La parola presepe significa letteralmente
mangiatoia, stalla per gli animali, e indica la
greppia nella quale fu collocato Gesù alla
sua nascita da Maria e Giuseppe non avendo
trovato alloggio in una locanda. Più
precisamente, il termine presepe deriva dal
latino = davanti, e saepere = chiudere con una
siepe: indica perciò un recinto per animali, una
stalla, il luogo dove si trova una mangiatoia.
Il presepe ebbe origine dalle rappresentazioni
liturgiche della notte di Natale, da cui S.
Francesco D'Assisi trasse l'idea di realizzare
un presepe vivente a Greccio (Rieti) del Natale
del 1223. Il suo uso venne diffuso lentamente
dai Francescani e successivamente anche dai
Domenicani e dai Gesuiti, che diedero, non solo
in Italia, ma anche nell' Europa centrale, l'
impulso a costruire presepi divenuti talora
permanenti, talvolta in figure mobili (in legno,
terracotta ed altri materiali) oppure fisse, in
pietra o terracotta.Una tappa fondamentale per
la popolarità del presepe si ebbe, all'inizio
del '500, per opera di S.Gaetano da Thiene che
ampliò la rappresentazione del presepe
introducendo personaggi che non appartenevano al
mondo antico, ma all'epoca contemporanea. In
tale maniera, S. Gaetano ha dato vita a
quella che sarebbe rimasta una delle principali
caratteristiche del presepe, cioè la sua
atemporalità, che permette di far rivivere la
nascita del Cristo in ogni epoca, fino ai giorni
nostri in ogni uomo, in ogni cuore.
Ho raccolto alcuni brani del Vangelo per
ricordare l'Avvento di Gesu'.
[26] Nel sesto mese, l'angelo
Gabriele
fu mandato da Dio in una città della
Galilea, chiamata Nazaret, [27] a una vergine,
promessa sposa di un uomo della casa di Davide,
chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria.
[28] Entrando da lei, disse: «Ti saluto, o piena
di grazia, il Signore è con te». [29] A queste
parole ella rimase turbata e si domandava che
senso avesse un tale saluto. [30] L'angelo le
disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato
grazia presso Dio. [31] Ecco concepirai un
figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù.
[32] Sarà grande e chiamato Figlio
dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono
di Davide suo padre [33] e regnerà per sempre
sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà
fine». [34] Allora Maria disse all'angelo:
«Come è possibile? Non conosco uomo». [35] Le
rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su
di te, su te stenderà la sua ombra la potenza
dell'Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque
santo e chiamato Figlio di Dio. [36] Vedi: anche
Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha
concepito un figlio e questo è il sesto mese per
lei, che tutti dicevano sterile: [37] nulla è
impossibile a Dio». [38] Allora Maria disse:
«Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di
me quello che hai detto». E l'angelo partì da
lei.
Gesù nasce a
Betlemme (Lc
2,1-7) |
[1] In quei giorni un decreto di Cesare
Augusto ordinò che si facesse il censimento di
tutta la terra. [2] Questo primo censimento fu
fatto quando era governatore della Siria
Quirinio. [3] Andavano tutti a farsi registrare,
ciascuno nella sua città. [4] Anche Giuseppe,
che era della casa e della famiglia di Davide,
dalla città di Nazaret e dalla Galilea salì in
Giudea alla città di Davide, chiamata Betlemme,
[5] per farsi registrare insieme con Maria sua
sposa, che era incinta. [6] Ora, mentre si
trovavano in quel luogo, si compirono per lei i
giorni del parto. [7] Diede alla luce il suo
figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo
depose in una mangiatoia, perché non c'era posto
per loro nell'albergo.
[8] C'erano in quella regione alcuni
pastori che vegliavano di notte facendo la
guardia al loro gregge. [9] Un angelo del
Signore si presentò davanti a loro e la gloria
del Signore li avvolse di luce. Essi furono
presi da grande spavento, [10] ma l'angelo disse
loro: «Non temete, ecco vi annunzio una grande
gioia, che sarà di tutto il popolo: [11] oggi vi
è nato nella città di Davide un salvatore, che è
il Cristo Signore. [12] Questo per voi il segno:
troverete un bambino avvolto in fasce, che giace
in una mangiatoia». [13] E subito apparve con
l'angelo una moltitudine dell'esercito celeste
che lodava Dio e diceva: [14] «Gloria a Dio nel
più alto dei cieli e pace in terra agli uomini
che egli ama». [15] Appena gli angeli si
furono allontanati per tornare al cielo, i
pastori dicevano fra loro: «Andiamo fino a
Betlemme, vediamo questo avvenimento che il
Signore ci ha fatto conoscere». [16] Andarono
dunque senz'indugio e trovarono Maria e Giuseppe
e il bambino, che giaceva nella mangiatoia. [17]
E dopo averlo visto, riferirono ciò che del
bambino era stato detto loro. [18] Tutti quelli
che udirono, si stupirono delle cose che i
pastori dicevano. [19] Maria, da parte sua,
serbava tutte queste cose meditandole nel suo
cuore. [20] I pastori poi se ne tornarono,
glorificando e lodando Dio per tutto quello che
avevano udito e visto, com'era stato detto loro.
