REGOLA 12 – FALLI E SCORRETTEZZE

Che cosa si intende per negligenza, imprudenza e vigoria sproporzionata?

A quali criteri deve attenersi l’arbitro per stabilire l’esistenza o meno dell’intenzionalità nei falli di mano?

Deve valutare se il contatto tra il pallone, la mano o il braccio è volontario e se il calciatore allarga o alza le mani o le braccia con l’intenzione di opporre maggior ostacolo alla traiettoria del pallone.

Qualora l’effettuazione di un calcio di punizione i calciatori della squadra difendente formino la barriera coprendo un maggiore spazio con le braccia distaccate dai fianchi, l’eventuale fallo di mano conseguente al tiro deve essere considerato intenzionale. Non deve però essere considerato intenzionale il gesto istintivo di ripararsi il viso od il basso ventre dal pallone, oppure se, per naturale effetto del movimento corporeo, un calciatore tiene le braccia distaccate dal tronco ed il pallone vi batte contro, oppure se per effetto della distanza ravvicinata il calciatore non ha potuto evitare il contatto tra le braccia ed il pallone.

In che punto deve essere ripreso il giuoco in caso di condotta violenta?

Nel caso di un "fallo di contatto", ossia quando un calciatore colpisce un avversario, anche con lo sputo, il punto in cui avviene l’azione violenta coincide con quello ove avviene il contatto.

Nel caso di fallo di mano, il punto de contatto fra la mano (o il braccio) ed il pallone.

Nel caso di un atto di condotta violenta contro un avversario effettuato a distanza (lancio di un sasso, di una scarpa o di qualsiasi altro oggetto) l’azione violenta deve essere considerata, anche se non colpisce, nel punto in cui si trova il calciatore destinatario.

Diversamente, qualora l’atto sia chiaramente interpretabile come gesto di protesta o di stizza (verso ufficiali di gara, avversari, compagni) deve essere punito come condotta scorretta con un calcio di punizione indiretto nel punto in cui è stato commesso e con l’ammonizione del colpevole.

Nel caso di un fallo continuato che si concretizza in un punto diverso da dove è cominciato come si comporterà l’arbitro?

Se l’arbitro ha lasciato proseguire il giuoco nonostante il fallo in atto, il punto del fallo e quindi della relativa punizione è quello dove è avvenuto l’ultimo contatto falloso.

Che cosa si intende per condotta scorretta, violenta o gravemente sleale?

Un calciatore, ritenendo che un avversario abbia commesso un’infrazione e che l’arbitro abbia interrotto il giuoco, ferma il pallone con la mano. Quale decisione assumerà l’arbitro?

Dovrà accordare un calcio di punizione diretto o di rigore.

Un calciatore, per impossessarsi del pallone, si appoggia con le mani su un avversario. Come dovrà regolarsi l’arbitro?

Poiché in tal caso il calciatore trattiene, spinge o salta addosso ad un avversario, commettendo così un fallo, l’arbitro dovrà punirlo con un calcio di punizione diretto o di rigore.

Due calciatori della stessa squadra stringono fra loro un avversario per impedirgli di continuare a giocare il pallone o di impossessarsene (sandwich). Come dovrà regolarsi l’arbitro?

Poiché in tal modo i due calciatori trattengono l’avversario, l’arbitro accorderà un calcio di punizione diretto o di rigore a favore della squadra cui appartiene il calciatore trattenuto.

Se un calciatore fa uno sgambetto o colpisce o colpisce un avversario in "fuori giuoco" nell’area di rigore, ma che non tenta di giocare il pallone o di influenzare un avversario in alcuna maniera, si dovrà accordare un calcio di rigore?

Si.

Un difensore, trovandosi nella propria area di rigore, tocca intenzionalmente il pallone con la mano, mandandolo nella propria porta. La rete dovrà essere accordata?

Si.

Un calciatore tenta di giocare il pallone con la mano senza riuscirvi. Dovrà essere punito?

No, perché il tentativo di giocare il pallone con la mano non è punibile.

