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Cesare

De Bello Gallico

Libro VII - Paragrafo III
La strage di Cenabo
o
La diffusione delle notizie in Gallia


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Quando quel giorno arrivò, i Carnuti, sotto la guida di Cotuato e Conconnetodumno, uomini senza nulla da perdere, dato il segnale corrono verso Cenabo e uccidono i cittadini Romani, che si erano stabiliti là per motivi commerciali, fra questi Caio Fufio Cita, un rispettabile cavaliere Romano che su ordine di Cesare era incaricato dell'approvvigionamento del grano, e saccheggiano i loro beni. La notizia si diffonde rapidamente presso tutti i popoli della Gallia. Infatti ogniqualvolta accade un evento piuttosto importante e clamoroso, lo divulgano per le campagne e i paesi con grida; gli altri ricevono poi il messaggio e lo trasmettono ai vicini, come allora accadde. Infatti gli avvenimenti che si erano prodotti a Cenabo al sorgere del sole furono appresi prima delle nove di sera nei territori degli Arverni, i quali distano circa centosessanta miglia.




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