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GOLETTA VERDE 2005

 
Presentati i dati sulla qualità delle acque di balneazione calabresi
Consegna delle 5 Vele alla città di Tropea
A S. Domenica banchetti informativi e degustazione di prodotti tipici
 
Il Pietro Micca ormeggiato al porto di Tropea
Per il quinto anno consecutivo ha fatto sosta presso il porto di Tropea, dall’1 al 3 agosto, il Pietro Micca di Goletta Verde, la più importante campagna di Legambiente che ogni estate, da vent’anni, informa in tempo reale sulla qualità delle acque di balneazione.
Costruito in Inghilterra nel 1895, il Pietro Micca è la più antica nave commerciale italiana ed è l’unica nave a vapore ancora in funzione. Lunga 31,10 metri e larga 6,40, è un vero e proprio museo galleggiante. E’ alimentata con un carburante a basso impatto ambientale mentre l’elettricità viene prodotta da pannelli fotovoltaici.
Assegnate anche quest’anno le 5 Vele alla città di Tropea. La consegna ufficiale è avvenuta lunedì 1 agosto, alle ore 19,00, presso il palazzo municipale. All’incontro hanno partecipato Rina Guadagnini, portavoce di Goletta Verde; Domenica Cortese, sindaco di Tropea; Diego Tommasi, assessore regionale all’Ambiente; Matteo Malerba, assessore provinciale all’Ambiente; Franco Saragò, presidente del Circolo Legambiente di Ricadi ed una nutrita rappresentanza del circolo ricadese.
Nel corso della cerimonia Rina Guadagnini, nel complimentarsi per il prezioso riconoscimento ottenuto, ha illustrato che i parametri dell'assegnazione delle Vele sono 128. Vengono presi in esame il paesaggio naturale, costiero e urbano; la qualità del costruito; la vivibilità; la pressione antropica e i servizi turistici; la gestione della mobilità, dei rifiuti e delle acque; le politiche di sostenibilità; la balneabilità; il contesto storico-culturale; la qualità dei fondali; le spiagge incontaminate; l’accessibilità per i disabili; strutture turistiche efficienti e compatibili con la conservazione del paesaggio.
Consegna delle 5 Vele al sindaco di Tropea
Martedì 2 agosto, invece, a bordo del Pietro Micca, si è tenuta la conferenza stampa durante la quale la portavoce di Goletta Verde Rina Guadagnini, il coordinatore regionale del comitato scientifico di Legambiente Calabria Lorenzo Passaniti e il presidente di Legambiente Ricadi Franco Saragò, hanno presentato i dati relativi alle acque di balneazione calabresi.
«L’istantanea scattata attraverso i prelievi effettuati qui in Calabria – ha affermato Rina Guadagnini – ci lascia con molti dubbi. Infatti anche se dalle analisi emerge una situazione non eccessivamente critica, soprattutto sullo Ionio, non possiamo non notare che il carico antropico condiziona pesantemente la qualità delle acque e questo emerge abbastanza sui prelievi effettuati sul versante tirrenico e ovunque sulle foci dei fiumi. I punti critici comunque non mancano e sono le foci – ha proseguito la portavoce di Goletta Verde – che pur essendo non balneabili, dimostrano una profonda crisi degli impianti di depurazione delle acque reflue su costa».
Lorenzo Passaniti ha sottolineato che altre località della costa vibonese hanno ottenuto le Vele di Legambiente esprimendo però «rammarico per Ricadi che anche quest’anno perde un’altra Vela passando dalle quattro degli anni scorsi alle due dell’attuale anno» e che «le due Vele vengono attribuite unicamente per le bellezze paesaggistiche e non per i servizi pubblici che risultano fortemente carenti».
Si è ribadito poi che «nel comune di Ricadi persiste una condizione di abusivismo dilagante “legalizzato” dalla normativa comunale che continua a consentire l’edificazione a soli trenta metri dalla spiaggia, causando il continuo deturpamento di una delle aree più belle del meridione».
«Una conferma di una errata impostazione delle politiche di sviluppo e di controllo – ha aggiunto Passaniti – arriva anche dal Rapporto Ecomafia di Legambiente, secondo il quale nel 2004 sono state 3.008 le case costruite abusivamente sul territorio regionale, 282 in più rispetto all’anno precedente». Allarmante è poi il dato che indica in circa 1.200 i chilometri mancanti di reti fognarie e che molti impianti di depurazione sono sottodimensionati e insufficienti.