Un calciatore lascia il terreno di giuoco durante la gara non a seguito di incidente, senza il permesso dell’arbitro, e non si presenta più. Come dovrà regolarsi l’arbitro?

L’arbitro deve considerare il comportamento del calciatore come "condotta scorretta" e segnalare nel referto l’ammonizione, che non ha potuto notificare personalmente all’interessato, informandone peraltro il capitano della squadra.

Un calciatore, ritardatario o rientrante, partecipa al giuoco senza avere ricevuto il prescritto consenso e commette una infrazione più grave. Per quale infrazione deve essere punito?

Per l’infrazione più grave, tecnicamente e disciplinarmente.

Due calciatori avversari si trovano nel campo per destinazione. Uno di essi commette una irregolarità nei confronti dell’altro, mentre il pallone è in giuoco. Come dovrà regolarsi l’arbitro?

Salva la concessione del "vantaggio", l’arbitro dovrà interrompere il giuoco, ammonire od espellere il calciatore colpevole e quindi riprendere il giuoco con una propria rimessa nel punto in cui si trovava il pallone al momento dell’interruzione.

Verificandosi due falli contemporanei di calciatori appartenenti alla stessa squadra, come dovrà regolarsi l’arbitro?

Dovrà punire tecnicamente il fallo più grave, assumendo contemporaneamente gli eventuali provvedimenti disciplinari a carico di calciatori colpevoli.

Verificandosi due falli contemporanei di diversa gravità tra calciatori avversari, come dovrà regolarsi l’arbitro?

Dovrà punire tecnicamente il più grave ed assumere anche gli eventuali provvedimenti disciplinari.

In caso di fallo contemporaneo di uguale gravità fra avversari, quale squadra dovrà essere considerata difendente?

Quella che non possedeva il pallone, ovunque si svolge l’azione di giuoco.

Durante il riposo, un calciatore si rende colpevole di condotta violenta. Come dovrà regolarsi l’arbitro?

Dovrà considerarlo espulso, con notifica verbale del provvedimento al capitano della squadra.

Come dovrà essere ripreso il giuoco se, in occasione di una rimessa da parte dell’arbitro, un calciatore colpisce un avversario prima che il pallone tocchi terra?

Dopo aver inflitto la sanzione disciplinare prescritta per il fallo commesso, l’arbitro riprenderà il giuoco ripetendo la propria rimessa. Non potrà essere accordato un calcio di punizione o di rigore, giacché nel momento in cui è stato commesso il fallo il pallone non era in giuoco.

Quali sono gli atti che determinano il giuoco pericoloso e come dovranno essere puniti?

Il giuoco pericoloso viene determinato da tutti quegli atti che, compiuti senza intenzionalità e con poca accortezza, possono, a giudizio dell’arbitro, risultare pericolosi per chi li compie, per gli avversari o per i compagni.

A titolo esemplificativo possono citarsi i seguenti casi: calciare o tentare di calciare il pallone con la gamba tesa e sollevata dal terreno in contrasto con l’avversario; entrare in scivolata, in modo pericoloso con i piedi uniti sul pallone in possesso di un avversario; effettuare una "sforbiciata" pericolosa per un altro calciatore; calciare o tentare di calciare il pallone quando si trova fra le mani del portiere; saltare portando il ginocchio avanti, avendo di fronte e vicino un avversario.

Il giuoco pericoloso, anche a proprio danno (ad esempio: compiere il gesto di abbassare la testa all’altezza del piede di un calciatore che sta calciando il pallone), viene punito con un calcio di punizione indiretto.

Non si rende responsabile di giuoco pericoloso il portiere che si lancia fra i piedi di un calciatore per impossessarsi o per respingere il pallone.

Il portiere, nel parare il pallone, solleva un ginocchio o tende una gamba verso un altro calciatore a lui vicino, senza intenzione di colpirlo. Dovrà essere punito.

Si. Dovrà essere punito per giuoco pericoloso.

Che cosa si intende per carica regolare?

