iniziativa


"le due gocce che hanno fatto traboccare il vaso"

 

La misura è colma. Chiediamo ai cittadini di riempire questa pagina con commenti scritti e figurati, foto e quant'altro.

Inviate il materiale a: laltrainformazione@libero.it

Un po' di humour non guasta: seppelliamoli con una risata!

 

 definizioni

 commenti e domande

 lettere

 contributi

I RISULATI DEL SONDAGGIO E LE 630 DEFINIZIONI RACCOLTE


 

definizioni

gocce (definizione ufficiale)
palle
barattoli
orecchie di Topolino
(Peter Weiermair, Direttore Galleria d'Arte Moderna)
vasi da fiore
(Arch. Cucinella, creatore dell'opera)
vasi da notte
(caro Architetto, se l'è cercata...)
orinatoi
lampade da tavolo
autogrill
luna park
contenitori per formaggi molli
mozzarelle
gelateria
lampade abbronzanti UVA
discoteca di Guazzaloca
(Vittorio Sgarbi)
acquario gigante
vaschetta per le pesche
camera mortuaria
box doccia
un Guazzabuglio...
una piscina per i "nostri" squali
la gabbia di Reno
centrifughe per lavare l'insalata
abbeveratoi per vacche di plastica
il bidet di Nettuno
il bidet di un elefante
vasi da notte per gemelli siamesi
il riscatto dei geometri
un'ecografia ai reni
tecno-ovaie
l'incubatrice di Alien
due tette siliconate malissimo
il cesso di un loft sfitto
una bestemmia in chiesa
finalmente un'astronave in Piazza Maggiore
un'astronave rottamata
Palaguazzaloca: Macelleria d'arredo
Il cimitero delle idee

forza bolognesi e non, un po' di fantasia. Aggiungete qualche altra definizione a quelle già circolate in questi primi giorni

 

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commenti e domande

 

Piazza Barattoli è un luogo estremamente stimolante e divertente. I cittadini si fermano, commentano, fanno domande, chiedono il materiale informativo.

Ecco qualche dialogo tra i più significativi

 

Tourist info

Due ragazzi olandesi, richiesti di un parere sulle gocce, trovano che non sono male, soprattutto perchè da due giorni stanno cercando posto in albergo e credono che Infobox risolverà il loro problema. Dopo aver realizzato che le gocce non potranno aiutarli, si informano del costo dell'opera e si allontanano sbigottiti.

la Torinese

Un signore, residente a Bologna da trent'anni, ci chiede se per caso la Torinese non abbia aperto un chiosco nella piazzetta. Pensava che le gocce fossero una gelateria! (Un'idea da considerare per il futuro cambio di destinazione d'uso...)

l'apolitico

Non tutti ovviamente apprezzano la nostra controinformazione. Un signore, che si dichiara apolitico, protesta per la nostra "invasione" con la scala (sic!) e chiede (a noi) che, per par condicio, anche i sostenitori delle gocce abbiano il loro spazio nella piazzetta.

Ottima idea, attendiamo con ansia che qualche sostenitore dell'opera segua questo consiglio.

ma il sindaco lo sa?

Due anziani bolognesi si avvicinano e chiedono se il Sindaco per caso è a conoscenza della presenza di questi due "cosi" nella piazzetta. Dopo aver loro spiegato che il Sindaco lo sa benissimo, eccome, i due continuano a non crederci e alla fine sentenziano "Qualcuno ha fregato il Sindaco...."

Ipotesi suggestiva; che sia tutta una macchinazione di Pippo Ciorra?

il militante

Un militante di Rifondazione: "l'Infobox, anche se l'avesse fatto Lenin, farebbe schifo lo stesso"

c......i che girano

Che le due scatole rappresentassero i coglioni di Guazzaloca non avevo dubbi. Ma se le facevano che giravano rappresentavano anche i nostri


lettere

Sgarbi e le gocce
Pippo Ciorra
il "vigile" Rocco di Torrepadula
Stacca-attacca, ovvero il tormentone dell'estate bolognese in Piazza Barattoli
Voi avete fatto traboccare il vaso.....
Lacrime, non gocce

A Porta Galliera
Ma quale bolognesità
Consigli sbagliati
Discarica Galliera
Sono rimasto chiuso dentro
Asciugate le gocce

A me sembrano un investimento
Poca attenzione per la qualità
Erano proprio necessarie
Colpe e degrado

Le lingue dell'Infobox
Illustrare Re Enzo
Bilancio comunale
Ferrovie e Infobox
Assurdità edilizie

L'alveare in via Costa
Gocce, nuovo e antico
Quante sono le gocce?
I miei soldi spesi bene

Vanno messi in altra sede
Sprechi comunali
Periferia abbandonata
I lavori in via Toscana
Metrò: è proprio necessario?
Slalom in via Guerrazzi
I barattoli e la geografia


 

LA LEZIONE DI SGARBI

Qualche giorno fa Vittorio Sgarbi, di passaggio a Bologna, ha avuto modo di osservare da vicino l'Infobox e le "gocce" dell'architetto Cucinella. Sgarbi, come sua consuetudine, non si è fatto pregare per dire tutto ciò che ­ di negativo- pensava di questo intervento modernista nel centro storico di Bologna. Le sue opinioni sono riecheggiate abbondantemente sulla cronaca dei giornali locali e non ci tornerò sopra.
La vicenda offre piuttosto lo spunto per qualche riflessione.
L'intervento di Sgarbi è una lezione per molti:
per chi ha voluto a tutti i costi questa sciempiaggine;
per chi, potendo, non ha fatto nulla per impedirla;
per chi, e sono i più, non ha mosso un dito per esprimere in tutte le forme lecite il proprio dissenso rispetto ad una operazione palesemente assurda;
Una lezione per la maggioranza di centrodestra che amministra Bologna, sempre più chiusa in sé stessa, ma anche per l'opposizione tutta, sempre più ingessata e timorosa nell'assumere con risolutezza iniziative a tutela della città, dei soldi dei cittadini e della sua reputazione.
Perché, come ha ben sottolineato Vittorio Sgarbi, è proprio questo il problema più grave: quello che accade a Bologna, in positivo o in negativo, non è più, e da tempo, un fatto di interesse generale. E' il segno della decadenza di Bologna, del suo galoppante provincialismo.
Come cittadina, da tempo "perplessa" sull'immobilismo a 360° di Bologna, esprimo una amara soddisfazione per l'intervento di Sgarbi. Egli ha dimostrato una volta di più, se ce ne fosse bisogno, che l'intelligenza e il buon senso non sono patrimonio esclusivo della destra o della sinistra. Di questi problemi si dovrebbe poter discutere in tutta tranquillità, al di fuori della logica perversa degli schieramenti contrapposti.
Una lezione di libertà e di onestà intellettuale quella di Sgarbi. Parole che dimostrano quanto ormai Bologna sia ""isolata" e tagliata fuori dall'attenzione e dal dibattito nazionale ed internazionale.
Bruna Lovati

 

LA RISPOSTA DI PIPPO CIORRA

Cari amici dell'"altrainformazione", vi ringrazio della molta immeritata attenzione che mi avete dato in questi giorni, e mi felicito comunque che siate così "unanimamente" d'accordo con l'ottimo Sgarbi, l'alleato di cui Cofferati ha più bisogno per diventare Sindaco di Bologna.

