Versi 212-245

Scansione metrica e traduzione letterale 

Metro: trimetro giambico (clicca sul link per informazioni dettagliate)

Schema:

Traduzione letterale (quando ci si discosta dal testo, la traduzione letterale è riportata fra parentesi quadre):

ORESTE: Prega di godere fortuna propizia per il resto, poiché tu porgi agli dèi suppliche che sono già compiute.

ELETTRA: Perché, che cosa ottengo oggi per volontà degli dèi?

ORESTE: Sei giunta sotto gli occhi di chi da tanto pregavi.

ELETTRA: E chi dei mortali sai [sei consapevole con me] che invocavo?

ORESTE: So che molte volte hai invocato Oreste.

ELETTRA: E a quale delle (mie) preghiere, infine, approdo?

ORESTE: (Io) sono lui: non cercare (uno che ti sia) più amico di me.

ELETTRA: Ma, straniero, tu mi intrecci intorno qualche inganno?

ORESTE: Allora io stesso, contro di me, tramo l'inganno.

ELETTRA: Vuoi ridere delle mie disgrazie?

ORESTE: Anche delle mie, se (rido) delle tue.

ELETTRA: Dunque io a te, che sei Oreste [come se fossi Oreste], sto parlando?

ORESTE: Ora che hai me davanti agli occhi, dubiti; scorgendo invece questa ciocca di capelli (recisi) a lutto, scrutando nelle mie impronte, ti sentisti volare [mettesti le ali] e pensavi di vedere me. Guarda, avvicinando al (punto del) taglio il ricciolo di capelli di tuo fratello, (com'è) corrispondente alla tua testa. Osserva questo tessuto, opera dalla tua mano, e i battiti della stecca da telaio, e dentro il ricamo della selvaggina... (Elettra si abbandona fra le braccia del fratello) Vieni dentro (di me) [secondo altri: sii dentro (di te) = sii padrona di te], ma non lasciarti stordire nella mente dalla gioia: so che le (nostre) persone più care sono fiele [amare] per noi due.

ELETTRA: O amatissima cura della [per la] casa paterna, speranza lacrimata di un germoglio liberatore, confidando nella (tua) forza riconquisterai la reggia paterna! O vista soave che racchiudi per me quattro affetti [parti]! «Padre» è inevitabile che io ti chiami, e verso te scorre il mio affetto [per me l'affetto] per la madre - lei è odiata, (e) ben giustamente - e per la sorella, spietatamente sacrificata; e sei [eri] il fratello fedele, che mi (ri)porta l'(antico) onore, solo (che) Potere e Giustizia, (e) con (loro) per terzo Zeus, il più grande di tutti (gli dèi), sia(no) al mio fianco.

 


 

 


 

 

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