Per carica regolare deve intendersi una spinta, spalla contro spalla, data ad un avversario che ha il pallone a distanza di giuoco o che lo sta giocando, a condizione che non sia né violenta né pericolosa.

Che cosa si intende per carica irregolare?

Quella data ad un avversario sul petto o con il petto, con un fianco, con un’anca o con il gomito, oppure quella data da tergo nella schiena.

Quale significato deve darsi all’espressione "distanza di giuoco"?

La possibilità che ha un calciatore di giocare o controllare il pallone in rapporto alla dinamica dell’azione e alla distanza del pallone stesso.

Un calciatore può abbandonare il pallone, che sta giocando, per caricare l’avversario?

No, anche se la carica è regolare perché il pallone non è più a distanza di giuoco. Pertanto dovrà essere punito con un calcio di punizione indiretto.

Quale decisione dovrà adottare l’arbitro se un attaccante, nell’area di rigore avversaria, viene caricato correttamente da un difensore con il pallone non a distanza di giuoco?

Poiché il pallone non è a distanza di giuoco, l’attaccante non può essere caricato neppure regolarmente. Pertanto l’arbitro dovrà punire il difensore con un calcio di punizione indiretto.

Che cosa s’intende per "impedire la progressione ad un avversario"?

Si intende l’atto di costituire con il proprio corpo un ostacolo fra il pallone, non a distanza di giuoco, ed un avversario in movimento, per impedirgli, senza contatto fisico di raggiungere il pallone o per costringerlo a rallentare o deviare la corsa.

Se nell’impedire la progressione ad un avversario si verifica un contatto fisico quale valutazione dovrà dare l’arbitro?

Se, anche accidentalmente, il calciatore che impedisce la progressione all’avversario determina un contatto fisico, l’arbitro dovrà considerare l’azione come "trattenere un avversario" e punirla di conseguenza.

Che cosa si intende con l’espressione "contrastare un avversario o toccarlo prima che il pallone sia stato giocato"?

È il contrasto irregolare (trattenuta, spinta, sgambetto, contatto fisico quindi) effettuato sull’uomo che non gioca il pallone, ma che inizia la sua corsa verso il punto in cui – presumibilmente – gli verrà passato dal compagno.

Con questo tipo di fallo si identifica il cosiddetto "fallo tattico" cioè gli accorgimenti messi in atto per ritardare od annullare l’azione offensiva avversaria. Tra questi rientra anche il fallo di mano intenzionale che interrompe una fase di attacco alla squadra avversaria. Altro esempio di "fallo tattico" è quello posto in essere da calciatori di una squadra nei confronti del "regista" (fonte del giuoco) avversario per impedirgli sistematicamente la giocata.

L pallone è diretto verso una linea laterale o di porta; un difensore lo segue, avendolo a distanza di giuoco, in attesa che esca dal terreno. Un attaccante, nel tentativo di impossessarsene, carica da tergo l’avversario. Vi è fallo?

No, in quanto il difensore frappone ostacolo. In tale caso è consentita la carica da tergo che per non deve essere né violenta, né pericolosa, né può essere effettuata nella schiena.

Quando dovrà essere considerato "recidivo" un calciatore?

Quando trasgredisce ripetutamente le regole del giuoco.

In che modo dovrà essere notificata l’ammonizione o l’espulsione?

L’arbitro dovrà dare evidenza al provvedimento disciplinare esibendo all’interessato il cartellino giallo o rosso a giuoco fermo. La stessa procedura userà anche nei confronti dei calciatori di riserva non partecipanti al giuoco.

Come dovrà comportarsi l’arbitro per notificare al calciatore già ammonito la seconda ammonizione e poi l’espulsione?

A giuoco fermo gli esibirà nuovamente il cartellino giallo e subito dopo quello rosso.

Quale procedura userà l’arbitro per allontanare dal terreno di giuoco le persone autorizzate (non calciatori) a sostare in panchina?

Le allontanerà con notificazione verbale, senza far uso di cartellino destinato soltanto ai calciatori.