Con vera solidale simpatia

Pippo "chi" Ciorra

no comment (ndr)

 

IL "VIGILE" ROCCO DI TORREPADULA FA MULTARE COFFERATI - lettere dei cittadini

 

Il carro-attrezzi

Caro Consigliere "indipendente" Rocco di Torrepadula, in merito alla sua pubblica confessione di essere il mandante del blitz dei Vigili che hanno multato l'auto di Cofferati, vorrei esprimerLe la mia ammirazione per l'integrità e l'inflessibilità dimostrate (cosa che La distingue e La eleva dalla condizione media dei suoi colleghi di centro destra).
Immagino che Lei dimostrerà di possedere il medesimo aplomb istituzionale quando, per ovvii motivi, i cittadini bolognesi chiameranno il carro attrezzi per rimuovere la giunta Guazzaloca da Palazzo D'Accursio.
Riccardo Lenzi

 

Tempo libero

Caro Consigliere Rocco di Torrepadula, finalmente si fanno rispettare i divieti. Era ora. La invito, quando ha un pò di tempo, tra una seduta in Consiglio Comunale, un matrimonio, un'inaugurazione di un fittone mobile o quant'altro, a trascorrere qualche ora in Via S. Isaia, dove troverà senz'altro il modo di far valere le sue doti di giustiziere, con somma gioia dei poveri abitanti di quella strada.
A proposito, se un semplice cittadino, con pari velleità giustizialiste, volesse contribuire con le sue segnalazioni a far rispettare le regole, a quale numero si può rivolgere?
Marco Roveri

 

 

STACCA-ATTACCA, ovvero IL TORMENTONE DELL'ESTATE BOLOGNESE IN PIAZZA BARATTOLI


Pulizia o censura?

I bolognesi hanno un ulteriore motivo per essere "afflitti e sofferenti.
Come se non bastasse la deprimente presenza dei barattoli (ex "gocce) del podestà Giorgio I° "al spiritàus - così chiamato dai sudditi per l,inconsueta autoironia che lo caratterizza - in quella che un tempo era chiamata Piazza Re Enzo, l,allegra compagnia di Palazzo D,Accursio ha pensato bene di sguinzagliare per le strade di Bologna i temibili "pulisbàn: pubblici ufficiali specializzati nel ripulire le vie della città; difficilmente distinguibili dai normali vigili urbani (pulismàn), ciò che caratterizza - così si dice - il pulisbàn è la dotazione di serie: sono armati di spugna e vetril.
Effettivamente, numerosi cittadini si erano lamentati ultimamente per l,inflazione di attacchinaggi che ha in breve tempo infestato le vie del centro, in particolare via Petroni, via Zamboni e zone limitrofe. Per un qualche disguido (i servizi segreti petroniani non escludono un,azione di sabotaggio di alcuni vigili postcomunisti) le squadre di pulisbàn vengono quotidianamente fatte convergere in Piazza Barattoli. Avendo ricevuto l,ordine di rimuovere tutti i volantini e le pubblicità abusive, e non trovando nient,altro che le vignette di Zap e Ida (innocui giullari felsinei), le pattuglie rimuovono, con zelo degno di ben altre missioni, i fogli satirici - che hanno l,unica colpa di saper risollevare il morale e l,umore dei bolognesi, pesantemente compromessi da quando comparvero, nella medesima piazza, gli indecifrabili oggetti sorti per volontà del coraggioso podestà.
Insomma: ciò che era e rimane un,urgenza (contrastare l,abuso dei muri e dei marciapiedi, tempestati rispettivamente di scritte e di sterco), mi pare sia stata strumentalmente tramutata in un pretesto per boicottare un,opera di informazione e di satira che i bolognesi hanno dimostrato di gradire. Gradimento che - sondaggi alla mano - la discoteca del podestà (definizione "sgarbata ma non priva di fondamento) non ha saputo e/o potuto riscuotere. Un censimento di pareri, sebbene fastidioso, è probabilmente più fecondo di 100 censure o di un paio di identificazioni...
Se i pulisbàn venissero impiegati con maggior saggezza, forse i muri di via Petroni sarebbero più sgombri. E per strada ci sarebbero meno stronzi.

Dioniso 74

VOI AVETE FATTO TRABOCCARE IL VASO..... - 1

...con le vostre stronzate!! prima le contestazioni2002 sul 25 aprile; poi le contestazioni sul CPT(voluto da VITALI, lo sapevate??);poi ancora l'affare cofferati che porta in piazza(invece di andare a lavorare)anche topolino contro l'art18, per poi criticare il referendum da lui stesso voluto.. Ora con ste gocce.. ma che fastidio da il recupero di una zona dismessa quanto affascinante a vantaggio dell'informazione sui progetti di sviluppo che coinvolgono la nostra citta'? A voi non interessa sapere nulla di cio'? siete li imbambolati a dire SI solo se vedete le bandiere rosse?? se lo faceva la sinistra avreste parlato di pubblicita'?? o sarebbe stata "una grande opera di coinvolgimento del cittadino nelle azioni della P.A..."? ma andate a FANANO, si dice per non essere volgari...Tutti sempre a dire che i cittadini non sono informati sui progetti delle amministrazioni, ora che le informazioni ci sono non vanno bene.. Ma come siete messi? Pensate di piu' al bene della citta' e non a criticare chi questo bene si sbatte per ottenerlo!! chissa perche' non avete fatto un comitato anti-preferenziali oppure contro lo scempio della via emilia ponente di alcuni anni fa?? ma c'eravate voi a bologna, o siete residenti solo dopo il 1999, tanto per venire a rompere i coglioni??
SALUTI!

Francesco Minghetti, 28 anni, Bologna

no comment (ndr)

VOI AVETE FATTO TRABOCCARE IL VASO..... - 2

...con le vostre stronzate!! cosa c'e' di male nel recupero di una zona degradata ed inservibile della citta al fine di informare i cittadini sui progetti di sviluppo della citta' stessa e del suo hinterland?? forse il fatto che nessuna amministrazione prima si e' presa questa responsabilita' a causa del rischio  di non vedere concluso cio' che si e' promesso...!?! oppure perche' le precedenti amministrazioni pensavano solo alla lega coop, al sindacato e ad assumere finocchi ed incapaci solo perche' provenienti dai meandri di botteghe oscure?? mi sa che dopo le contestazioni a CPT(peraltro voluto da VITALI), il comitato la sveglia,la buffonata di cofferati(prima chiama in piazza anche i gatti per l'art18, poi,al momento della verita',si tira indietro candidandosi col supporto di alcuni schieramenti politici da sempre contrari all'estensione del 18) ora con questa ipocrita e da paraocchi messa in scena, questi zelanti cittadini bolognesi non sanno proprio piu' che pesci pigliare. Cosa ne dite?
altrimenti attendo VALIDI motivi (architettonici esclusi) per non apprezzare un progetto che mette in luce le trasformazioni di una CITTA' che solitamente sono discusse e decise solo tra venti o trenta capoccia dentro polverosi uffici, durante feste paesane al fritto di crescentine, oppure ,al peggio, sulle pagine dei giornali...
SALUTI

Francesco Minghetti, 28 anni, Bologna

no comment (ndr)

 

LACRIME, NON GOCCE

Dopo lungo penare abbiamo potuto vedere dal vivo queste famose "gocce", fiore all'occhiello della giunta Guazzaloca. Finalmente un'opera progettata e finanziata per intero da questa giunta dopo innumerevoli inaugurazioni senza paternità. Ma davvero Bologna aveva come priorità le realizzazione di questo Infobox? Se penso che tra i finanziatori di quest'opera figura l'Atc mi balza alla mente lo stato di degrado del parco mezzi che l'azienda quotidianamente mette a disposizione del cittadino, oppure mi viene da pensare che quei miliardi di vecchie lire spesi avrebbero potuto sanare lo stato rovinoso del manto stradale delle nostre vie dove le buche e le pezze ci hanno fatto dimenticare cosa sia l'asfalto. In questa città nessun cittadino si opporrebbe mai alla realizzazione di un servizio se risulta una vera priorità. Ci troviamo di fronte ad un'opera puramente autocelebrativa ed anche di dubbio gusto architettonico. Per il cittadino ed i suoi problemi queste più che gocce sono lacrime.

