15/02/'04: Ciampi, "La tragedia appartiene a tutti gli italiani". La tragedia delle Foibe fa parte della memoria di tutti gli italiani. La Repubblica, consapevole dei valori universali di libertà e democrazia che le istituzioni nazionali ed europee hanno saputo costruire, ricorda quegli eventi con dolore e rispetto". Lo afferma il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi in un messaggio inviato all'onorevole Francesco Storace, Presidente della Regione Lazio, in occasione della Giornata dei Valori Nazionali, istituita dalla legge regionale n.13 del 2003. "La Giornata dei Valori Nazionali - prosegue il Capo dello Stato - istituita dalla Regione Lazio, ricorda oggi la firma del trattato di Parigi con cui l'Italia, risalendo dall'abisso della guerra, pose le premesse per rientrare nel consesso dei popoli governati dai principi della democrazia e della pacifica convivenza". 

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  10/02/'04: Gianfranco Fini: "Il dopoguerra è davvero finito. Credo siano pochissimi i nostalgici che si ostinano a tenere alte alcune barriere. Le tragedie in una guerra riguardano popoli, non esistono tragedie di serie A e di serie B". E' quanto ha affermato il vicepremier a Padova intervenendo alla cerimonia per ricordare i martiri delle foibe e gli esuli italiani fuggiti dalle terre passate alla Jugoslavia dopo il trattato di pace del 10 febbraio 1947. Nel corso della cerimonia è stata scoperta una lapide (foto sotto).

Clicca qui per scaricare in formato mp3 il servizio andato in onda al TG1 del 10 febbraio 2004 (file di 1.176 kb - durata: 2 min. 51 sec.)

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  08/02/'04: Comunicato stampa RAI INTERNATIONAL. "Memento Foibe", sarà il titolo della puntata del talk show di Rai International, "Domenica Italiana", che andrà in onda l’8 febbraio dalle 20.30 alle 23.00. Durante la puntata si cercherà di ripercorrere e fare luce su una parte di storia nascosta, una tragedia dimenticata per 60 anni, una vicenda che ha coinvolto almeno diecimila italiani negli anni drammatici a cavallo del 1945, torturati e uccisi nell'Istria, allora controllata dai partigiani di Tito. Ospiti della puntata l'ing. Guido Cace, Presididente Associazione Nazionale Dalmata, il sen. Lucio Toth, Vice Presidente della Federazione delle Associazioni degli Esuli Istriani, Fiumani e Dalmati, lo storico Marco Pirina e il direttore di Rai International, Massimo Magliaro.  Verranno trasmessi documenti e immagini inedite di quel momento storico, con testimonianze e racconti ufficiali. Ci saranno alcune interviste che aiuteranno a capire cosa è veramente successo in quegli anni. Verranno effettuati, inoltre, tre collegamenti: il primo con Trieste, città coinvolta in prima linea nella "vicenda foibe", dove saranno presenti, tra gli altri, alcuni testimoni e protagonisti che racconteranno la loro esperienza; gli altri due collegamenti con Melbourne e Toronto, mete finali di una gran parte dell'esilio italiano-dalmata.
La domanda a cui si cercherà di rispondere durante la puntata sarà: perché nascondere questo pezzo di storia? Perché non parlarne? 

Link: http://www.international.rai.it/domenicaitaliana/comunicato.shtml 

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  27/01/'04: TRIESTE  - ''Verrà mai il giorno in cui le tragedie dell' Esodo e delle Foibe saranno ricordate alla pari della Resistenza e dell' Olocausto?'': è la domanda che pone Piero Tarticchio del Comitato di Milano dell' Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia in una delle migliaia di cartoline che esuli e familiari di infoibati stanno spedendo in questi giorni da varie parti d' Italia e dall' estero ad organi di informazione e a rappresentanti istituzionali. 

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  21/01/'04: AN: STORACE, FINORA TRIBUTI A C.D.L. MA QUANDO IL NOSTRO TURNO?
''La mia pretesa è rispondere a una domanda. Che ci facciamo al governo dell' Italia? [...] Io mi incarico di dare una scossa alla destra, ad alta voce [...]. Così Francesco Storace ha battezzato dalla Spezia, prima tappa in Liguria, la sua nuova creatura, l'associazione ''Italia Sociale''[...]. ''Siamo al governo - si è chiesto - a fare che?  Quando Berlusconi dirà ai suoi di votare la giornata della memoria sulle foibe? Quando sarà il nostro turno?'' [...].
(ANSA).

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