P/fo Italia

Tipo Natante Piroscafo
Costruttore Escher&Wyss - Zurigo
Tipo di scafo Acciaio, prora a
collo di cigno,
poppa ellittica
Anno Varo 1865
Anno Rimodernamento 1903
Anno Demolizione 1950
DIMENSIONI
Lunghezza 50,50 mt
Larghezza 9,55 mt
Dislocamento 168 t
Portata Totale 480 passeggeri
DATI TECNICI
Costruttore Escher&Wiss - Zurigo
Tipo di macchina macchina a vapore
a bassa pressione
verticale oscillante
Potenza 60CV (ripotenziato
nel 1903 a 300CV )
Combustibile Carbone
Propulsione 2 Ruote a pale
Inversione Al Motore
NOTE

Notizie & Curiosità

• Il piroscafo "Italia" viene costruito dalla ditta Escher&Wyss di Zurigo nel 1865.

• Entra in servizio il 31 agosto 1865, per sostituire i piroscafi della generazione precedente "Falco", "Veloce" e "Lariano", che nello stesso anno vengono radiati.

• Il nome di "Italia" viene scelto in base a una logica consequenziale rispetto ai precedenti "Unione", "Forza" e "Vittoria". I quattro nomi vengono legati dalla frase: "Dall'Unione deriva la Forza, da questa la Vittoria, che ha fatto l'Italia".

• Tra la gente comune invece il nuovo piroscafo, lungo e basso, e con lo scafo dipinto di nero, viene subito soprannominato "la sciavata".

• L'"Italia" si caratterizza subito per la grande velocità, rispetto agli altri piroscafi. La "Lariana" ha in quegli anni sottoscritto una convenzione con le Poste Svizzere, che tra l'altro prevede una corsa diretta como - Colico in due ore e mezza; l'"Italia", per la sua celerità, è il piroscafo più adatto a questo servizio.

• Nel 1893 gli vengono sostituiti l'albero motore a manovelle, ed i tubi del riscaldatore di acqua di alimentazione della caldaia.

• Nel 1900 la "Lariana" inaugura il servizio merci, al quale viene destinato inizialmente proprio il piroscafo "Italia"; sull'onda del successo di questo servizio nel 1902 il piroscafo "Plinio" (secondo di questo nome) viene convertito in piroscafo-merci con il nome di "Commercio". L'"Italia" viene rimodernato, e ritorna al suo ruolo più congegnale di trasporto passeggeri.

• Al suo ritorno in servizio l'"Italia" viene destinato preferibilmente al ramo di Lecco, che con le sue distanze tra un pontile e l'altro relativamente grandi e la concorrenza della ferrovia è terreno ideale per la buona velocità dell'"Italia".

• Nel tardo autunno 1944, sotto la minaccia dei raid aerei anglo-americani, si decide di decentrare parte della flotta in approdi "protetti" dalle montagne. L'"Italia" viene ormeggiato al pontile di Pescaù, e mimetizzato con vegetazione fittizia.

• L'"Italia" rimane a Pescaù in condizione di pre-disarmo fino al 1947, quando viene riportato a Tavernola, con l'intento di essere restaurato per il servizio passeggeri. Ma la "Lariana", economicamente stremata dalla guerra, non può accollarsi gli ingenti lavori di rimodernamento che questo ormai antico piroscafo richiederebbe. L'"Italia" rimane così fermo nel cantiere di Tavernola.

• Nel 1950, dopo 85 anni di onorato servizio, viene a malincuore demolito.

 

Galleria Fotografica


• Il piroscafo "Italia" ormeggiato a Lecco nei primi anni del suo servizio.
(foto tratta da "A Tutto Vapore" di Enzo Pifferi)