Marco Brini

Ieri a Bologna hanno inaugurato un nuovo volume espositivo fortemente voluto dall'amministrazione comunale. Peccato che somigli a due maxi cestelli di lavatrice ornati con ciminiere da forno crematorio e che sia stato messo nel cuore di una delle più belle piazze d'Italia. Nessuno si vergogna a legare il suo nome a uno sfregio di tale portata? Non si vergognano i sovrintendenti ad aver concesso nulla osta a tanta spudoratezza e nel minor tempo possibile? Non si vergogna il progettista per tanta insensibilità? Perché non è stato indetto un bel concorso di architettura, come si fa in tutta Europa? Perché non hanno vinto idee migliori? Vorrei tanto che l'onorevole Sgarbi facesse un salto a Bologna e ci dicesse la sua sulla ormai ex-piazzetta di Re Enzo.

G. Frazzica

Ho letto che il progettista delle ormai famose "gocce" ha definito le sue creature "due vasi da fiore nel salotto della città". Io la metterei meno sullo pseudo-poetico visto che ci troviamo di fronte ad una scopiazzatura bella e buona! Penso sia innegabile che il modello a cui si è ispirato l'architetto non può che essere l'umile contenitore in cui vengono riposti i formaggi molli al momento dell'acquisto. Mi basta guardare quello che ho in frigo (con mascarpone) per essere certo di non sbagliare.

Marziano Faenza

Non capisco come si possa parlare del mausoleo di Guazzaloca solo da un punto di vista architettonico, anche se è un vero obbrobrio. Sono disgustato che a Bologna ci sia un uomo che può fregiarsi di essere il procuratore di questa città e che consenta abusi edilizi, crimini contro la cosa pubblica in pieno centro. Ma dove capita che si possa costruire simili cose a fianco delle zone artisticamente più importanti? Forse in Albania o in Romania, ma neanche. Dove si possono utilizzare fondi pubblici per ristrutturare immobili storici per aprire centri commerciali a discapito di spazi culturali?

Alessandro Venturi

Ieri sera, verso le 21.30, sbatto violentemente contro il vetro esterno delle cosiddette "gocce" di Piazza Re Enzo. Non ero ubriaco. Non sono cieco. Voglio solo sottolineare che quel vetro può facilmente non essere scorto e (penso alla corsa di un bimbo) può risultare di estrema pericolosità. Quesito prepolitico: chi l'ha ritenuto a norma di sicurezza?

lettere a la Repubblica del 18 luglio 2003

 

A PORTA GALLIERA

Sono passate solo tre settimane dall'inaugurazione della "nuova Porta Galliera", ma il luogo è già in stato di abbandono: bici legate ai lampioni, erba ingiallita (basterebbe annaffiarla con l'acqua del sottostante canale), cartacce, lattine, bottiglie. E' la solita storia, passata la festa

Mauro Gavelli, lettera a la Repubblica del 20 luglio 2003


MA QUALE BOLOGNESITA'

In riferimento alle dichiarazioni del sindaco nei riguardi della "bolognesità", desidero fare presenti due punti: 1) bolognesità è un termine obsoleto da circa mezzo secolo, poiché Bologna è, nel nostro Paese, un raccoglitore di variegate componenti provenienti sia dal nord che dal sud dell'Italia e da Paesi extraterritoriali; in questo caso il sindaco usa una terminologia insignificante; 2) bolognesità come cultura: ricordo al signor sindaco che Bologna è stato un centro propulsivo delle Arti liberali e dello Studio, e rammento che la città di Cremona ha dato i natali alla famiglia Carracci.

Paola Martelli, lettera a la Repubblica del 22 luglio 2003

 

CONSIGLI SBAGLIATI

Le gocce di via Rizzoli sono un passo falso che potrebbe costare la rielezione di Guazzaloca. Poiché il primo cittadino può non essere perfetto in ogni azione e pensiero, chi dovrebbe consigliarlo in questo caso non ha adempiuto ai propri compiti. Mancanza tanto più clamorosa se si pensa che sia i consiglieri che l'opera in discussione sono pagati da noi cittadini.

Laura Briccoli, lettera a la Repubblica del 22 luglio 2003

 

DISCARICA GALLIERA

Dopo circa tre anni di lavori e transennature del giardino e del Cassero di Porta Galliera, finalmente è stata inaugurata la più centrale discarica di rifiuti che la città potesse mettere a disposizione. In questo scavo vi è di tutto: cartacce, lattine, bottiglie, siringhe, preservativi e qualche foglia caduta dagli alberi circostanti. Qualche mattina fa, alle 10.30, vi erano tre signori che ispezionavano lo scavo ed un operaio che raccoglieva i rifiuti. In una zona a così alto degrado (spaccio, prostituzione, microcriminalità) come si può pretendere rispetto per un,opera di così alta coltura? Mi auguro che si trovi un rimedio ad uno scempio così grande, data la vicinanza della Stazione Ferroviaria. Faccio notare che sono state tolte le panchine del giardino, togliendo così altro spazio a bambini ed anziani.

Libero Milla, lettera a Repubblica del 25 luglio 2003

 

SONO RIMASTO CHIUSO DENTRO

Venerdì 25 ho deciso di visitare le "Gocce" di cui avevo sentito tanto parlare. Alle 11 sono entrato con altri visitatori e, dopo aver visto il nuovo sottopassaggio ristrutturato con i vari quadri, video, plastici, eccetera, ho deciso di uscire. Non sapendo che si esce dall'entrata, mi sono diretto verso l'uscita di sicurezza della Galleria D'Accursio. Ma una volta chiusa la porta di sicurezza alle mie spalle, mi sono trovato davanti un cancello di ferro chiuso con catena e lucchetto. Dopo diversi tentativi per aprirlo, ho attirato l'attenzione dei passanti e sono arrivati due vigili, ai quali ho spiegato la situazione. E' intervenuto il personale delle "Gocce" che mi ha fatto uscire, scusandosi perché il cancello di ferro doveva essere aperto prima dell'ingresso del pubblico.
M.L., lettera a il Resto del Carlino, 7 agosto

 

ASCIUGATE LE GOCCE

Non è necessario essere critici d'arte o paesaggisti per dire che le "gocce" dell'arch. Cucinella sono fuori posto. Da profano il mio occhio rifiuta queste gocce e dico che vanno "asciugate" dal bellissimo centro cittadino. Per favore, in coerenza con il buon senso e le tradizioni e il grande rispetto a chi ci ha preceduto e ci lascia un patrimonio. Ritengo che si stia ripetendo un gravissimo errore che fu dei nostri progenitori, ossia quello di coprire importanti architetture del passato con "aggiunte" frutto della moda del momento. In questo caso tali aggiunte hanno il grande difetto di impedire la visuale di uno degli angoli più belli di un centro storico medioevale straordinario. Mi infastidisce l'idea di passare ai posteri come quella generazione che ha permesso un tale sbaglio. Mi auguro che tale installazione sia solo temporanea e di breve durata. Se proprio le volete tenere, spostatele in altre sedi artistiche.

Gianfranco Grilli, lettera a Repubblica del 9 agosto 2003

 

A ME SEMBRANO UN INVESTIMENTO

Al presidente Zamboni del Quartiere Reno e ai vari Comitati amici che criticano la spesa per l'infobox, direi invece che sembra un buon investimento di promozione e di informazione ai cittadini che sono così al corrente di come e cosa si farà. Inoltre è una bella vetrina per il turista. Dicono i comitati che si potevano fare altre cose (al Comune è costato solo il 10 per cento). Ma con questo metro allora potrei chiedere quanti soldi e quanto disagio è costato ai cittadini quel capolavoro di spartitraffico, opportunamente poi demolito dalla nuova Giunta in via Emilia Ponente. Vorrei ricordarlo anche a quelli dello striscione "Anche questo lo ha fatto Walter".
S.S., lettera a il Resto del Carlino, 13 agosto

Caro/a S. S.,
quello spartitraffico non ha solo creato disagi, ma è costato anche la pelle a qualche cittadino che, per esempio, scendeva dall'autobus. E infatti è stato giustamente criticato dal 90% dei bolognesi. Ed è stato giusto toglierlo. Detto questo, due precisazioni:
1) parte dei soldi per l'Infobox vengono da Hera, FS e Atc: sono soldi che escono dalle tasche dei cittadini quando, per esempio, pagano un biglietto del bus la bellezza di 1 euro per una corsa di soli 60 minuti; o quando pagano la tassa del rusco. Forse sarebbe meglio che i soldi delle multe fatte dagli ausiliari dell'Atc (privatizzata per modo di dire!) venissero spesi meglio. Così come i soldi della quotazione in Borsa di Hera
2) La giunta Vitali ha pagato nelle urne i suoi numerosi errori: cosa c'è di male nel far presente ai bolognesi che di quello di buono che quella giunta ha fatto se ne vorrebbero appropriare gli attuali inquilini di Palazzo D'Accursio? Noi siamo i primi a dire: "mai più Borgo Masini". Questo non ci impedisce di dare a Cesare quel che è di Cesare. Mentre qualcun altro vorrebbe dare a Giorgio quel che è di Walter. Tutto qui.