L’arbitro può omettere di segnalare nel referto di gara l’ammonizione inflitta ad un calciatore che successivamente si è scusato?

No. L’arbitro deve riferire in sede referente tutte le ammonizioni.

Un calciatore espulso può sostare nel recinto di giuoco?

No, deve abbandonare immediatamente il recinto di giuoco per consentire all’arbitro di riprendere il giuoco stesso.

Un calciatore si trova nel campo per destinazione (ivi compreso lo spazio interno di una porta) e disturba con la voce o con gesti un avversario. Dovrà essere punito?

Si, qualora il fatto si verifichi mentre il pallone è in giuoco, l’arbitro, salvo la concessione del "vantaggio", fermerà il giuoco, ammonirà il calciatore colpevole per "condotta scorretta" e lo riprenderà con una sua rimessa nel punto in cui si trovava il pallone. Nel caso di concessione del "vantaggio" il colpevole dovrà essere ammonito alla prima interruzione di giuoco.

Un calciatore ritardatario, non di riserva, già incluso nell’elenco, in divisa di giuoco, stando nel campo per destinazione, oppure nel terreno di giuoco, colpisce un avversario che si trova entro le linee perimetrali del terreno stesso, mentre il pallone è in giuoco; quale provvedimento prenderà l’arbitro?

Rilevato il fatto, l’arbitro ferma il giuoco, identifica il calciatore e lo espelle. Poiché il fallo è stato consumato sul terreno di giuoco, sanziona un calcio di punizione diretto che, nelle dovute circostanze, può essere anche un calcio di rigore.

Un calciatore non di riserva, anche se ritardatario, si trova nel campo per destinazione e, mentre il giuoco è in svolgimento, protende una parte del corpo toccando il pallone nel terreno di giuoco. Come dovrà regolarsi l’arbitro?

Il calciatore dovrà essere considerato entrato o rientrato nel terreno di giuoco senza il prescritto assenso dell’arbitro. Pertanto, salva la concessione del "vantaggio", l’arbitro interromperà il giuoco, ammonirà il colpevole e riprenderà con un calcio di punizione indiretto nel punto in cui si trovava il pallone al momento dell’interruzione oppure con un calcio di punizione diretto o di rigore se tocca il pallone con la mano o con un braccio.

Un calciatore non di riserva, trovandosi nel campo per destinazione in attesa di entrare o rientrare nel terreno di giuoco, si colloca vicino alla porta avversaria. Pervenendogli il pallone a portata di piede, lo devia in porta segnando una rete. Quali decisioni assumerà l’arbitro?

Non convaliderà la rete, ammonirà il calciatore che ha preso o ripreso parte al giuoco senza il prescritto consenso, accordando un calcio di punizione indiretto alla squadra avversaria dal punto in cui il pallone è stato toccato.

Nelle medesime circostanze del caso precedente, un calciatore si colloca vicino alla propria porta e, per evitare che la squadra avversaria segni una rete, entra nel terreno di giuoco arrestando il pallone con la mano nella propria area di rigore. Quale decisione assumerà l’arbitro?

Dovrà espellere il calciatore ed accordare un calcio di rigore.

Un calciatore non di riserva, ritardatario o rientrante, prende parte al giuoco senza il prescritto consenso e realizza una rete. Che cosa deciderà l’arbitro?

Se l’arbitro si accorgerà dell’ingresso del calciatore prima dell’effettuazione del tiro, annullerà la rete e riprenderà il giuoco con un calcio di punizione indiretto dal punto in cui si trovava il pallone. Se invece l’arbitro si è reso conto del fatto a giuoco già ripreso, dovrà considerare valida la rete. In entrambi i casi, previa identificazione del ritardatario, dovrà ammonire il colpevole, facendo menzione di tutto sul referto.

Nelle medesime circostanze del caso precedente, un calciatore segna un’autorete. Quali decisioni assumerà l’arbitro?

La dovrà convalidare ed ammonire il calciatore che ha commesso l’infrazione.

Sempre nelle medesime circostanze del caso precedente, un calciatore segna un’autorete. Quali decisioni assumerà l’arbitro?

