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Statte: Le Masserie

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La Masseria di Todisco (nome derivato da Donato Tedesco che ne fu  proprietario nel XVI secolo)

Breve scheda sulle masserie del Territorio di Statte
Nel periodo Normanno, quasi tutto il territorio di Statte era sottoposto a vincolo Demaniale, e veniva affittato nel periodo estivo dalla tesoreria del Regno per uso pascolativo ai possessori di greggi di località montane specie Lucane. Mentre ai Signori di Taranto era concesso solo recintarne una piccola parte per il pascolo dei propri greggi. Ma ....fatta la legge, trovato l'inganno, cominciarono a sorgere delle recinzioni abusive o Difese, che impedivano di fatto il pascolo su parte del territorio. All'interno di queste Difese sorsero case agricole e civili ad uso dei Signori e dei loro coloni. Col tempo ed anche col cambiare dei regimi, l'erezione delle Difese continuò. (Difesa di S.Angelo a Migliaro, attuale masseria Todisco, difesa di Vucchiara, attuale masseria Giranda, difesa di La Noce attuale masseria di Capocanale ecc.).
Ovviamente questo stato di cose non poteva continuare e nel XVI secolo un solerte doganiere tentò di riportare le Difese nell'ambito legale; i proprietari tarantini ricorso in vari giudizi presso la Regia Camera, ribadendo che l'uso dei pascoli doveva essere di uso esclusivo delle comunità locali, dal momento che a queste non era rimasto che aria e acqua.
I vari giudizi si conclusero favorevolmente per i signori Tarantini, ma la conseguenza fu singolare: i proprietari montani di greggi continuarono a venire sul nostro territorio, ma invece di pagare al Demanio, stipulavano contratti con i signori locali.
Le difese aumentarono sempre di più e diventarono dei piccoli castelli dove i proprietari trascorrevano vari periodi dell'anno, ed erano ovviamente attrezzati per sfruttare in loco le  risorse del terreno: si erano così affermate le masserie.

Le fonti:
Gran parte delle notizie sulle masserie sono dedotte da un pregevole articolo di A.V.Greco pubblicato su:"L'Umanesimo della Pietra" 1998.  Edizioni Pugliesi Martina Franca

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Il portale della masseria Giranda
Le masserie del territorio di Statte sono certamente tra le più belle di tutto l'arco Ionico, ne citiamo alcune:
Accettulla, Accetta, Leucaspide, Masseria S.Giovanni, si trovano a Est di Statte oltre la gravina.
Galeota (o Guarnieri), Feliciolla, Felice,  La Riccia e S.Michele (le ultime 2 storicamente appartenenti al comune di Statte ed ora ricadenti in quello di Taranto) che si trovano sulla direttrice della provinciale per Taranto.
Capocanale, Todisco, Giranda, Spagnolo che si trovano sulla provinciale che porta alla statale per Martina e che passa per Capocanale.
Masseria Nuova, stessa direttrice di cui sopra ma più a Sud a circa 1 chilometro in direzione opposta di Capocanale.
S.Teresa a Sud-Est di Statte sulla via tra ILVA e statale per Martina (da Statte si può arrivare anche tramite la strada che, passando per Capocanale, si dirige a Sud verso Taranto).
De Sinni (per gli stattesi Zinni) posta sulla strada che da Statte porta al cimitero.

A chi volesse approfondire l'argomento "masserie di Statte" raccomandiamo la consultazione dell'articolo di Antonio Greco pubblicato nel volume (disponibile alla biblioteca civica di Statte, Crispiano, Martina ecc.) "L'Umanesimo della pietra", rivista che viene pubblicata annualmente e che nel numero del 1998 ha dedicato una monografia  appunto alle masserie di Statte. Inoltre recentemente, (Ottobre 2000) sempre dello stesso autore, è stato pubblicato un volume, a cura della Regione Puglia, interamente dedicato al territorio di Statte e dei suoi insediamenti rupestri e delle sue masserie.

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La vaccheria della masseria S.Teresa

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Masseria la Feliciolla
Agricoltura:
L'agricoltura sembra molto semplice quando il tuo aratro è una matita e sei a un migliaio di miglia dal campo di grano.(Dwight David Eisenhower)
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Aggiornata
21-09-2006
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Leonardo Del Giudice Web Designer
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