R. L.

 

POCA ATTENZIONE PER LA QUALITA'

Leggo sul Carlino: "L'intervista: parla l'arch. Trippa". Non voglio entrare nel merito dell'apprezzabile intenzione del Comune di informare la cittadinanza sui lavori in corso o previsti per la città. Non credo, però, che le "gocce" s'inseriscano benissimo nel contesto di piazza Re Enzo; credo, all'opposto del giudizio espresso dall'architetto Trippa, che proprio le realizzate "gocce" dimostrino come si sia persa attenzione verso la qualità dell'architettura in città. L'architettura riguarda, è vero, la qualità della vita di tutti i cittadini, ma Bologna ha ben altri contenuti e valori per poter essere apprezzata non solo dai 40.000 visitatori curiosi di vedere le "gocce", ma dai suoi 400.000 e oltre abitanti e turisti. E' triste valutare la qualità della vita di una città così ricca di spazi, di storia e di cultura del costruito dalla curiosità che suscita un intervento edilizio anomalo e, per fortuna, precario come le "gocce". Ed è pure molto triste pensare che la gente si sposti "dai quattro angoli del mondo" richiamata dalla costruzione di Frank Gehrj invece di essere attratta dalle opere esposte nel museo Guggenheim. Non credo proprio che le "gocce" abbiano a che fare con la qualità della vita bolognese e mi rammarico nel vedere tanto risalto a pareri così "scapigliati" e indimostrabili come quelli espressi dall'architetto Trippa.

Giorgio Villa architetto (libero docente in composizione architettonica), lettera a il Resto del Carlino, 13 agosto

ERANO PROPRIO NECESSARIE

Non bastavano le statue a S. Petronio e ad Ugo Bassi, site in posizioni infelici, tanto da restringere una viabilità di per sé sacrificata che ecco le due gocce luminose ad invadere un delizioso angolo del centro storico, deturpando la sua caratteristica. Erano proprio necessari quei due costosissimi baracconi, con tanti ambienti liberi e vuoti che ci sono nei palazzi del potere? Per le opere di carattere sociale da Roma non arrivano mai soldi, mentre per certe follie, guarda caso, entrano miliardi dalla finestra per poi riprendere subito il volo.

Lia Felloni, lettera a il Resto del Carlino, 13 agosto

 

COLPE E DEGRADO

Ho letto la puntualizzazione della signora Fabbri (lettera "Degrado e colpe"). Gentile signora, nemmeno io ho mai visto amministratori pubblici sporcare la città, ma il degrado non è solo sporcizia e cattivo odore. Il degrado è anche chiudere biblioteche e luoghi di cultura, tagliare fondi ad associazioni di volontariato, non ascoltare le esigenze dei disabili, diminuire l'offerta di posti negli asili, usare l'arroganza come mezzo di comunicazione. Il punto è che è dovere di chi amministra la città fare in modo che questo accada il meno possibile. Gli amministratori pubblici sono stati eletti anche per questo, per controllare, dissuadere, sanzionare e porre freno alla maleducazione di quelli che lei chiama "onesti cittadini". O pensa che debbano solamente non rispondere ai cittadini, istituire numeri telefonici di delazione scolastica, rappezzare buche alla meno peggio, celebrare inaugurazioni e matrimoni, installare orribili punti di informazione turistica in una sola lingua (!!!), e spendere i nostri soldi senza rendercene alcun conto? E' più degradante una carta buttata a terra o un bambino che non ha diritto di andare alla scuola pubblica?

Alessandro Nobili, lettera a Repubblica, 17 agosto 2003

 

LE LINGUE DELL'INFOBOX

Che l'Infobox sia un immenso e costoso spot elettorale pagato dai contribuenti, lo si è già detto. Che sia di difficile accesso per i disabili è di facile constatazione. Che si siano adottate tecniche costruttive poco durevoli, si vede già. Che per far numero si sia messo insieme Alta Velocità, tunnel cittadino, restauro del complesso di Santa Caterina, Manifattura Tabacchi, etc., tutte cose estranee a questa giunta, era prevedibile, visto quanto successo con Porta Galliera. Ciò che non ti aspetti è vedere che i testi e le didascalie sono soltanto in italiano. Questo nella città Capitale Europea della Cultura, con l'ateneo più antico del continente, dalla quale proviene il Presidente della Commissione UE, e con tanti Istituti culturali stranieri. Tutto alla modica cifra di tre milioni e mezzo di euro, soldi nostri.
Bruno Rossi, lettera a Repubblica, 17 agosto 2003


ILLUSTRARE RE ENZO

Illustro libri sulla storia della città e avevo intenzione di fare una serie di tavole relative ad un periodo specifico della nostra città. Dopo una assenza relativamente lunga, sono rientrato a Bologna e ho visto, attorno a Palazzo Re Enzo, due singolari costruzioni che impediscono la vista di uno dei più suggestivi scorci di Bologna che avrei voluto ritrarre.
Non voglio esprimere il mio parere sulle costruzioni, limitandomi a notare il grande provincialismo di chi, permettendone la costruzione, ha cercato di scimmiottare Parigi. Mi auguro che vengano tolte il più presto possibile.

Silvano Sacchetti, lettera a Repubblica, 20 agosto


BILANCIO COMUNALE

Il signor Guazzaloca da cinque anni [4, ndr] è il primo cittadino di Bologna e ogni anno si concede alle telecamere per erudire i suoi cittadini sul lavoro svolto. A sentire le sue parole si è trattato di un intenso percorso di lavoro, tanto da arrivare ad affermare che in fondo il compianto sindaco Dozza aveva impiegato 18 anni per arrivare alla realizzazione di una grande opera come la Tangenziale. Guazzaloca ha impiegato soli quattro anni per realizzare un,opera di altrettanta importanza: le Gocce.
Oltre a questo in 5 anni ha eseguito altri interventi basilari: ha sognato e mai realizzato il tunnel sotto la collina, ha promesso e mai applicato la riduzione dell,Ici, ha progettato un braccio della metropolitana che la maggior parte dei cittadini non potrà usare perché non servirà che una strettissima zona della città, ha atteso che le strade fossero trincee per poi portare qualche pennellata di asfalto, ha inaugurato opere progettate ed in parte finanziate dalla giunta Vitali, ha pulito qualche strada del centro lasciando le periferie al proprio destino di serie B, ed il fiore all,occhiello è stato il risanamento di Piazza Verdi, sempre più mercato di spaccio e rivendita di biciclette rubate.

