P/fo Lariano
( secondo di questo nome )

Tipo Natante Piroscafo mezzo salone
Costruttore Lariana
Tipo di scafo Acciaio,
slancio di prora,
poppa ellittica
Anno Varo 1872
Anno Rimodernamento 1888 - 1925
Anno Demolizione 1950
DIMENSIONI
Lunghezza 53,86 mt
Larghezza 11,14 mt
Dislocamento 227 t
Portata Totale 650 passeggeri
DATI TECNICI
Costruttore Escher&Wiss - Zurigo
Tipo di macchina macchina a vapore a
bassa pressione vert.
oscillante con cond.
Potenza 400CV (originali)
450CV (dopo il 1888)
Combustibile Carbone
Propulsione 2 Ruote a pale
Inversione Al Motore
Velocità media 27 km/h ( a 43 giri/min )
Velocità massima 31 km/h (a 48 giri/min )
NOTE

Notizie & Curiosità

• Il piroscafo "Lariano", secondo di questo nome, viene costruito nel 1872 presso il Cantiere di Campo Garibaldi della "Lariana", insieme al gemello piroscafo "Volta".

• All'entrata in servizio il "Lariano" è l'ammiraglia della flotta lariana. Anche quando verranno costruiti natanti più grandi, il "Lariano" manterrà sempre il ruolo di piroscafo-simbolo della "Lariana".

• Oltre a questo ruolo di rappresentanza, anche l'aspetto del "Lariano" è quello che forse meglio di qualsiasi altro piroscafo incarna l'epoca d'oro del vapore sul Lario. Il caratteristico slancio di prora, la maestosa linea a mezzo-salone, gli eleganti interni, gli valgono l'appellativo di "Levriero del Lario".

• Nel 1888 viene interamente rimodernato; del piroscafo originale si mantiene praticamente il solo scafo. Le sovrastrutture in legno vengono sosituite con delle nuove in metallo. Gli arredi sono di un'eleganza eccezionale, soprattutto per quanto riguarda il salone di prima classe, allestito con divani e poltrone di velluto verde scuro. Il piroscafo viene dotato di illuminazione elettrica, e di riscaldamento tramite caloriferi.

• In questa occasione viene cambiata anche la macchina, la pressione viene portata a 6 atmosfere (uno dei primi esempi in assoluto) e la potenza elevata a 450CV.

• Questi interventi consentono al "Lariano" di raggiungere l'incredibile velocità massima di 31km/h, valore davvero eccezionale. La velocità di crociera è pure elevata, fissata a 27km/h. Per rendersi conto dell'importanza di questi risultati, basti pensare che le motonavi più rapide attualmente in servizio ( la serie "Volta ) non superano i 26km/h, pur avendo una potenza di 700CV.

• Nell'inverno 1898 il "Lariano", a causa di una fitta nebbia, si arena all'altezza di Cernobbio. La prua del battello giunge a lambire la strada, di modo che i passeggeri possono scendere senza problemi. Il direttore della "Lariana", Ernesto Canobbio, giunto immediatamente sul luogo,sale sul prezioso piroscafo, e non lo abbandona finchè non viene riportato in cantiere, trainato dal "Como"; pur di non abbandonare il suo piroscafo prediletto, il direttore vi pernotta a bordo.

• Nella notte del 28 Luglio 1905 il "Lariano" parte da Como per Bellano, dove il piroscafo "Milano" si è arenato nel pomeriggio. L'operazione viene compiuta in circa mezz'ora senza alcuno sforzo, grazie all'elevata potenza di macchina del "Lariano".

• Dopo il primo conflitto il "Lariano" viene ormeggiato a Tavernola per il completo rimodernamento; tuttavia le agitazioni da parte del personale fanno slittare di qualche anno i lavori, mentre il piroscafo resta fermo in cantiere privato delle caldaie.

• I lavori tuttavia proseguono, e ai primi di agosto 1925 il rinnovato "Lariano" è pronto a rientrare in servizio. Interamente rinnovate le sovrastrutture, rese ancora più maestose; sostituite le caldaie; rinnovati interamente gli interni; introdotte nuove dotazioni di sicurezza tra cui un potente faro antinebbia, nuovi salvagenti, un lettino ripiegabile nella cabina di comando per i malori.

• Il 12 agosto il "Lariano", al comando di Manfredo Stoppani, lascia il cantiere di Tavernola per la prova delle macchine, recando a bordo pochi giornalisti e autorità. I lavori svolti negli anni passati sono stati esemplari, tanto che le nuove macchine del "Lariano" si accendono subito senza alcun inconveniente, evento quasi unico. Il piroscafo si reca a Colico in circa un'ora e 50. Dopo una breve sosta, il "Lariano" riparte per Como, compiendo le prove di velocità, che danno risultati eccezionali. All'arrivo a Como, verso le 19:30, il "Lariano", pavesato a festa, suscita grande ammirazione nei molti presenti sul lungolago.

• Nel tragico momento storico del 1944 il "Lariano" è protagonista sul lago di Como; fino alla fine di novembre infatti è adibito al trasporto truppe per gli scali del centro e alto lago; nonostante questo suo ruolo, non viene mai attaccato dai raid aerei terroristici anglo-americani.

• Successivamente la "Lariana" , nel febbraio 1945, decide inspiegabilmente di arenare di prua il "Lariano" insieme al "Lombardia" e al "Volta" alla foce del Mera; scrive Pieramedeo Baldrati "per quanto mimetizzate le navi risaltano alla vista e perchè di grossa mole e perchè affiancate bordo a bordo. Esse spiccano nitide sul verde della pianura di prua e sulle acque azzurre, ben delimitate dall'andamento giallastro delle rive, di poppa. Fu un'esca? Fu deplorevole leggerezza? E' ben vero che le due navi maggiori (Volta e Lombardia, ndr) erano danneggiate ( seppure ancora in grado di muovere con le proprie macchine), ed allora trova corpo l'ipotesi dell'esca, ma l'invio al macello del "Lariano", intatto, non trova una spiegazione logica".

• Il 14 marzo 1945 una squadriglia nemica anglo-americana attacca le tre navi ferme; i cacciabombardieri compiono ripetuti passaggi, poi se ne vanno, lasciando le tre navi divorate dalle fiamme. A nulla valgono i tentativi di salvare le tre navi da parte dei pompieri e della popolazione locale che, sfidando il coprifuoco, accorre sul luogo della sciagura.

• Nel maggio 1947 i resti del "Lariano", del "Volta" e del "Lombardia" vengono rimorchiati a Tavernola. Si ipotizza un recupero del "Lariano", ma l'opera appare ardua, oltre che economicamente insostenibile da parte della "Lariana". Nel 1950 ciò che resta del maestoso "Lariano" viene demolito.

 

Galleria Fotografica


• Il piroscafo "Lariano" giugne trionfalmente a Menaggio, accolto dalle barche festanti, nei primi giorni dopo l'entrata in servizio.
(foto tratta da "A Tutto Vapore" di Enzo Pifferi)