Isola dei cervi

E' una splendida isoletta, circondata da una bassa laguna con acque dal color turchese, spiagge con sabbia fine e bianca, picchi vulcanici in lontananza, e mangrovie che si espongono con il loro verde smagliante a ridosso del mare.

Per raggiungerla è necessario usufruire o di un battello o di un motoscafo che potrete prenotare facilmente una volta giunti sul posto. L'isola inoltre è dotata di un ristorantino e di tutti i servizi, compresa la gita in motoscafo fino alla barriera corallina o il volo con paracadute.

Il problema è che, essendo il posto più famoso di Mauritius, troverete di sicuro moltissimi turisti a scapito della tranquillità che ci si potrebbe aspettare. Noi siamo stati molto fortunati perchè non c'era nessuno...era infatti la prima giornata di bel tempo dopo un ciclone, che furiosamente aveva investito l'isola durante il nostro soggiorno.

Giardini di Pamplemousses

wpe08439.gif (41135 byte)Sono considerati i più belli del mondo per la collezione di piante esotiche. Passeggierete all'ombra di palme centenarie, tra laghetti con ninfee e fiori di loto giganti. Noi a causa del ciclone ce li siamo persi...perchè erano completamente inagibili.

Vanille Crocodile Park

wpe62377.gif (105566 byte)Il nome dice tutto...coccodrilli a go go di tutte le dimensioni, ma non solo, anche tartarughe giganti in libertà, e numerosi animali compreso una collezione straordinaria ed enorme di farfalle e insetti. Non perdetelo.

 

Terre colorate e cascate di Chamarel

wpe83100.gif (118796 byte)wpe38919.gif (41824 byte)Attraverso un paesaggio che si snoda tra colline punteggiate di piantagioni di caffè o di palme da cocco potrete ammirare una bella cascata che si getta in una gola cupa da 100 m di altezza o un fenomeno naturale per cui le ceneri solidificate di un'antica eruzione, hanno assunto colori straordinari.

Noi abbiamo perso pure questo, perchè le strade erano bloccate dalla vegetazione.

Cape Malhehereux

wpe48110.gif (50883 byte)E' il punto più settentrionale di Mauritius con una chiesetta dal tetto rosso e un bel panorama su isolotti vulcanici.

 

Considerazioni sul CICLONE

wpe46161.gif (67060 byte)Non sapevo cosa fosse finchè non ci sono capitata. E ci ha rovinato la vacanza, ma tant'è, perchè fa parte della natura tropicale di Mauritius.

Il giorno prima dell'arrivo si respirava un' atmosfera da disastro. In albergo tagliavano tutte le piante, imballavano ogni cosa con cellophane, compresi gli arredi esterni e tutte le strutture; nelle città applicavano tavole di legno inchiodandole alle finestre o alle porte. Ma il tempo teneva ancora e solo qualche nuvola che oscurava il sole ogni tanto lasciava intravedere l'arrivo della perturbazione.

E poi il giorno successivo ha iniziato a piovere molto e mano a mano anche il vento aumentava. Ci hanno obbligato a rimanere in camera e i pasti venivano serviti direttamente, senza la possibilità di far nulla, se non guardare la TV in inglese o maledire la sorte. Il condizionatore, a causa del vento poi, non funzionava bene e avevamo tutto il pavimento bagnato dall'umidità.

Ma la notte è stata da incubo. Il vento era fortissimo e ululava sbattendo violentemente contro la vetrata della camera  che ci auguravamo potesse reggere. Fuori volava di tutto, noci di cocco e alberi interi. Io tentavo di dormire con i tappi sulle orecchie e il cuscino sulla testa per il putiferio, ma ad un certo punto l'intensità era talmente elevata che mi sono alzata per vedere fuori dalla finestrina del bagno e riprendere con la telecamera- poi ho saputo che proprio a quell'ora, il vento aveva raggiunto la massima intensità, ovvero i 180 km/h!!.

E dopo la tempesta arriva il sereno e il giorno successivo anche se era nuvoloso e ancora molto ventoso, ci siamo avventurati fuori, a vedere i danni che il ciclone aveva fatto.

La cosa più brutta che ho visto è stata quando siamo andati a visitare un tempio indù, e nei pressi di alberi centenari, c'erano moltissimi uccellini morti per terra a causa della furia del vento.

ATMOSFERE

wpe10851.gif (82103 byte)A Mauritius si riesce ad assaporare anche un'atmosfera di altri tempi, con le donne dei villaggi in costume tradizionale, che lavano i panni a mano, nei ruscelli, o il mercato dove esistono ancora dei venditori di candele; la natura è rigogliosa, ma non sempre preservata, poichè purtroppo la maggior parte della  barriera corallina è stata danneggiata dall'inquinamento di alcune fabbriche negli anni '70 e solo ora il governo ha posto rimedio.

(Alcune foto della pagina sono tratte da guide turistiche o giornali di viaggi)

 

 

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