Marco Brini, lettera a Repubblica, 20 agosto

FERROVIE E INFOBOX

Questa sera ho voluto vedere le famose Gocce di Guazzaloca che tanto fanno discutere. Brutte sono brutte, non c,è che dire. Per quanto riguarda le informazioni, più che notizie utili, mi è parsa un,accozzaglia di pubblicità elettorale. Ci sono anche gli sponsor. Visitando i sotterranei, davanti allo spot delle FFSS sono stato colto dalla voglia di aggiungere, alla sfilza di linee superveloci di cui si fanno vanto, anche un avviso sulla linea superlenta: la Bologna-Verona, 114 km di binario unico, dove gli eurostar non fanno nemmeno i 100 all,ora ed i diretti fanno i 50; dove i lavori di raddoppio della linea durano da più di 20 anni senza che nessuno sappia dire né perchè ci vuole tanto, né quando finiranno.
Mi pare che Guazzaloca si sia messo in buona compagnia quanto ad efficienza...
Giuseppe Benciolini, lettera a Repubblica, 21 agosto

 

ASSURDITA' EDILIZIE
Ho visitato questa mattina la costruzione in vetro e plexiglass da poco inaugurata all,angolo di Palazzo Re Enzo. Sono rimasto sconcertato ed indignato come vecchio bolognese e come tecnico. E, stata coperta la parte più suggestiva del Palazzo di Re Enzo, costruzione che fu restituita a dignità da Alfonso Rubbiani con un restauro magistrale, con due SCATOLE DI PLEXIGLASS assolutamente insignificanti ed assolutamente stridenti, senza il minimo rispetto per l,ambiente e per l,arte. Come tecnico sono sconcertato perchè, mentre siamo assillati dagli uffici tecnici comunali e dalla soprintendenza per ogni minima iniziativa edilizia nel centro storico, per cui muovere un mattone o ricostruire un comignolo sul tetto diventa operazione insormontabile, vengono autorizzati scempi di questo tipo.
Aristide Govoni, lettera a Repubblica, 24 agosto

 

L'ALVEARE IN VIA COSTA
Ci si lamenta dell'Infobox in piazza Re Enzo, ma che dire di quell,alveare urbanistico che sarebbe il centro commerciale realizzato in via Andrea Costa
(Ipercoop, ndr?). Colate di plastica e cemento quando finiranno in questa città che ha tanti ricordi storici dentro e fuori le mura?
Laura Boccafogli, lettera a Repubblica, 24 agosto

 

GOCCE, NUOVO E ANTICO

Prevedibilmente l'esposizione delle gocce dell'Infopoint [Infobox, ndr] ha scatenato un coro di proteste, per quello che ho letto poco motivate e fuorvianti. L'ingresso dell'Infopoint paga il prezzo di un programma edilizio improvvisato e incompetente. Si continua a confondere l'errore politico di sperperare una cifra del genere per una mostra di due anni, con l'opportunità formale di uno spazio architettonico inedito per la nostra città. Tutti possiamo avere opinioni critiche nei confronti di quel volume, anche se sarebbe bello leggerne di articolate un po' meglio che "sono un pugno negli occhi". Trovo che le gocce non siano un capolavoro, ma Cucinella paga per colpe non sue e gli si deve il coraggio di avere provato qualcosa di diverso in una città imbalsamata da trent'anni. Il duplice risultato di questa vicenda pasticciata è uno spreco di denaro sconsiderato e nuovo ossigeno all'establishment ultraconservatore dell'architettura bolognese. Torneranno alla carica i fautori del falso storico, del "non si deve vedere", e soprattutto i detentori del potere di decidere se uno spazio architettonico è compatibile o no con il centro storico.
Stefano Pantaleoni, lettera a Repubblica, 26 agosto

 

QUANTE SONO LE GOCCE?

In via Altabella, nei pressi di una galleria d'arte, c'è una installazione in acciaio che invade parte della (già stretta) strada. Forse, sull'onda dell'autorizzazione a erigere le "Gocce", davanti a Palazzo Re Enzo, c'è un nuovo fermento creativo che invade la città. A questo punto è ovvio chiederselo: quante sono le "gocce" in città? Aumenteranno ancora fino a diventare un ruscello sgarbato?
Enza Mantovani, lettera a Repubblica, 29 agosto

 

I MIEI SOLDI SPESI BENE

La domanda che più di frequente mi pongo quando pago le tasse è: dove vanno a finire i miei soldi? Dopo aver osservato dall'esterno quella strana struttura in via Rizzoli, e averne sentito parlare, più con le critiche che con le adesioni, la mia curiosità non ha resistito. Dopo un'estate di polemiche, anch'io sono andato a visitare eBo. Non metto in dubbio l'ingente spesa per realizzarla, voglio però complimentarmi con la giunta Guazzaloca per l'idea. Informare il cittadino, con una mostra, sulle realizzazioni urbanistiche future, evidenzia la trasparenza di un Comune verso i suoi abitanti, senza trascurare il fatto che, in periodo di vacanze, anche molti turisti hanno potuto visitarla constatando che Bologna, anche se piccola città, è all'avanguardia. L'orgoglio di un bolognese, o di chi vive qui da decenni, è di sentire parlare di questa città altrove, e vivendo in un mondo dove prevale l'immagine, eBo è la prova che una città più vivibile è una città più bella.
Alessandro Rizzo, lettera a il Resto del Carlino, 29 agosto

 

VANNO MESSE IN ALTRA SEDE

Scrivo in merito alle "gocce" dell'arch. Cucinella per esprimere disappunto sulla loro collocazione davanti ad un gioiello della nostra città, che non necessita di alcun orpello né antico né moderno. Non entro in merito alla qualità artistica delle "gocce", né la mia posizione è di stampo politico-partitico e scrivo ad una certa distanza dall'inaugurazione, proprio perché mi sono data il tempo di rifletterci ed eventualmente di abituarmici. Bene, ora sono decisa: ritengo che si ripeta un grave errore dei nostri progenitori, quello di coprire importanti architetture del passato con "aggiunte", frutto della moda del momento. In questo caso le "aggiunte" hanno il grande difetto d'impedire la visuale di uno degli angoli più belli di un centro storico medievale straordinario, fin qui perfettamente conservato. E per di più mi infastidisce l'idea di passare ai posteri come quella generazione che ha permesso tale sbaglio. Mi auguro che l'installazione sia solo temporanea e di breve durata, e che si provveda a ricollocarla in altra sede, riprogettando l'ingresso al museo [?!, ndr] sottostante.
Maria Teresa Salomoni, lettera a il Resto del Carlino, 29 agosto

SPRECHI COMUNALI

Il Comune di Bologna nel mese di luglio ha rifatto la segnaletica di tutte le fermate dei bus, dopo quattro anni di latitanza sul tema. Lo stesso Comune nel mese di agosto sta rifacendo il manto stradale di moltissime strade, cancellando la segnaletica fatta un mese prima. Dopo che i cittadini hanno subito anni di buche all'improvviso si asfalta. Che sia la vicinanza delle elezioni? In via Giuseppe Dozza è stata coperta la segnaletica orizzontale di 4 fermate bus, fatta appena un mese fa. Chi paga questo spreco? A meno che le imprese che eseguono i lavori per conto del Comune lo facciano gratis. In compenso è "sparito anche il passaggio pedonale, con gravissimo pericolo per la sicurezza. Altro spreco a cui gli amministratori dovrebbero rispondere è: quanto è costata e che fine ha fatto la fermata "ipertecnologica del bus di piazza Re Enzo, tanto "strombazzata dal presidente dell'Atc? Non più tardi di tre anni fa veniva realizzata la nuova fermata dei bus in piazza Re Enzo, costituita da due pensiline coperte; non più tardi di un anno fa la stessa veniva dotata di una postazione tecnologica con cui ci si poteva mettere in contatto col call center di Atc per richiedere informazioni e, addirittura, chiedere aiuto in caso di pericolo. Per far posto all'Infobox tutto questo è stato smantellato.
Loris Gambetti, lettera a Repubblica, 31 agosto


