Home
Autori
Letteratura
Grammatica
Crediti

Newsletter

Collaborazioni
Scrivi al Webmaster
Links Collaboratori


Cesare

De Bello Civili

Libro I - Paragrafo VIII
La marcia su Roma


Vai al brano corrispondente in Latino

Conosciuta la volontà dei soldati si dirige con quella legione verso Rimini e lì incontra i tribuni della plebe che si erano rifugiati presso di lui: richiama le altre legioni dagli accampamenti d'inverno e ordina loro di seguirlo. In quel luogo giunge il giovane L. Cesare, il cui padre era un luogotenente di Cesare. Costui, trasmesso il messaggio del senato, motivo per cui era venuto, dichiara di avere per Cesare delle proposte in via confidenziale da parte di Pompeo: egli dice che Pompeo vuole scusarsi con Cesare, affinché egli non prenda come offesa personale le cose che ha compiuto per l'interesse dello Stato. Dice che alle relazioni private ha sempre anteposto gli interessi dello Stato. Anche Cesare a salvaguardia del suo onore deve abbandonare la sua ira e il suo interesse per amore dello Stato, né deve sdegnarsi più pesantemente coi nemici, sperando di nuocere loro, a tal punto da nuocere allo Stato. Aggiunge poche cose dello stesso genere unite alle scuse di Pompeo. Il pretore Roscio dice a Cesare quasi le stesse cose con i medesimi argomenti e dimostra che Pompeo lo ha ben istruito.




Hai trovato degli errori nella traduzione? Non esitare e invia la tua correzione compilando il modulo sottostante, specificando il punto in cui, nella traduzione, è presente l'errore. Grazie.
Nickname
Correzione




Letteratura:

- Cesare

Home | Autori | Letteratura | Grammatica | Crediti | Newsletter | Collaborazioni | Webmaster | Links | Bibliografia

AbZe31 Creations © 2002 - Tutti i diritti riservati