La dovrà convalidare ed ammonire il calciatore che ha commesso l’infrazione.

Sempre nelle medesime circostanze, un calciatore gioca o tenta di giocare il pallone, senza evitare che questo entri nella propria porta. Quali decisioni assumerà l’arbitro?

Dovrà convalidare la rete ed ammonire il calciatore che ha commesso l’infrazione.

Quale decisione adotterà l’arbitro se un calciatore, autorizzato ad uscire a seguito di un lieve infortunio o per altra causa, si colloca presso una linea perimetrale e, allungando un piede nel terreno di giuoco, causa la caduta di un avversario?

Poiché il contatto – e quindi il fallo – è avvenuto entro il terreno di giuoco, il calciatore dovrà essere ammonito ed il giuoco ripreso con un calcio di punizione diretto o di rigore.

Un calciatore di riserva oltrepassa la linea di porta, entra nell’ara di rigore della propria squadra, ferma con la mano il pallone ed evita in tal modo la segnatura di una rete. Quali provvedimenti assumerà l’arbitro?

Un calciatore di riserva non ancora utilizzato deve essere considerato come partecipante alla gara solo dal punto di vista disciplinare. Pertanto, verificandosi il caso indicato, l’arbitro dovrà:

Quale provvedimento dovrà adottare l’arbitro nel caso in cui un calciatore abbia abbandonato il terreno di giuoco, senza il consenso dell’arbitro, vi rientra a giuoco in svolgimento senza l’assenso del direttore di gara?

Qualora il calciatore non abbia abbandonato il terreno per dissenso a decisioni arbitrali l’arbitro, salvo il vantaggio, interromperà il giuoco e, ammonirà il calciatore per condotta scorretta. Il giuoco sarà ripreso con un calcio di punizione indiretto nel punto in cui si trovava il pallone al momento dell’interruzione.

Che cosa si intende con l’espressione: "impedire ad un calciatore la chiara ed evidente opportunità di segnare una rete"?

Trattenere da tergo o fermare comunque (per la maglia, per i calzoncini, per le braccia, per le gambe, con uno sgambetto o in qualsiasi altro modo un avversario lanciato direttamente verso la rete, senza alcun ostacolo fra se e la porta avversaria, tranne eventualmente il portiere.

In tal caso l’arbitro dovrà espellere il calciatore colpevole per condotta gravemente sleale e riprendere il giuoco con un calcio di punizione diretto o di rigore.

Quali decisione assumerà l’arbitro se un calciatore toccando intenzionalmente il pallone con la mano priva la squadra avversaria di una rete o della evidente opportunità di segnare una rete?

Il calciatore colpevole dovrà essere espulso ed il giuoco verrà ripreso con un calcio di punizione diretto o di rigore.

Un calciatore, lontano dall’azione che si svolge nei pressi della propria porta, colpisce un avversario. Quale decisione assumerà l’arbitro?

Salvo la concessione del "vantaggio", l’arbitro dovrà interrompere il giuoco, espellere il calciatore colpevole e concedere un calcio di punizione diretto (o di rigore) a favore della squadra avversaria, dal punto in cui è avvenuto il contatto tra i due calciatori.

L’arbitro dovrà accordare un calcio di rigore quando un calciatore della squadra difendente, a giuoco in svolgimento, viene espulso per avere colpito un avversario nella propria area di rigore?

Si.

È consentito ad un calciatore di manifestare con parole o con gesti il proprio dissenso da una decisione dell’arbitro?

No l’arbitro, se non concede il vantaggio, dovrà ammonire il calciatore e concedere un calcio di punizione indiretto a favore della squadra avversaria dal punto in cui si trovava il calciatore dissenziente; altrimenti lo dovrà ammonire alla prima interruzione di giuoco.

Quale dovrà essere il comportamento dell’arbitro se un calciatore, per protestare conto una sua decisione, abbandona il terreno di giuoco?