PERIFERIA ABBANDONATA

Dalla cronaca si è appreso qualche particolare del progetto per l'area ex mercato. La Bolognina ne verrà letteralmente devastata, ma l'attenzione continua ad essere rivolta alle Gocce. Le periferie non fanno notizia. Il loro degrado meno che mai, neppure quando viene scientemente programmato. Che dire infatti dell'attesissimo parco pubblico in fregio alla via Gobetti, previsto dalla giunta Vitali, che non si farà più? Verrà sostituito "da un grande muro, parete esterna senza finestre, di un imponente studentato. Ma a chi vengono in mente simili oscenità? Un muraglione al posto di un parco? Come al Pilastro (altra periferia)? E per ottenere questo occorreva la "bolognesità di un sindaco che, a sentire lui, si alza alle 7 del mattino per lavorare?
Franco Degli Esposti, lettera a Repubblica, 31 agosto

 

 

I LAVORI IN VIA TOSCANA
Il tempismo della giunta comunale in fatto di manutenzione stradale ha dell'incredibile. I lavori di riasfaltatura in via Toscana, una delle più trafficate direttrici della nostra città, sono iniziati il 2 settembre: cioè si è aspettato che tutti tornassero dalle ferie, che tutte le attività commerciali lungo la strada riaprissero, che le linee Atc fossero a pieno servizio, paralizzando così tutta la zona. Pare fatto apposta. Invece di organizzare i lavori in agosto, dimezzando così il rumore, l'inquinamento, la durata del restauro, i disagi ai cittadini, si è optato per una soluzione assurda nei tempi e nelle modalità che si ripercuote in maniera negativa sulla cittadinanza tutta. Complimenti.
Gianluca Melli Lettera a Repubblica, 5 settembre 2003

 

 

METRO': E' PROPRIO NECESSARIO?
Buongiorno, mi chiamo Salomé, sono francese. Ho fatto l'Erasmus nella vostra bellissima città di Bologna tre anni fa e ci torno quasi in pellegrinaggio almeno due volte l'anno, anche per visitare amici.
Bologna prende veramente al cuore, perché è rimasta l'armonia estetica dei palazzi, tutto è un insieme unito, pieno di storia e di fierezza, anche per quello che ci si ferma solo per alcuni giorni. Non è decisamente come le altre città, forse è dovuto ai suoi portici, o forse è l'insieme dell'architettura della città...

Sono sconvolta di quello che le sta succedendo. Ho l'impressione che fra poco non la riconoscero' più, si allontanerà, la città che amo cosi' tanto affonderà e perderà la sua propria anima...Perché una metropolitana per una città di questa grandezza? Danno in modello nell'eBo la metro di Rennes, ma non dicono che per costruirla hanno mancato crollare i palazzi del centro storico a causa della debolezza delle galerie sottoranee che c'erano sotto la città, ha lasciato crepe sui palazzi e grande paura per gli abitanti...E adesso che anche a Bologna abbiamo vissuto la paura dei terremoti, non mi sembra il caso di andare a fragilizzarla da sotto. Sopratutto che uno studente mi ha detto che il quartiere del ghetto ebraico affonda di uno centimentro ogni due anni...

Insomma, non capisco che la gente non si sia ribellata in massa fin l'inizio di questo progetto. Ricordo di aver letto di questo progetto nell'Espresso di ottobre del anno scorso: il giornalista parlava del progetto di Guazzaloca per fare entrare Bologna nel nuovo millenio e già mi sono orrificata...ho cercato questo articolo su Internet per poter mandarlo e sensibilizzare i miei amici ma non l'ho ritrovato e sul portale della città di Bologna, non c'era niente. I miei amici che avevo incaricato di fare ricerche su questo non hanno trovato nulla neanche loro. Ma quello che sembra il più buffo è che a marzo, sono andata direttamente al municipio a chiedere informazioni su di esso e nessuno ne era a conoscenza!!! Bugie o ignoranza, non lo so, ma prima di far emergere un mostro che sembra come una medusa su una delle più belle piazze d'Italia, mi sarebbe sembrato giusto che il sindaco organizzasse incontri per valutare l'adesione cittadina o no al progetto... Sarebbe un minimo. Perché adesso sono tutti a sopportarne le conseguenze e mi fa male vedere la città cosi'.

Vi sostengo assolutamente in quello che fate e spero che presto tutti i Bolognesi di nascita o di cuore si metteranno insieme per salvarla, Bologna è unica, non dobbiamo sacrificarla.

Salomé David, E.mail, 18 settembre

 

SLALOM IN VIA GUERRAZZI

Quest'anno gli appassionati bolognesi di sci non dovranno preoccuparsi dell'intensità delle precipitazioni nevose. Il Comune e Hera hanno infatti approntato una pista-percorso di slalom sotto il portico di via Guerrazzi: si parte dall'incrocio con via S. Stefano ed ecco subito i primi paletti (deiezioni canine) da evitare, si salta l'incrocio con S. Petronio vecchio, l'unico modo di evitare il flusso di mezzi in entrambi i sensi di marcia, e si arriva al bar Maurizio, dove gli ostacoli da schivare sono costituiti dalle decine di ragazzi che stazionano davanti al bar per il quotidiano happy hour; poi ci si lancia in discesa, superando il portone dei gesuiti ed evitando di nuovo decine dei succitati paletti-deiezioni, e ci si avvia verso la fine del percorso incitati dal tifo di decine di clochard posti ad ambo i lati del portico a fare la ola; si arriva così al cortile della chiesa dei Servi, dove vince chi è riuscito ad arrivare con le suole delle scarpe pulite, senza traccia di ciò che lasciano i cani ed i loro padroni; il vincitore viene premiato con una convenzione con l'istituto ortopedico Rizzoli dove potrà curarsi gratuitamente le distorsioni alle caviglie procuratesi quotidianamente nell'attraversamento dello splendido cortile della chiesa, ormai ridotto ad un campo da cross grazie anche alla costante presenza delle auto dei fedeli che non perdono un'occasione per andare in auto a ringraziare il Signore per avergli offerto gratuitamente un parcheggio sicuro all'ombra della torre degli Asinelli.

Umberto Traversari, lettera a la Repubblica, 4 ottobre

I BARATTOLI E LA GEOGRAFIA

Non so se qualcuno ve l'abbia gia' fatto notare, ma, oltre ad essere una bestemmia in una piazza medioevale, i contenuti sono penosamente sbagliati.
E qui non si tratta di opinioni, ma di scienza.
Una volta scesa la scala , andate a sinistra fino in fondo. Di fronte a voi troverete una piantina delle maggiori vie commerciali europee. La piantina presenta le frontiere tra le nazioni europee, le principali citta' e le vie
commerciali che le collegano.
Chi l'ha fatta sapeva che le due Germanie si sono unite e la Jugoslavia s'e' divisa, ma non sapeva della divisione della Cecoslovacchia (che e' ancora unita), e, ancor peggio, non sapeva della fine dell'URSS che e' ancora unita! Infatti le repubbliche baltiche, la Bielorussia, l'Ukraina, la Moldavia e l'enclave di Kaliningrad sono ancora unite alla Russia. Ciliegina sulla torta dell'ignoranza degli autori, e' la citta ukraina (una volta sovietica) di Lviv (Leopoli) che e' stata spostata in Polonia.
Non c'e' che dire, i barattoli diffondono la cultura.
Maurizio Masetti, e-mail, 2 gennaio 2004




contributi dai cittadini

Anonimo Fiorentino
L'invasione degli alieni
Filastrocca di Re Giorgio
Dove un tempo, per Natale..
Cari amici son tornato
DEFINIZIONI della BOTTEGA DELL'ELEFANTE


 

Anonimo Fiorentino


 

