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Statte: La Conquista dell'Autonomia

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La conquista dell'Autonomia è stato l'evento più importante della storia di Statte: ha dato decoro e dignità ai suoi cittadini; ha rappresentato un segno di unità di tutte le sue forze e certamente sarà la molla per la rinascita e riscatto dopo secoli di abbandono.
Il "padre e teorico" dell'Autonomia Comunale è il compianto prof. Francesco De Sabato e di cui proponiamo uno stralcio dal suo "Manifesto agli Stattesi" del 1970, accompagnato da una sua poesia su Statte.
Per gli Stattesi che vivono fuori della nostra cittadina e che non hanno vissuto direttamente questi avvenimenti proponiamo un breve Approfondimento.
Qui di seguito invece proponiamo il "manifestino" con cui si annunciavano i risultati del Referendum subito dopo ultimato lo spoglio delle schede.

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Statte

Sopra la rupe, al Cimitero Antico,
come il Destino,
nudo si batte ancora
col sole e con i nembi un vecchio pino.
Lassù rivedo l'ombra di mio padre
col suo bordone
sul forte viso i lunghi baffi bianchi,
coglier muto dell'ultima canzone
i versi stanchi.
Ed ora mesto i noti varchi m'apre
Capocanale;
la sua pineta amica
il seno che non sa l'arte del male.
Ritorno al grembo de l'umile terra
ove son nato
per ritrovare ancora
i baci e le carezze,
i volti e i dolci affetti
del passato.

Francesco De Sabato


Il padre dell'Autonomia Stattese:
Francesco De Sabato.
(Stralcio del manifesto pubblicato sul numero unico "La lega" nel Marzo 1970)

Appello agli stattesi

Un lungo passato di oscurità e di silenzio ha maturato finalmente, negli Stattesi, una più persuasa coscienza civica. Perciò, oggi, torniamo a rifare il discorso di ieri, di tanti anni addietro, ma torniamo a farlo nella maniera giusta e completa, nel momento più decisivo della nostra vita comune.
Lega degli Stattesi' è l'espressione concreta di quanto vogliamo che si sappia.
Statte vive al margine di una poderosa vita morale ed economica, che si svolge sotto gli occhi degli Stattesi, al di là degli Stattesi, senza il concorso vitale e decisivo degli Stattesi stessi.
L' espansione sociale ed economica di Taranto ci ignora come comunità progredita e civile, di circa seimila abitanti, alla cui esistenza bisogna rendere un democratico conto.
Nel giro di quest'ultimo ventennio, Statte ha perduto persino il suo volto di borgata. E allora?...
E' maturata nel tempo la necessità di dare un suo volto a questo incantevole paese, benedetto da Dio, è balenata la Fede e la Speranza che, sul nostro colle, nasca un nuovo Comune e d'un balzo s'inserisca, propulsore di progresso e di lavoro, nella più grande vita, che da tutti i punti cardinali del Paese l'avvolge e lo stringe.

Per questo è sorta la Lega degli Sattesi: un'associazione, la quale, nel culto dell'Idea Comunale, non è un partito politico, supera le discussioni e le lotte di parte, chiamando a raccolta gli stattesi intorno ai loro colori, il Verde ed il Giallo, e stringendoli in un "cerchio" di fraternità e di unità spirituale, tutti uguali, tutti equidistanti dal centro, che è la Fede nell'Idea del Comune. (...)Domani, quando i colori del Giovane Comune sventoleranno sulla Torre dell'orologio, tutti sapranno che STATTE E' DIVENTATO UN PAESE DI UOMINI LIBERI!
Francesco De Sabato

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Portale all'ingresso di Statte lato Taranto

Cliccare QUI per andare alla pagina di Approfondimento sulla conquista dell'Autonomia

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Autonomia:
La cosa più importante al mondo è  essere autosufficienti.(Michel de Montaigne)
Pagina
Aggiornata
21-09-2006
.
Leonardo Del Giudice Web Designer
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