Presentazione
al tempio (Lc 2, 21-38) |
[21] Quando furon passati gli otto giorni
prescritti per la circoncisione, gli fu messo
nome Gesù, come era stato chiamato dall'angelo
prima di essere concepito nel grembo della
madre. [22] Quando venne il tempo della loro
purificazione secondo la Legge di Mosè,
portarono il bambino a Gerusalemme per offrirlo
al Signore, [23] come è scritto nella Legge del
Signore: ogni maschio primogenito sarà sacro al
Signore; [24] e per offrire in sacrificio una
coppia di tortore o di giovani colombi, come
prescrive la Legge del Signore. [25] Ora a
Gerusalemme c'era un uomo di nome Simeone, uomo
giusto e timorato di Dio, che aspettava il
conforto d'Israele; [26] lo Spirito Santo che
era sopra di lui, gli aveva preannunziato che
non avrebbe visto la morte senza prima aver
veduto il Messia del Signore. [27] Mosso dunque
dallo Spirito, si recò al tempio; e mentre i
genitori vi portavano il bambino Gesù per
adempiere la Legge, [28] lo prese tra le braccia
e benedisse Dio: [29] «Ora lascia, o Signore,
che il tuo servo vada in pace secondo la tua
parola; [30] perché i miei occhi han visto la
tua salvezza, [31] preparata da te davanti a
tutti i popoli, [32] luce per illuminare le
genti e gloria del tuo popolo
Israele». [33] Il padre e la madre di Gesù si
stupivano delle cose che si dicevano di lui.
[34] Simeone li benedisse e parlò a Maria, sua
madre: «Egli è qui per la rovina e la
risurrezione di molti in Israele, segno di
contraddizione [35] perché siano svelati i
pensieri di molti cuori. E anche a te una spada
trafiggerà l'anima». [36] C'era anche una
profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù
di Aser. Era molto avanzata in età, aveva
vissuto col marito sette anni dal tempo in cui
era ragazza, [37] era poi rimasta vedova e ora
aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava
mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con
digiuni e preghiere. [38] Sopraggiunta in quel
momento, si mise anche lei a lodare Dio e
parlava del bambino a quanti aspettavano la
redenzione di Gerusalemme.
[1] Gesù nacque a Betlemme di Giudea, al
tempo del re Erode. Alcuni Magi giunsero da
oriente a Gerusalemme e domandavano: [2] «Dov'è
il re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto
sorgere la sua stella, e siamo venuti per
adorarlo». [3] All'udire queste parole, il re
Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme.
[4] Riuniti tutti i sommi sacerdoti e gli scribi
del popolo, s'informava da loro sul luogo in cui
doveva nascere il Messia. [5] Gli risposero: «A
Betlemme di Giudea, perché così è scritto per
mezzo del profeta: [6] E tu, Betlemme, terra
di Giuda, non sei davvero il più piccolo
capoluogo di Giuda: da te uscirà infatti un
capo che pascerà il mio popolo,
Israele». [7] Allora Erode, chiamati
segretamente i Magi, si fece dire con esattezza
da loro il tempo in cui era apparsa la stella
[8] e li inviò a Betlemme esortandoli: «Andate e
informatevi accuratamente del bambino e, quando
l'avrete trovato, fatemelo sapere, perché
anch'io venga ad adorarlo». [9] Udite le
parole del re, essi partirono. Ed ecco la
stella, che avevano visto nel suo sorgere, li
precedeva, finché giunse e si fermò sopra il
luogo dove si trovava il bambino. [10] Al vedere
la stella, essi provarono una grandissima gioia.
[11] Entrati nella casa, videro il bambino con
Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono. Poi
aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono
oro, incenso e mirra. [12] Avvertiti poi in
sogno di non tornare da Erode, per un'altra
strada fecero ritorno al loro paese.
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