L'invasione degli alieni - di Carlo Cormio

E' stato avvistato pochi giorni fa un oggetto volante non identificato nei cieli di Bologna. "Sicuramente una delle solite bufale da parte di qualche sciroccato", è stata la replica del Ministro della difesa Martino.
Solo pochi giorni dopo, però, è comparsa in piazza Re Enzo a Bologna una struttura bianca e luminosa, simile ad un paio di grosse scarpe aliene tutte bianche e illuminate. A detta del sindaco della città sarebbe l' info-box (la scatola delle informazioni) progettato per mostrare i progetti realizzati, in corso e in via di realizzazione promossi dalla giunta comunale negli ultimi 15 anni (sebbene la giunta attuale sia in carica da soli 4 anni!Apperò!).
Scettici alla NASA e all' FBI, che si sono subito interessati al caso, ritenendo fondati gli avvistamenti fatti dai cittadini nei giorni scorsi.
La popolazione bolognese e non è subito corsa ai ripari, ed ha chiesto al sindaco di fare qualcosa contro gli invasori. Non perchè ci sia timore sulle intenzioni degli alieni (tra l' altro non ancora individuati da nessuno), ma perchè la loro astronave deturpa il panorama architettonico di una delle piazze medievali più belle d' Europa, visitata tutto l' anno da migliaia di turisti provenienti dalle altre regioni d' Italia ma anche dall' estero.
" Non si possono rappresentare le Felsinarie facendo passare il corteo di dame e cavalieri davanti ad una struttura così spaventosamente disarmonica nel contesto architettonico in cui si trova! I cavalli si imbizzarrirebbero e i cavalieri cadrebbero in preda al panico pensando ad una punizione divina!" è stata la risposta degli organizzatori degli eventi medievali che si svolgono ogni anno a Bologna.
Insomma, la popolazione è in rivolta, ma a quanto sembra al sindaco questa astronave piace e sembra che voglia dare copertura agli alieni in cambio dell' uso della struttura per farsi pubblicità in vista delle imminenti elezioni. Chissà se questo intimorirà Cofferati: potrebbe anche lui ricorrere allo stesso trucchetto e far atterrare sul formaggione di Piazza Maggiore un'astronave aliena a forma di pera rovesciata, e spacciarlo per un centro congressi in cui espone il suo programma politico. E allora sarebbe la fine. Chi vivrà vedrà...


FILASTROCCA DI RE GIORGIO - Marisa Roveri

1. Son Re Giorgio da Bologna,
sono quel che il mondo sogna,
che è salito a questo trono
per recarvi grande dono.
Se mi siedo a tavolino
A schiacciare un pisolino,
non osate mai pensare
che amo assai bighellonare.
Non sapete quanto al bar
Mi dia sempre un gran daffar.
Vedo gente, faccio cose..
Anche molto faticose.
In sostanza, io sto qua
Per il ben della città.
Tutto il tempo mi arrovello,
bevo e strizzo il mio cervello,
mangio, ma col chiodo fisso,
come fossi su un abisso.
Son Re Giorgio da Bologna,
e vi metterò alla gogna
se qualcun si azzarderà
a parlar di vanità.
Questo è solo il modo nuovo
Di esser re, e così mi muovo.

2. Vuoi saper cosa mi cruccia,
che m'increspa la boccuccia?
Non fo' altro che pensare
Cosa posso inaugurare.
Una torre campanaria,
una fiera campionaria,
l'eliporto per i vip,
una sede per un gip?
Sono pronto ad ogni incastro
Per tagliare qualche nastro.
Che m'importa se qualcuno,
Impudente e inopportuno,
se ne sta a sottilizzare
che non è cosa da fare
appropriarsi di un progetto,
rinfrescarlo col belletto
e poi dir "Senza di me,
voi sareste ancora a piè."
L'importante è inaugurare,
non fermarsi a lavorare!
Sono sempre più stupito:
Non l'avete ancor capito
Bolognesi gran testardi?
L'ha pur detto anche Lunardi .

3. Son Re Giorgio da Bologna,
e negarlo è una vergogna.
Son regnante a tutto tondo
Do ragione a mezzo mondo.
Guai se prendo posizione,
resto zitto, son sornione.

4. Lo ripeto un'altra volta,
punirò chi non m'ascolta.
L'ho abbattuto io quel muro!
Sono io che ce l'ho duro!
Caro Bossi, non ce n'è:
in città comando me!

Hai capito la lezione,
Cara L'altrainformazione?

L'importante è che non cadi,
A trecensessanta gradi .


Dove un tempo, per Natale..

C'era l'albero e la giostra
Ora sono in bella mostra
Due enormi plasticoni
Che han la forma di coglioni (1).

Di chi è stata la pensata
Di crear questa boiata ??
Sarà stato Salizzoni
Con i suoi due o tre neuroni (2) ??

Oppure è stata la Deserti (3)
Che procura a noi gli esperti
Di livello culturale
Al cognom proporzionale ???

Insomma è stata la pensata (4)
Di una Giunta che è inchiodata
E, non sapendo più che fare
Si vuol autocelebrare.

Or, chi l'ICI fa pagare,
Ha il dovere di pensare
Ad un modo intelligente (5)
Di spendere i soldi della gente.

Però, questo manufatto,
a dire il ver qualcosa ha fatto.
Del geometra frustrato
L'amor proprio ha riscattato (6).

Se il Comun per prim fa scempio
Di una piazza in pieno centro
Potrò fare, in periferia,
Almeno qualche porcheria ???

Se per fare i plasticoni
Vanno via fior di milioni,
Per l'allogio popolare
Quanto posso caricare ???

Sicurezza e viabilità
Dove sian nessun lo sa.
Niente asili o sovvenzioni
Abbiam solo i due coglioni (7)..

 

 

Note:

1) Non è dato sapere se la forma testicolare del manufatto sia dovuta alla
ristrettezza di bilancio che ha costretto la Giunta a rivolgersi a un
architetto della "mutua", o se si tratti di una sottile forma di ironia del
progettista, che ha inteso in tal modo ispirarsi ai committenti.

2) Esigenze metriche ci hanno costretto a limitare il numero di neuroni a
due o tre, in realtà potrebbero essere molti di più, ad esempio: quattro o
cinque.

3) Il nostro Assessore alla cultura, elettrizzato dai considerevoli successi
sin qui ottenuti, ha in animo di potenziare le iniziative di prestigio
internazionale, utilizzando i fondi non distribuiti alle associazioni non
meritevoli. Indiscrezioni danno per certe le seguenti iniziative:

· Affidamento della direzione artistica del Comunale a Beppe Maniglia;
· Ciclo di conferenze sul "pensiero celtico" con lettura di raffinati brani
di: Bossi, Borghezio, Boso e Gentilini (si sa che a Bologna ci sono due o
tre iscritti alla Lega e, in coerenza alla linea strategica nazionale, un
calabrache è sempre doveroso)

4) Ci rendiamo conto che, data la vivacità intellettuale dell'intera Giunta,
il termine "Pensata" può rappresentare una forzatura.

5) Forse la richiesta di usare l'intelligenza potrebbe risultare
controproducente. Meglio sostituire il vocabolo con la parola "decenza".

6) Pensate al povero Geometra, la cui famiglia non aveva i mezzi per fargli
proseguire gli studi. Vedendo quest'opera gli si aprirà il cuore.

7) Qui ci si riferisce alla forma delle due, cosiddette gocce. Circa il
reale numero di coglioni, nel senso più esteso del termine, il censimento è
in corso.


 

Cari amici son tornato

Cari amici son tornato
da un riposo meritato (?)
Mare, sole e bel paesaggio
mi hanno reso forte e saggio (?)
Lieto, tonico e pimpante
pronto a combinarne tante
Il cervello è rilassato
pronto ad essere strizzato
Una sola cosa avanza
l'incredibile mia panza
Ciò che inoltre non recede
è la solida mia "fede"
Che nel giro di un annetto
cacceremo il buon Giorgetto
Lui da un lustro a questa parte
non governa e gioca a carte
Nel suo ufficio da gran star
trasferitosi in un bar
Dove ride, scherza e beve
con un, aria molto lieve
Sempre allegro e divertito
solo un fatto lo ha intristito
Che a Bologna di recente
c'è un gruppetto che si sente
E' un pool pronto ad agire
con un tot di "quel da dire
Tante donne, poca "braga"
c'è chi agisce e c'è chi indaga
Di parlar non han paura
di Bologna han molta cura
Non sopportano i giochetti
e per questo vanno stretti
Dan fastidio ai fascistoni,
alla giunta e ai bacchettoni
Ma la gente di Bologna
che si sa non ha vergogna
Al buon Giorgio lo promette
"vogliam fatti, non pugnette!
E così da qualche tempo
in città è cambiato il vento
Il Cinese è già sbarcato
ed il clima è già mutato
Il potere è in gran fermento
han nasato il cambiamento
Quanto a me son qui per dire
che son pronto per agire
Per Bologna e i bolognesi
mi darò da far per mesi
Perchè il modo in cui è cambiata
per me è stato una mazzata
Tutti insieme, amici veri,
scherzeremo e starem seri
Tosti e svelti nell,azione
SIAMO L'ALTRA INFORMAZIONE!