Il presidente di Legambiente Ricadi, Franco Saragò, ha espresso il suo compiacimento per la consegna delle 5 Vele alla città di Tropea che «riesce a coniugare lo sviluppo dell’economia con il rispetto e la valorizzazione dell’ambiente. Anche se con il vivo e sincero rammarico per Ricadi e perciò per le splendide spiagge di Capo Vaticano auspico con tutti i referenti e gli associati del circolo che la fascia costiera del basso tirreno abbia un giorno e al più presto tale riconoscimento. Purtroppo sinora ci sono stati molti eccessi e abusi spesso per lo sviluppo economico e si può credere che nel territorio della “Costa degli Dei” si possa adottare una politica operativa verso la sostenibilità e la compatibilità ambientale». Ha poi affermato che «il territorio presenta oggettive carenze soprattutto nel campo della depurazione», che «una concausa dell’inquinamento marino è individuabile nell’afflusso delle fiumare» e che «è necessaria una maggiore fruibilità delle spiagge da parte dei cittadini ed è inderogabile una nuova politica urbanistica, da parte di alcuni comuni, improntata alla salvaguardia del territorio. Situazioni di criticità sono rappresentate dall’abusivismo edilizio che è il principale dei reati contro l’ambiente marino calabrese».
Anche quest’anno non è mancata la “Bandiera Nera”, il riconoscimento di Legambiente rivolto a denunciare i casi più clamorosi d’incuria e di illegalità a danno degli ambienti marini e costieri, consegnata simbolicamente alla società internazionale “Euro Paradiso”, che vorrebbe realizzare un mega villaggio turistico alla foce del fiume Neto, a nord di Crotone, in un’area che è Sito di Interesse Comunitario e recentemente riconosciuto come Zps dalla Regione Calabria.
Gazebo in piazza a Santa Domenica
Gazebo in piazza a Santa Domenica
Durante la serata si è poi svolta una manifestazione, organizzata dal Circolo Legambiente di Ricadi, nella piazza principale di Santa Domenica, con la partecipazione dei responsabili e dell’equipaggio del Pietro Micca di Goletta Verde. Scopo dell’iniziativa la sensibilizzazione di residenti e turisti sui temi riguardanti l’ambiente ed occasione per presentare le varie iniziative messe in atto dal circolo negli ultimi tempi. Dai gazebo è stato distribuito materiale informativo di varia natura mentre dagli schermi sono state diffuse le immagini ed i video relativi alle iniziative e alle campagne organizzate dal circolo a tutela del territorio e delle specie protette, quali la Woodwardia Radicans, rara felce bulbifera presente nella Fiumara Ruffa.
La piazza di Santa Domenica
Al centro della piazza, su uno schermo gigante installato dal locale circolo, sono state invece proiettate le suggestive immagini riprese lungo la costa e quelle riguardanti il “blitz” che nell’agosto dell’anno scorso ha fatto Goletta Verde sulla spiaggia di S. Maria contro la scellerata decisione di costruire un inutile porto turistico nell’unica località rimasta ancora inalterata dal cemento e dall’aggressione dell’uomo.
E’ stato inoltre distribuito un questionario per verificare l’apprezzamento del territorio dal punto di vista ambientale e dei servizi offerti.
Nella piazza vi era anche la presenza di un gazebo di Legambiente nazionale con materiale informativo e gadgets vari e alcuni stands di degustazione di prodotti tipici.
Copiosa l’affluenza di cittadini che hanno dimostrato grande interesse per l’iniziativa, il materiale distribuito e i temi proposti. Molti, purtroppo quelli che hanno manifestato il loro disappunto per un territorio fortemente deturpato dall’edificazione selvaggia e che hanno denunciato con determinazione lo stato di degrado generale in cui si trova il territorio.
Grande soddisfazione è stata espressa dagli organizzatori per l’ottima riuscita della manifestazione e per l’affluenza e l’interesse dei visitatori. Tonino Iannello, socio Legambiente ed uno degli organizzatori dell’iniziativa, ha dichiarato che «lo scopo prefisso di sensibilizzazione ai temi della salvaguardia e sviluppo dell’ambiente e dunque del territorio e cogliere le opinioni e le proposte della gente, è stato raggiunto in modo ottimo. Siamo andati anche un po’ al di la di quello che immaginavamo e siamo soddisfatti sia per la quantità delle persone che si sono avvicinate, quanto per l’interesse e l’impegno da parte dei visitatori, dimostrato dalle domande e dalle riflessioni nel questionario».

 

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