Lo considererà espulso e, non potendo comunicare la sua decisione direttamente all’interessato, ne informerà il capitano alla prima interruzione di giuoco, facendone menzione nel proprio referto.

Se tale calciatore dovesse successivamente rientrare nel terreno di giuoco durante lo svolgimento di un’azione, l’arbitro considererà l’espulso come persona estranea al giuoco, adottando le decisioni di conseguenza.

Un difensore, trovandosi fuori dalla propria area di rigore, colpisce con un sasso o con un altro oggetto un avversario che si trova nella stessa. Quali decisioni dovrà assumere l’arbitro?

Poiché il lancio di un sasso o di qualunque altro oggetto costituisce un atto di "condotta violenta", l’arbitro dovrà espellere il calciatore e riprendere il giuoco con un calcio di rigore.

Dopo che l’arbitro ha inflitto una punizione, il calciatore che ha commesso il fallo, od un suo compagno, lancia lontano il pallone in segno di disappunto o di dissenso. Come dovrà regolarsi l’arbitro?

Ammonirà il calciatore, riprenderò il giuoco per il motivo per cui l’aveva interrotto recuperando il tempo perduto.

Quali decisioni assumerà l’arbitro se due calciatori della stessa squadra si rendono reciprocamente colpevoli di condotta scorretta o violenta nel terreno di giuoco?

Dovrà ammonirli od espellerli, a seconda dei casi e, se il fatto è avvenuto con il pallone in giuoco, accorderà un calcio di punizione indiretto a favore della squadra avversaria, dal punto in cui si trovava il calciatore che per primo ha commesso l’infrazione.

Quando il fallo di mano intenzionale deve essere sanzionato tecnicamente e disciplinarmente?

  1. Calcio diretto o di rigore ed espulsione: quando priva la squadra di una rete o della evidente opportunità di segnare una rete;
  2. Calcio diretto o di rigore ed ammonizione: quando impedisce lo sviluppo di importanti azioni di giuoco;
  3. Solo calcio diretto o di rigore: in tutti gli altri caso non previsti in a) e b).

Un difendente sulla linea di porta, intercetta il pallone con le mani che comunque entra in rete. Quali edcisioni assumerà l’arbitro?

Accorderà la rete ed ammonirà il difendente.

Se un difendente diverso dal portiere, restando fuori dall’area di rigore, tocca intenzionalmente con la mano il pallone che si trova nell’area, che cosa deciderà l’arbitro?

Poiché il contatto è avvenuto nell’area di rigore dovrà essere accordato un calcio di rigore. Nel caso l’azione interrotta abbia privato la squadra avversaria della segnatura di una rete o di una evidente possibilità di segnare una rete, l’arbitro dovrà anche espellere il calciatore colpevole.

Un difendente tocca intenzionalmente con le mani il pallone che si trova su una linea delimitante la propria area di rigore. Quale decisione assumerà l’arbitro?

Poiché le linee che delimitano le aree di rigore fanno parte delle stesse, l’arbitro dovrà punire il fallo con un calcio di rigore.

Nel caso l’azione interrotta abbia privato la squadra avversaria della segnatura di una rete o di una evidente possibilità di segnare una rete, l’arbitro dovrà anche espellere il calciatore colpevole.

Un difendente tocca intenzionalmente con le mani il pallone che si trova su una linea delimitante la propria area di rigore. Quale decisione assumerà l’arbitro?

Poiché le linee che delimitano le aree di rigore fanno parte delle stesse, l’arbitro dovrà punire il fallo con un calcio di rigore. Nel caso l’azione interrotta abbia privato la squadra avversaria della segnatura di una rete o di una evidente possibilità di segnare una rete, l’arbitro dovrà anche espellere il calciatore colpevole.

Il pallone, calciato da un attaccante, entrerebbe sicuramente nella porta avversaria se non bastasse contro un braccio o la mano di un difensore in area di rigore. L’arbitro dovrà accordare un calcio di rigore?

L’arbitro dovrà valutare nel modo seguente:

Quali decisioni deve assumere l’arbitro se un calciatore, nel tentativo di giocare il pallone in possesso dell’avversario, lo colpisce da tergo con un calcio?

