spesso tornamo a casa!

Si può notare anche al versetto 5 che Gesù lo vede e si auto invita a casa di Zaccheo che non si oppone.

Gesù vede la volontà di Zaccheo, fa il primo passo per incontrarlo e Zaccheo ne è contento e lo accoglie pieno di gioia.

Ancora la gente, i disturbi.... la folla che mormora! Ma Zaccheo lo accoglie e non si cura del resto.

Un passo importante viene lasciato sottinteso. Zaccheo accetta Gesù passivamente ma al passo successivo è Zaccheo che prende l'iniziativa e parla al Signore.

Il suo rapporto con Gesù cambia, prima voleva vederlo e dopo che lo ha accolto ne diventa parte e devoto.

L'esperienza di Zaccheo è la stessa a cui noi siamo chiamati!

Come ci comportiamo davanti al Signore. Chiudiamo la porta? Edifichiamo muri per evitare che entri?

Quando noi siamo a messa, come viviamo l'essere in comunione con Cristo e con i nostri fratelli? Pensiamo al nostro vicino come uno sconosciuto oppure come ad un fratello, parte di Gesù come lo siamo noi?

Questo modo di pensare ha notevoli difficoltà da superare.

Basta pensare al semplice gesto di accogliere qualcuno in casa nostra. Bisogna mettersi da parte, metterlo a proprio agio... cose che digeriamo a fatica anche se chi viene è un amico, figuriamoci uno sconosciuto!

Ma quello sconosciuto si ciba del corpo e del sangue di Cristo come lo facciamo noi.

Noi siamo curiosi di vedere Gesù come Zaccheo e lo accettiamo come ha fatto lui in casa nostra?

Non è una risposta semplice, tante volte siamo tentati di ritornare a casa senza salire sull'albero.

Basta vedere nella vita di tutti i giorni. Siamo vogliosi di accogliere il prossimo oppure al primo semaforo chiudiamo i finestrini, chiamiamo al telefonino, facciamo qualsiasi cosa pur di non rivolgere la parola al mendicante che vuole (più o meno giustamente)soldi?

 

Alle 22.30 i due gruppi si riuniscono sotto il solito grido... anzi canto.

Grida nuova umanità (un canto nuovo.....  altro che San Remo!!)

 

Congedo:

Gli appuntamenti sono confermati e sono quelli trascritti la volta scorsa:

20/03
Ritiro a Brugnato

30/04
Eucaristia e Chiesa

28/05
Eucaristia e vita e testimonianza
Aspetti di una vita eucaristica: il culto della vita, l'intreccio vita-sacramento,
la testimonianza ecclesiale (= diventare il corpo di Cristo) e la missionarietà
(Ipotesi di laboratorio Eucaristico)

 

Si sostituisce l'incontro di vicaria di marzo con il ritiro spirituale a Brugnato. Ora e luogo da confermare. Si suggerisce di modificare la data con una più lontana da San Giuseppe patrono della città (e motivo della fiera!!) ma la proposta non viene accolta.

Quindi al prossimo incontro di vicaria viene controprogrammata la fiera.

 

Chi vincerà tra i padri passionisti e la porchetta?

La risposta nella prossima puntata!!!

 

Note di particolare interesse:

Download

E' possibile scaricare il "Libretto dei canti" e i "Testi di riferimento" nella sezione Download