LEGAMBIENTE RICADI

Via Monumento, 4 - 89865 Santa Domenica (VV)

Tel. 0963/669908 * Fax 0963/669908 - 1782715780 * e-mail: legambientericadi@libero.it

HOME PAGE
CHI SIAMO
ADERISCI
LEGAMBIENTE IN CALABRIA
SCRIVICI
LINKS AMBIENTALISTI
SEGNALA UN SITO
SITI SEGNALATI
SITI AMICI
GALLERIA FOTOGRAFICA
..........
SERVIZIO METEO
Piccola Grande Italia
   
 
PENSARE GLOBALMENTE E AGIRE LOCALMENTE
 
Pace
 
Goletta Verde
 
 
 
 
 
 
 
 
 
LE NOTIZIE
 
“Il Quotidiano della Calabria” – Mercoledì 2 luglio 2008 - pag. 24

 

Francica. Il convegno promosso da Legambiente assieme ad altre associazioni


Vie del treno, occasione di sviluppo


Presentato il progetto di recupero del vecchio tratto delle Fcl

FRANCICA – Un incontro con ospiti d’eccezione, autorevoli e competenti per trattare una materia della quale si discute da molti anni. Al centro del convegno promosso da Legambiente e da altre associazioni presso il centro di aggregazione sociale “Paese mio”, il progetto di recupero delle ferrovie dimesse, con un occhio particolare al tratto Porto Santa Venere–Pizzo–Monteleone–Mileto, quello cioè, che interessa la provincia di Vibo Valentia. Gli interventi, coordinati da Franco Saragò, amministratore di Legambiente per la Calabria, hanno ruotato tutti sulla necessità di riappropriarsi di un pezzo di storia locale, riconvertendolo alle esigenze di una società che negli ultimi decenni è molto cambiata, nella consapevolezza che da quel tratto di strada ferrata che fino ai primi anni sessanta veniva percorso dalla vecchia “littorina” possono venire occasioni di sviluppo e di crescita economica.
Dopo i saluti del sindaco Antonio Suppa e dello stesso Saragò, ha preso la parola Angelo Ruffo (Beta consult), coordinatore del progetto di recupero, che ha svolto una analisi a largo raggio, parlando anche degli altri programmi di intervento che interessano vecchie ferrovie dimesse in Sardegna e Lucania. E’ seguita una interessante pagina di storia, offerta dal presidente provinciale dell’ordine degli ingegneri, Enzo Cupi, che, partendo dalle incursioni arabe e dalla malaria che decimò la popolazione calabrese, ha descritto l’isolamento in cui nei secoli passati si sono trovati i paesi della nostra regione, anche per via delle difficili vie di comunicazione. «In questa ottica – ha detto tra l’altro l’ingegnere Cupi – le ferrovie svolsero un ruolo molto importante per mettere in contatto i calabresi tra loro e con il resto dell’Italia». Il tratto Santa Venere-Monteleone, realizzato dalla società Mediterranea, venne inaugurato il 2 luglio del 1917 e nel 1923 venne completato con l’ultimo tratto fino a Mileto. Definito da molti uno dei più suggestivi tratti ferroviari d’Italia, esso fu percorso da treni che viaggiavano alla bellezza, si fa per dire, di trenta chilometri orari. Su quelle carrozze viaggiarono generazioni di studenti, molti erano figli di contadini, che finalmente ebbero la possibilità di frequentare le scuole pubbliche. Un treno, quello delle vecchie Ferrovie calabro-lucane, dal quale si ebbe, dunque, una forte ricaduta sociale. Le stazioni erano quelle di Pizzo, Longobardi, Monteleone (al Km 15, con quella galleria che oggi è riservata alle automobili), Vena, Cessaniti-Jonadi, San Costantino e Mileto. E c’erano tutti gli amministratori di questi centri, dai sindaci di Vibo Franco Sammarco (apprezzamenti, da lui, per il convegno e per il progetto) e della vicina San Costantino Domenico Borello (la sede comunale da circa trent’anni ha sede nel vecchio casello ferroviario) ai rappresentanti dei comuni di Mileto, Jonadi e Pizzo. Interessante l’intervento di Pino Giuliano (presidente della sezione Turismo di Confindustria) che ha invitato a pensare in maniera diversa al turismo, concepito non solo come mare e strutture alberghiere, ma come fruizione del paesaggio e dei centri dell’entroterra. Anche il sottosegretario alla presidenza della Regione Calabria, Ottavio Bruni, si è detto entusiasta dell’idea di recupero della ferrovia dimessa, sollecitando gli amministratori a non lasciarsi sfuggire l’opportunità offerta dal Por. Apprezzati anche gli interventi di Antonello Rispoli (Banca popolare etica) e di Alfredo Sorace, delle Ferrovie della Calabria, che ha assicurato la sua massima disponibilità nella progettazione e nella successiva realizzazione del progetto. Progetto sul quale è intervenuto l’ex assessore provinciale all’Ambiente Matteo Malerba (300 mila euro già stanziati, ma tutto ancora fermo per ostacoli di ordine burocratico). E’ stata quindi la volta dei ragazzi dell’associazione “Rotta Calabria”, i quali, introdotti dalla coordinatrice di Novaform Francesca Giorgio, hanno illustrato l’interessante progetto, soffermandosi sulla divisione dei compiti, sui servizi offerti ai cittadini e ai turisti, e anche sui fattori di successo, tra cui quello di un turismo ecosostenibile. Al termine del confronto, la premiazione degli studenti che hanno partecipato al concorso di Legambiente.
Un incontro molto partecipato, alla cui riuscita ha dato un prezioso contributo l’attiva referente locale di Legambiente Antonella Pupo, che ha lavorato in sinergia con Franco Saragò e con le altre associazioni, promotrici di una iniziativa che per un giorno ha fatto di questo centro un’area verde su cui è stato gettato il seme della cultura, quella del recupero della nostra identità.

Franco Pagnotta

 

Il Quotidiano della Calabria - www.ilquotidianodellacalabria.it

 

legambientericadi@libero.it

 

Contatore visite

Sito ottimizzato per Microsoft Internet Explorer - Risoluzione consigliata 800 X 600 pixel
Copyright © Legambiente Ricadi