Calcio di punizione diretto o di rigore ed ammonizione.

Quali decisioni deve assumere l’arbitro se un calciatore, intervenendo da tergo colpisce con un calcio l’avversario non avendo reale possibilità di giocare il pallone?

Calcio di punizione diretto o di rigore ed espulsione.

Infrazioni del portiere quando gioca il pallone con le mani su passaggio dei propri compagni e relativi provvedimenti.

Ogni volta che un calciatore calcia volontariamente il pallone in direzione del portiere della propria squadra, quest’ultimo non può toccarlo con le mani. Se il portiere tocca il pallone con le mani, deve essere accordato alla squadra avversaria un calcio di punizione indiretto nel punto in cui l’infrazione è stata commessa.

Al portiere pertanto:

  1. Esso sia stato giocato da un compagno con la testa, il petto, il ginocchio;
  2. Gli pervenga per una deviazione involontaria con il piede da un compagno, a seguito di un tiro o di un contrasto con l’avversario;
  3. Gli pervenga da un compagno a seguito di un maldestro calcio al pallone;
  4. Gli pervenga da un compagno a seguito da una rimessa laterale.

È opportuno puntualizzare che l’elemento determinante per la punibilità di questa infrazione è costituito dall’intenzionalità di effettuare con il piede il passaggio in direzione del portiere.

Eventuali azioni messe in atto dal calciatore per vanificare l’effetto innovativo della regola ed eludere lo spirito della stesso – es.: sollevare il pallone con il piede per poi colpirlo con il ginocchio, testa, petto e passarlo al portiere – comportano a carico del detto calciatore una sanzione tecnica (calcio di punizione indiretto nel punto in cui si trova il calciatore che ha commesso l’infrazione) ed una sanzione disciplinare (ammonizione) e ciò anche se il portiere non prende (non tocca) il pallone con le mani.

Comunque non ha importanza se il portiere prende il pallone con le mani. L’infrazione è del calciatore che effettua il passaggio al portiere e che viola lo spirito della regola 12. è sufficiente che l’arbitro sia certo che quella era l’intenzione del calciatore.

Quando, giocando il pallone, il portiere commette infrazione?

Commette infrazione se, giocando il pallone entro la propria area di rigore:

  1. Lo trattiene fra le mani compiendo più di quattro passi o, restando fermo, non se ne spossessi immediatamente;
  2. Lo fa rimbalzare in terra o lo lancia in aria e lo riprende, senza spossessarsene dopo aver compiuto quattro passi;
  3. Lo riprende tra le mani dopo essersene spossessato, senza che sia stato toccato o giocato da un avversario;
  4. Compie manovre che, a giudizio dell’arbitro, hanno lo scopo di ritardare il giuoco;
  5. Lo tocca e lo prende con le mani quando gli perviene da un passaggio volontario, effettuato con uno od entrambi i piedi, da un proprio compagno di squadra.

L’infrazione del portiere deve essere punita con un calcio di punizione indiretto.

Il portiere dopo aver controllato il pallone lo lascia scivolare a terra spossessandosene e riprendendolo successivamente con le mani, in area di rigore. Come si comporterà l’arbitro?

L’arbitro fermerà il giuoco e concederà un calcio di punizione indiretto a favore della squadra avversaria nel punto in cui il portiere ha ripreso il pallone con le mani.

Se il portiere, in possesso del pallone per rimetterlo in giuoco, compie più di quattro passi, quali decisioni assumerà l’arbitro?

Assegnerà un calcio di punizione indiretto nel punto in cui si trovava al momento dell’infrazione.

Può il portiere, dall’interno della sua area di rigore, scambiare più volte il pallone con i piedi con un proprio compagno che si trova all’esterno o all’interno dell’area di rigore?

Si, perché fino a quando non lo riprende con le mani non compie alcuna manovra ostruzionistica o infrazione regolamentare.

