Motoscafi Serie "Uccelli"


M/fo Alcione
 

M/fo Falco
 
 

M/fo Gabbiano
 

M/fo Aquila
 

M/fo Rondine
I motoscafi "Alcione" in navigazione nel primo bacino (foto:Marcello Baldrati, 06-1998)

Storia & Tecnica

Tra i primi natanti ad entrare in servizio con la Gestione commissariale, poi Governativa, questi 5 motoscafi, dalle caratteristiche pressochè analoghe, furono costruiti presso i Cantieri Navali Papete di Venezia tra il 1950 e il 1953. Lunghi 20.87mt , larghi 3.41mt e con un dislocamento a vuoto di 32.41t furono inizialmente motorizzati con dei diesel Alfa Romeo 1627 da 120cv abbinati a un elica fissa. Attualmente montano motori Iveco-AIFO 8210 da 110cv.

Caratteristiche delle sovrastrutture

Per l'epoca esteticamente moderni, risultano ancor oggi gradevoli, seppur superati in alcune caratteristiche di comfort e standard di sicurezza. L'architettura delle sovrastrutture è del tipo a ponte unico con cabina rialzata. Presentano a prua un piccolo ponte scoperto dotato di panchine in legno. La zona sopraelevata sovrasta il vano motore, e presenta la piccola ed essenziale plancia di comando comunicante col vestibolo d'ingresso, mentre ai lati si collocano la toilette di bordo e un ripostiglio, entrambi con accesso esterno. Dirigendoci verso poppa, dopo aver disceso un paio di gradini, troviamo sulla sinistra un vano vetrato adibito a biglietteria, e sulla destra un piccolo compartimento riservato al personale di bordo. Ci troviamo quindi nella saletta di coperta, caratterizzata dal basso soffitto e dal pavimento ligneo, e dotata ai lati di due doppie file di poltroncine; gli allestimenti interni variano a seconda del natante.Varcando la porta poppiera della saletta ci si trova nel minuscolo ponte scoperto di poppa (sul motoscafo Falco provvisto di copertura metallica), dotato di panchine e terminante con il vano comandi del timone. Tranne che sul "Falco", nel periodo estivo questo ponte viene coperto con un tendone di tessuto.

Comfort di Bordo

Il comfort di bordo di questi natanti risulta abbastanza approssimativo; si consideri però che vengono utilizzati su relazioni a breve raggio. In particolare il motore, molto rumoroso, infastidisce parecchio, specie se ci si trova nella saletta o peggio ancora sul ponte di poppa; in particolare il comfort in questa zona è ulteriormente ridotto dalla rumorosità della trasmissione, e dagli ingranaggi del timone, tanto che quando agli approdi per frenare s'inverte la marcia questa parte del battello si scuote violentemente. Peraltro le vibrazioni sono abbastanza ridotte, e la stabilità, relativamente alle dimensioni di questi natanti, è accettabile, salvo in caso di onde alte. Anche gli allestimenti interni sono ben realizzati, le poltroncine sufficentemente comode (meglio quelle imbottite), le panchine esterne ben fatte. Nota negativa, i passeggeri anteriormente sono molto esposti agli spruzzi.

Rotte abituali

Questa serie di motoscafi viene principalmente utilizzata nei servizi locali del primo - secondo bacino del ramo di Como. Nel periodo invernale il servizio si svolge principalmente sulla rotta Como - Torno - Urio, con un paio di corse che si spingono fino a Pognana Lario; vengono utilizzati in rotazione i motoscafi Falco, Aquila e Alcione, in quanto provvisti di radar. Nel periodo primavera-estate il loro utilizzo è esteso anche alla rotta Como - Nesso, con diverse corse giornaliere; viene frequentemente utilizzato anche il motoscafo Rondine, e più raramente il "Gabbiano", da qualche anno adibito principalmente a servizio cantiere. Talvolta questi motoscafi si spingono fino in centro - alto lago per servizi di noleggio, oppure occasioni speciali (le crociere serali per la sagra di San Giovanni - 24 Giugno all'Isola Comacina - prevedono abitualmente l'utilizzo del "Falco" e dell' "Aquila" ).

Sugli altri laghi...

Motoscafi simili contribuirono a ripopolare anche le flotte degli altri laghi italiani, decimate dagli eventi bellici degli anni precedenti. Ricordiamo in particolare, sul Lago Maggiore, l'omonima serie "uccelli" del 1950, comprendente i motoscafi Ibis, Albatro, Cigno (demoliti negli anni '90), Gabbiano e Alcione (questi ultimi due trasferiti nel 1952 sul Lago di Como); sul Lago di Garda contemporaneamente entravano in servizio i natanti della serie poeti: Dante, Catullo (demolito), Carducci (trasferito nel 1961 sul lago d'Orta, col nome di San Giulio, e successivamente trasferito sul Lago Maggiore, ove presta tuttora servizio), D'Annunzio (trasferito nel 1982 sul Lago di Como, poi demolito nel 1996). Altri motoscafi similari, seppur con differenze, si trovano sul Lago d'Iseo ( Gardenia, Ninfea, Ibis, Cigno ) e sul lago Trasimeno ( Trasimeno, Agilla II ).