Le oche canterine

 

 

Un giorno un uomo andò a caccia per procurarsi qualcosa da mangiare, e mentre camminava camminava, sentì venire dall'alto un suono lamentoso. Alzò gli occhi e vide uno stormo d'oche selvatiche che attraversava il cielo. Volando le oche cantavano:

- Uh, uh, povere oche, uh, uh! 

Il cacciatore alzò il fucile, sparò e colpì una delle oche. Quando questa cadde, le oche continuarono a cantare:
- Uh, uh, povere oche, uh, uh!

L'uomo raccolse l'oca e la portò a casa dalla moglie, raccomandandole di cuocerla per il pranzo. La donna cominciò a spennarla, ma ogni penna che strappava volava fuori dalla finestra. E mentre la spennava e puliva, l'oca cominciò a cantare vivacemente:
- Uh, uh, povere oche, uh, uh!

La donna accese il fuoco, prese una pentola e vi mise l'oca. E mentre stava cuocendo, l'oca riprese a cantare:
- Uh, uh, povere oche, uh, uh! 

Quando l'oca fu cotta la donna la portò in tavola. Ma appena l'uomo impugnò il coltello e la forchetta per tagliarla, l'oca riprese a cantare di nuovo:
- Uh, uh, povere oche, uh, uh!

E appena l'uomo infilò il coltello e la forchetta nell'oca,improvvisamente sentì un tremendo frastuono, e attraverso la finestra entrò tutto lo stormo delle oche che cantavano fragorosamente:
- Uh, uh, povere oche, uh, uh!

Ognuna aveva nel becco una piuma che infilò nell'oca sul tavolo, poi sollevarono il piatto e volarono via dalla finestra. E tutte le oche cantavano allegramente:
- Uh, uh, povere oche, uh, uh! 

E quella fu l'ultima volta che il cacciatore vide quell'oca, il piatto, il coltello e la forchetta.



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