Il Musical di M. Paulicelli – La nostra realizzazione

 

Madre Teresa – il musical” racconta la vita della Beata di Calcutta, in musica ed in prosa, attraverso i suoi pensieri, le sue preghiere, il suo lavoro, con particolare riferimento agli aspetti più semplici e più umili. La storia prende le mosse da quando Madre Teresa abbandona Loreto alla volta di Calcutta. L'entusiasmo, la voglia di dare inizio nel nome di Dio alla sua missione sono subito messi a confronto con le terribili condizioni di quella parte del mondo da sempre bisognosa d'aiuto. Le malattie, la fame, la povertà, l'incontro scontro con le autorità religiose locali, i problemi, i dolori, i drammi dei singoli individui sono tutti elementi che vengono affrontati e svolti ora in musica ora in prosa con il chiaro intento di far riflettere. Teresa, illuminata dal Signore, distribuisce il suo aiuto in un mare di sofferenza. La semplicità e la povertà sono le sue armi preferite. Povertà che non è soltanto la povertà materiale di un paese, l'India, ai limiti della sofferenza; ma è soprattutto la povertà del cuore. La messa in scena si avvale delle stupende canzoni scritte da Michele Paulicelli, entusiasmanti coreografie, scenografie e costumi, il tutto immerso in una  profonda  e coinvolgente suggestione.

 

"Ci guarda negli occhi con gli occhi di chi guarda Dio". E' il ritratto più bello della piccola grande suora di Skopje, che votò la sua vita alla salvezza degli "ultimi tra gli ultimi"di Calcutta. Il suo sguardo carico d'amore rivive nel nuovo musical di Michele Paulicelli e Piero Castellacci, per l’ottima regia di Beatrice Galli, che è anche la bravissima interprete protagonista. Si spengono le luci, in sala scende il silenzio, il sipario si apre sulla bellissima scenografia, realizzata da Marcello Monti e disegnata dal pittore Bernardino Balzi, che ci catapulta subito nella terra di Siddharta e dei divari tra le caste. Si rimane catturati da sonorità orientaleggianti, con cadenze reggae come in "Si può guarire", rock in "Pazza", gospel in "La matita", dall’armonia dei balletti, dalle liriche profonde che toccano anche argomenti delicati come la condizione della donna in India e in genere nei paesi poveri, ancora fortemente discriminata. "Quell'errore, se c'è, cresce dentro di me..", struggente invocazione della Donna Indiana (l’ottima Monica Galli), dove la battaglia di Madre Teresa contro l'aborto riacquista tutta la sua dignità fondata sull'amore e sulla promozione della donna. O come il dialogo tra le religioni, tema messo in evidenza nello scontro col Bramino (il convincente Enzo Galli) e riassumibile in uno 'slogan' della Madre: "Amo tutte le religioni, ma sono innamorata della mia". Negli intermezzi in prosa troviamo un ex allieva della Madre, Suor Bettina (la solita bravissima Laura Galli) e Mr. Adams (l’altrettanto collaudato ed esperto Gianni Monaci), un giornalista ubriacone alla ricerca dell'ultimo scoop della sua vita, in India con l'ambizione di riuscire ad intervistare Madre Teresa. Miscredente, sarcastico e apparentemente cinico, alla fine si convertirà pure lui. Madre Teresa non rimane solo un bel musical, ma per i suoi estimatori, in particolare per i giovani, si propone come un'occasione di slancio spirituale, di amicizia, di condivisione, di rinnovato impegno nella propria vita e, di conseguenza, nella società. Un impegno, come Madre Teresa ci ricorda anche attraverso questo musical, che trova il suo fondamento e il suo fine proprio in Dio. Il Musical chiude con l’ottimo adattamento della "Preghiera Semplice" francescana, che Madre Teresa amava recitare ogni giorno. Tutti gli interpreti della Compagnia partecipano all’opera in maniera ottimale e professionale, dal Volontario Aristeo Mucciante, al Malato Giuseppe Iacomini, dalla Giornalista Barbara Gelli, al presentatore del premio Nobel Lohengrin Mucciante, ai solisti Antonio Sambuco e Giovanna Boccio, e per finire a tutto il cast che va dai ballerini alle suore, dai poveri malati ai frati missionari, rendendo lo spettacolo toccante e coinvolgente quanto basta per invogliare tutto il pubblico ad approfondire la conoscenza della storia, dell’opera e del pensiero di questa straordinaria, umile suora, “povera fra i poveri”.

 

Non permettere mai, che qualcuno venga a te e vada via senza essere migliore e più contento. Sii l’espressione della Bontà di Dio, bontà sul tuo volto e nei tuoi occhi, nel tuo sorriso e nel saluto. Ai bambini, agli umili e a tutti quelli che soffrono nella carne e nell’anima, dai le tue cure e il tuo cuore, offri un sorriso gioioso”. (Madre Teresa).