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“Il Quotidiano della Calabria” – Martedì 29 luglio 2008 - pag. 26

 

Tropea. Franco Saragò però lamenta la presenza di una «depurazione del tutto deficitaria»


Le acque del mare sono cristalline


I risultati del monitoraggio effettuato da Legambiente

TROPEA – Promosso il mare lungo tutta la costa calabrese da Goletta Verde di Legambiente che anche quest’anno sta portando avanti il suo importante lavoro a tutela del patrimonio naturale. Le acque sono state definite «cristalline lungo tutta la costa», ad eccezione di Villa S. Giovanni per il versante tirrenico, e di Melito di Porto Salvo per quello ionico. Il mare è “Blu” nel 94% dei punti campionati, inquinato nel restante 6% dei prelievi effettuati, scatta invece il codice rosso per le foci dei fiumi. I biologi di Legambiente hanno monitorato le acque di balneazione mettendo a fuoco coliformi e streptococchi fecali, batteri-spia della pressione antropica sul mare, come previsto dalla legge italiana (Dpr 470/82) ed hanno anche analizzato gli Escherichia Coli, ovvero microrganismi che vivono esclusivamente nell’intestino umano. I risultati sono stati presentati ieri in conferenza stampa al porto di Tropea dove il Delphin 1940 è ormeggiato. Erano presenti Rina Guadagnini portavoce di Goletta Verde, Nunzio Cirino Groccia della Segreteria nazionale Legambiente, Nino Morabito presidente Legambiente Calabria, Franco Saragò della Segreteria Legambiente Calabria, Osvaldo Giofrè vicepresidente del Circolo Legambiente Ricadi, Antonella Pupo presidente del Circolo Legambiente Vibo Valentia, Eleonora Soligo responsabile Comunicazione Corepla e Pino Colloca comandante della Capitaneria di Porto di Tropea.
Sono intervenuti il sindaco di Ricadi Domenico Laria, Francesco Marcianò assessore provinciale all’Ambiente e l’Arpacal. Erano presenti inoltre Pasquale Vasinton assessore al comune di Tropea e l’assessore all’Ambiente di Nicotera. Quindici su sedici i punti di campionamento del versante tirrenico risultati puliti, con tutti i parametri esaminati entro i limiti di legge.
Si tratta di Praia a Mare, Scalea, Diamante, Cetraro e Amantea per la provincia di Cosenza; Gizzeria per quella di Catanzaro; Nicotera, Tropea, Pizzo Calabro, Joppolo e Ricadi per la provincia di Vibo Valentia; Scilla, Bagnara e Palmi per il territorio di Reggio Calabria. Soffre, invece, Villa San Giovanni, che ha fatto registrare due parametri molto al di sopra dei limiti di legge. Allarmante è stata trovata la situazione nelle foci dei fiumi. Sul versante tirrenico, tre su quattro sono risultate gravemente inquinate e una leggermente inquinata. Sono le foci di Lao (Cs), Turrina (Cz) e Mesima (Rc). Leggermente inquinata, invece, la foce di un canale a Bivona (VV). Sulla costa jonica della Calabria, diciassette campioni analizzati su 18 sono risultati puliti, e solo una delle quattro foci analizzate non ha fatto registrare parametri oltre i limiti di legge. Franco Saragò ha dichiarato che «il vero tallone d’Achille dell’inquinamento marino continua a essere una depurazione del tutto deficitaria».
Comunque i risultati delle analisi delle acque del nostro mare sono sostanzialmente buone anche se non bisogna abbassare la guardia «tanto più che questi risultati sono stati condizionati in positivo da una presenza turistica ridotta. Sull’attribuzione delle Vele della Guida Blu di Legambiente e Touring Club Italiano assegnate alla costa Vibonese registriamo – ha proseguito – una sostanziale stabilità, ma se confrontata con le valutazioni degli ultimi anni si evidenzia un calo generale, segno evidente di scarsa attenzione verso politiche di valorizzazione e riqualificazione del territorio. Apprezzabile, invece, lo spunto offerto dalla legge regionale che ha previsto l’istituzione di cinque nuove aree marine protette che dovrebbero essere da stimolo per le amministrazioni locali per autentiche politiche di protezione del territorio costiero. Aree tutelate che, come tutti i parchi, rivestono un ruolo fondamentale nella tutela e valorizzazione degli ecosistemi interessati e nella salvaguardia della biodiversità. Le AMP, inoltre, sono per la Regione un’occasione unica per il rilancio di un turismo di qualità e di una politica attenta ai delicati ecosistemi marini, che Legambiente non può non apprezzare e sostenere».
Giofrè ha invece sottolineato la questione degli accessi negati alle spiagge del vibonese che non è più rinviabile; «i comuni si devono dotare al più presto dei piani spiaggia per regolamentare una situazione particolarmente critica che pregiudica il libero accesso ai litorali». Il presidente di Legambiente Calabria Morabito ha evidenziato che i risultati dati da Goletta Verde «evidenziano una situazione pressoché stazionaria rispetto agli anni precedenti. A parte qualche variazione puntuale si può dire che permane il generale forte deficit depurativo che denunciamo da anni». Pertanto, ha proseguito, si chiede all’amministrazione regionale «di prendere una volta per tutte provvedimenti seri per risolvere i problemi della depurazione e dell’inquinamento dei fiumi e del cemento in riva al mare».
«Se la purezza delle acque non rappresenta un problema quest’anno – ha aggiunto Cirino Groccia – lo stesso non si può dire per le tante piaghe legate al cemento in riva al mare. Palafitta, Trenino, alberghi di Fiuzzi e Pennello sono solo alcuni degli ecomostri che continuano a fare bella mostra di sé in riva al mare, in sfregio a qualsiasi ipotesi di utilizzo corretto dello straordinario patrimonio costiero calabrese. Insieme al cemento sulla spiaggia ci preoccupa l’elevato numero di infrazioni accertate contro l’ambiente marino e costiero». Ci si aspetta, ha proseguito, «un segnale chiaro dalla Regione, attraverso l’approvazione di una moratoria sul cemento che vieti qualsiasi edificazione all’interno dei 700 metri dalla battigia». Eleonora Soligo ha invece illustrato la situazione della raccolta differenziata in Calabria che è veramente in grande sofferenza. E’ poi intervenuto il capitano Colloca e in seguito Laria ha illustrato i provvedimenti presi dalla sua amministrazione per il comune di Ricadi a difesa e a tutela dell’ambiente tra cui la raccolta porta a porta. Marcianò, assessore solo da due mesi, ha parlato dei progetti che intende realizzare per dare all’ambiente vibonese quel rispetto che merita ed ha parlato di un tavolo tecnico già in azione intorno al quale siedono i responsabili degli Enti a ciò preposti; ha poi dato la sua disponibilità a collaborare con Legambiente.

Vittoria Saccà

 

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