Restiamo
sempre in tema di est Europa e sempre visitato attraverso il
filtro di un ragazzino! Questa volta l'ambientazione si svolge a
Berlino Est nei 400 metri al di là del muro degli oltre 4000
della lunghezza totale del viale del sole, uno scherzo del
destino ma il numero più basso di quella strada era il 379.
Probabilmente un paio di occhi innocenti sono il mezzo migliore
per tradurre in maniera letteraria e romanzata quegli anni di
piombo che altrimenti visti da occhi adulti sembrerebbero troppo
cupi e troppo tertri e non lascerebbero intavedere nulla di
positivo di quegli anni! All'opposto tutto agli occhi di Micha e
dei suoi amici, la povertà, il regime, la censura sembrano
essere vissuti come una sfida, a volte come un gioco, pericoloso
ma sempre gioco. Allora si capisce che un
disco dei Rolling Stones (proibitissimo per il regime)
divenisse, se ascoltato o posseduto, simbolo di libertà, di
ribellione, un segno che si poteva essere fuori da tutto nei
momenti in cui si ascoltava la musica o si faceva qualche cosa
di "proibito". Una storia ben narrata e ben costruita,
con personaggi ben costruiti e ben identificati, ognuno con una
propria risposta all'oppresione, chi l'amore per una ragazza,
chi la musica, chi la rivoluzione utopistica... Un libro breve,
raccontato con delicatezza dal quale si può imparare molto su
quel periodo e vivere in prima persona le giornate di 14/17 'enni
al di là del muro. Un libro pieno di forti rapporti e forti
legami così come vivere accomunati da una simile oppressione
deve aver creato! Il finale «catartico» ve lo lascio leggere e
scoprire da soli. Tirando le somme In fondo al viale del sole è
un bel libro da consumarsi in un solo giorno, sdraiati dove vi
pare a respirare un po' di Vento dell'est!
Dello
stesso autore ricordiamo anche:
Eroi come noi
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