LA VOLPE E IL CANE

La volpe  quel mattino era disperatamente affamata. Camminava trascinandosi le zampe per la mancanza di forze, annusando ogni angolo del bosco alla ricerca di qualche boccone.

Niente! Non c'era proprio niente da mangiare.

Ormai sfinita, la povera bestiola, si spinse fino alle valli erbose della campagna dove pascolava tranquillo un gregge di pecore Allettata dalla possibilità di trovare qualche preda, decise di mischiarsi con indifferenza agli ovini e, pensando di passare inosservata, afferrò un agnellino stringendolo a sé con fare materno. La sua intenzione era quella di allontanarsi con il cucciolo in braccio e di portarselo nel bosco dove lo avrebbe mangiato in pace.

Fortunatamente, il cane pastore, si accorse immediatamente della presenza di un intruso e si avvicinò alla volpe dicendole in tono minaccioso: "Cosa credi di fare con quell'agnellino in braccio?"

La volpe, accecata dalla fame, rispose: "Lo voglio solo accarezzare!"

Ma il cane, che conosceva bene la natura di quell'animale, gli ordinò: "Posa immediatamente quel cucciolo altrimenti ti farò assaggiare le mie carezze e scoprirai quanto sono dolci!"

La volpe, che non aveva le forze sufficienti per opporre resistenza, lasciò libero l'agnello e si allontanò con la coda tra le zampe.

Per quel giorno la povera volpe fu costretta ad accontentarsi di qualche crosta di formaggio.


(Esopo)

Non bisogna mai fidarsi dei falsi sorrisi di persone notoriamente crudeli ed egoiste.