Un calciatore passa intenzionalmente con i piedi il pallone al proprio portiere, che se ne avvede in ritardo e, per evitare una autorete, lo devia in angolo o lo tocca con le mani. Come si comporterà l’arbitro?

Assegnerà un calcio punizione indiretto nel punto in cui il portiere ha preso (toccato) il pallone con le mani.

Quali sono gli elementi determinanti e quale sanzione deve assumere l’arbitro quando in area di rigore il portiere, con le mani, prende o tocca il pallone passato da un compagno?

Gli elementi che devono concorrere sono:

  1. Volontarietà: deliberata intenzionalità di passare il pallone verso il proprio portiere o anche non in direzione dello stesso, ma in modo che questi abbia la possibilità d’impossessarsene;
  2. Piede: pallone toccato o passato con uno o entrambi i piedi;
  3. Mani: pallone preso o toccato dal portiere in area di rigore.

Nella circostanza l’arbitro sanzionerà un calcio di punizione indiretto nel punto in cui il portiere ha toccato il pallone con le mani.

Qualora il portiere tocchi intenzionalmente il pallone con le mani fuori dalla propria area di rigore, quale decisione adotterà l’arbitro?

Nel caso l’azione del portiere abbia interrotto una possibilità, o una evidente opportunità di segnare una rete, l’arbitro concederà un calcio di punizione diretto ed espellerà il portiere.

Nel caso l’intervento del portiere abbia interrotto un’azione di giuoco di importante sviluppo, l’arbitro concederà un calcio di punizione diretto e ammonirà il portiere.

Qualora il portiere, dopo aver effettuato una parata, esce dall’area di rigore con il pallone tra le mani cosa farà l’arbitro?

Dovrà accordare un calcio di punizione diretto a favore della squadra avversaria.

In quali casi viene espulso il portiere quando ferma irregolarmente l’avversario diretto a rete?

Quando, trascurando il pallone, atterra l’avversario oppure, pur avendo toccato il pallone, viene superato dall’avversario e da retro lo atterra. In entrambi i casi l’intervento del portiere deve aver impedito la segnatura di una rete o la evidente opportunità di segnare una rete.

Un portiere interrompe la traiettoria del pallone, che sta oltrepassando la linea di porta, lanciando un qualsiasi oggetto. Come dovrà regolarsi l’arbitro?

Fermerà il giuoco, ammonirà il portiere per condotta scorretta e accorderà un calcio di punizione indiretto a favore della squadra avversaria nel punto in cui si trovava il portiere stesso. Se invece il pallone dovesse entrare in porta, la rete dovrà essere convalidata ed il portiere ammonito.

Un portiere si mette intenzionalmente sopra il pallone per un periodo di tempo più lungo del necessario. Come si comporterà l’arbitro?

Il portiere in tal modo commette condotta scorretta per cui l’arbitro deve ammonirlo e concedere un calcio di punizione indiretto alla squadra avversaria. In caso di recidività il portiere deve essere espulso.

Il portiere colpisce o tenta di colpire un avversario lanciandogli contro il pallone. Come si comporterà l’arbitro?

Calcio di rigore ed ammonizione del portiere.

Il portiere spinge l’avversario con il pallone tra le mani. Quali provvedimenti dovrà assumere l’arbitro?

Calcio di rigore ed ammonizione del portiere.

Quando può essere caricato regolarmente il portiere?

Soltanto quando:

  1. Tiene il pallone fra le mani;
  2. Disturba od ostacola un avversario;
  3. Si trova fuori della propria area di porta con il pallone a distanza di giuoco.

Un portiere, trovandosi nella propria area di porta, lascia cadere il pallone, che teneva fra le mani, per giocarlo con i piedi. Può essere in questo caricato?

Si, perché sta giocando come un qualsiasi altro calciatore.

Un calciatore trattiene deliberatamente il pallone fra gli arti inferiori o, comunque, si mette sopra lo stesso impedendo di giocarlo. Cosa farà l’arbitro?

Il calciatore dovrà essere ammonito per condotta scorretta ed il giuoco ripreso con un calcio di punizione indiretto.