Statte: avvenimenti 2006 bis


Anno 2006
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I cento anni di Giuseppe Genga detto Palasciano
I cento anni di Maria Abatangelo

 

STATTE – Giuseppe Genga di Statte detto Palasciano ha festeggiato 100 anni. è nato infatti il 17 agosto 1906.

Oltre ai parenti “stretti”, 64 persone tra figli, generi, nipoti, pronipoti e quant’altro il florido albero genealogico della famiglia Genga abbia potuto ramificare, vi erano molti amici della famiglia e la giunta municipale quasi al completo.

Il signor Genga, accompagnato da sua moglie, signora Anna Caputo anche lei nel fiore dei suoi suonati 94 anni, sono stati i protagonisti di una splendida e tenera serata organizzata interamente dalla famiglia con il contributo dell’amministrazione comunale.

 “ Il signor Giuseppe, hanno detto il vicesindaco, Luciano De Gregorio e l’assessore alle politiche sociali, Gabriela De Pace, rappresenta un secolo di storia di questo paese e come tutti gli anziani è una risorsa in termini di esperienza , di conoscenza , di confronto tra le nuove generazioni e la vita di un tempo. Chi raggiunge poi il traguardo di una lunga vita è inoltre motivo di speranza per noi uomini d’oggi che invece combattiamo quotidianamente i mali della modernità”.

Gino Del Giudice  ha dedicato al nonno straordinario una poesia in cui è riassunta buona parte della sua vita e della sua progenie.

Il signor Giuseppe e la signora Anna hanno avuto sette figli : il primo Domenico fratello maggiore di sei sorelle: Maria, Rosa, Melina, Mimina ( che purtroppo non c’è più), Antonietta e Lucia, tutte felicemente sposate e tutte nonne.

Stattese puro sangue, nonno Giuseppe ha vissuto per tanto tempo nel cuore di Statte, in via Falanto (Canale della Zingara) , faceva il contadino, ma era specializzato nella ripulitura degli alberi di Olivo. Ha lavorato sempre a giornate in alcune masserie del luogo ma, poiché aveva famiglia da mantenere, continuava a fare il colono nel suo piccolo terreno,è lucidissimo, vispo, vivace, ha superato tre anni fa con successo una brutta frattura al femore che l’ha comunque costretto in sedia a rotelle; ma ancora, si diverte a beccarsi con la moglie.
La signora Anna, ci hanno riferito alcuni parenti, spesso ricorda il periodo delle sue nozze e punzecchia il marito sulla “parsimonia” della sua famiglia d’origine. Dal suo canto il signor Giuseppe prontamente risponde alla moglie che non avrebbe dovuto fare il fatidico passo e sposare invece un’altra per poter sperare di vivere almeno altri cento anni. Probabilmente la forza di questa coppia incredibile sta proprio in questo tenerissimo rimbrottarsi quotidiano.
(riduzione da una corrispondenza di Dolores Palantoni del 18 Agosto 2006)


Ma pare che a Statte non sia raro raggiungere il traguardo dei cento anni: in aprile la signora Maria Abatangelo, nella sua casa, ha festeggiato con la famiglia i suoi 100 anni insieme agli amici dell’Organizzazione sindacale alla quale è iscritta da tempo.

Lo spi CGIL ha voluto festeggiare la centenaria donandole una targa in argento con una frase di Di Vittorio, nella quale è racchiuso tutto il senso di ricerca di giustizia sociale che ha contraddistinto l’azione della Cgil in questi suoi primi cento anni.

Anche il sindaco Angelo Miccoli, farà visita alla signora Abatangelo per offrire alla centenaria un ricordo del Comune di Statte.

Probabilmente in novembre un’altra cittadina stattese spegnerà cento simboliche candeline.

(riduzione da una corrispondenza di Dolores Palantoni del 18 Agosto 2006)

 

 

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21-09-2006
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