Riccardo "Dioniso" Lenzi

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Zirudéla di Capodanno

 

E' con grande commozione
che tra un botto e un panettone
siamo giunti in un baleno
alla fin di un anno ameno.

Tra le guerre, il terrorismo
e un bel po' di qualunquismo
si festeggia anche a Bologna
senza remore o vergogna.

Giorgio il sindaco c'insegna
che ogni festa non è degna
se tra suocere e cugini
non gustiamo i tortellini.

Diamo retta al podestà
d'esperienza lui ne ha:
"tra un tresette e uno scopone
voglio fare indigestione".

Ciò che resta sulla panza
in realtà non è pietanza
non è il brodo di cappone:
è la disinformazione!

Che da mesi porta avanti
tra restauri, abusi e santi
Giorgio arriva e fa il pavone
grazie all'inaugurazione.

La città però s'è accorta
che ogni volta andava storta:
tra un sondaggio e uno striscione
spunta L'altrainformazione

Che incurante del Carlino
mostra ad ogni cittadino
come dietro l'apparenza
si nasconda l'indecenza.

Ha iniziato con "EBo"
che non piace neanche un po';
per ciascun visitatore
Guazza ha messo un contatore

Mentre noi alle persone
chiedevamo un'opinione:
a settembre ecco il verdetto
"fuori luogo" è stato detto!

Non più gocce né giocattoli
oramai "Piazza Barattoli":
anche Mario Cucinella
ha commesso una cappella.

Nel frattempo un fatto strano
accadeva non lontano:
i lavori in Sala Borsa
procedevano di corsa

Senonché i nostri inviati
tanti abusi han rilevati
denunciando la bruttura
a città e magistratura.

Tra le bussole e le canne
l'amministrazione è in panne
non ascolta i cittadini,
tira dritto e fa "casini"

Carlo l'assessore-attore
è corroso dal livore:
chissà quale delusione,
addio inaugurazione!

L
'
assessore alla cultura
dei "lacciuoli" non si cura:
nonostante abusi certi
tira dritto la Deserti

Giovani e intellettuali
per lei sono tutti uguali:
chiacchieroni, disfattisti
rompiballe e comunisti!

Che non han altro da fare
che riflettere e pensare
mentre lei in quel locale
vuole un centro commerciale.

Mentre all'ingegner Bottino
"muratore" e uomo fino
per Natale (mondo ingrato!)
gli hanno detto ch'è indagato

Qualche abuso in compagnia
fatto dentro San Mattia
tra ponteggi clandestini
sulla testa dei bambini.

Un buon anno a tutti quanti
cittadini, vip e santi
libertini o bacchettoni
agli onesti e ai mascalzoni

Con sarcasmo e con malizia
vi portiamo la notizia.
Qui finisce la tenzone
siamo L'altrainformazione.

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DEFINIZIONI della BOTTEGA DELL'ELEFANTE

Abbiamo immediatamente individuato nell'opera di piazza Re Enzo il Bidè dell'Elefante. Ma altre idee sono venute: Eau de Beaubourg, Due gocce di Chanel n.5 per coprire il puzzo del traffico; ovvero Walhalla di Fagiolino; ovvero Didimi Petroniani; o, più prosaicamente, un "Urinery-Point".

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I RISULTATI DEL SONDAGGIO E LE 630 DEFINIZIONI RACCOLTE

GIUDIZI LIBERI DATI DAI PARTECIPANTI AL SONDAGGIO:

 

Dall'esame delle definizioni e commenti dati dai cittadini Bolognese sull'INFOBOX (ovvero barattoli) sono emersi alcuni filoni comuni nei quali sono stati raggruppate.

Partiamo da quelli a cui è sicuramente piaciuto ma......

Bello!! Ma che cavolo è?
Buona l'idea speriamo duri!
Come struttura è molto affascinante. Futuristica ma non c'entra niente con Bologna
E' bello!
Forse è costato troppo per un uso temporaneo
Il n° 3 (numero perfetto in una piazza dalla infinita bellezza)
Ingresso galleria arte moderna
La mostra è ottima
Molto tecnica l'esposizione e molto bella la struttura
Molto valido ­ peccato che non lo abbia fatto la sinistra ­
Quello che è (W l'high-tech ce ne vuole di + anke se a "BO" non si addice molto.)
Ritengo una cosa giusta informare la cittadinanza sulle opere future
Un bell'accostamento con il medio evo, una modernizzazione temporanea di una bella città antica
Un buon inserimento nel contesto antico
Un ennesimo tentativo di Bologna di fuga da un triste passato
Un giusto contrasto tra il moderno e l'antico
Un museo che rappresenta Bologna nel futuro
Un museo di una città straniera (in aggiunta alla risposta 6)
Un opera futuristica per esprimere l'innovativa città di Bologna
Un progetto di architettura contemporanea italiana finalmente portato a termine
Un'opera d'arte
Un'opera di architettura contemporanea coraggiosa come sanno fare i francesi
Una bella opera, ma troppo cara, inutile e per questo un'offesa
Una costruzione innovativa alla quale occorre "fare l'occhio (abbinata a risposta 2)
Una luce Hi-tech che illumina la zona più importante di Bologna
Una valida soluzione modernista implementata in un contesto antico a costo zero (complimenti al "guazza")
Un'architettura che nel bene e nel male fa discutere (e questo è un bene)
Un'opera giusta solo un po' grande come dimensione
Un'ottima iniziativa (struttura informativa) del comune di Bologna

Passiamo poi a quelli a cui sicuramente non è piaciuto e ....

"orenda" (con una erre)
fa cagare
A me fa schifo
Brutto, inopportuno ed inutile
Che faccia veramente schifo!
Come sono spesi male i soldi del cittadino
Da eliminare totalmente
Demoliranno pure la piazza!
È tutto una schifezza
E' una bestemmia in chiesa
E una cosa inutile
E' uno schifo
E' uno spreco
Fa schifo
I nostri nonni hanno finito di vomitare
La rovina di una bellissima piazza
Me non mi fa bene
Non aveva altro di meglio a cui pensare
Non ho parole
Non sembra: è! E' un pugno in un occhio!
Non si può rovinare la città vecchia con questi cosi
Pacchianata orribile
Semplicemente una costruzione inopportuna x dimensione ed ambientazione
Talmente brutto da superare la fantasia
Un vero pattume dio vetro
Una "cosa" che non si può descrivere perché è troppo brutta
Una "cosa" che uno straniero non capisce cos'è
Una cosa brutta costruita con dei gran soldi
Una cosa da togliere subito
Una grossa schifezza
Uno scempio
Uno scempio! Un modo x rovinare uno spazio pubblico!
Uno sperpero inutile e volgare
Un'offesa alla bellezza e al buon gusto

Ora e opportuno indicare le categorie, lasciando ad ognuno la libertà di valutare la positività o la negatività della definizione, commento o messaggio. Del resto non si può imbrigliare la fantasia.

Parlando del corpo umano e non solo:

Due ingombranti testicoli
Due maroni
Due palle con un enorme fallo che scende in profondità
Due palle da toro
Due reni visti in ecografia
Due seni della dotta Bologna
Due testicoli
Due tette siliconate malissimo
Le poppe della V. Marini
L'interno del cervello di Guazzaloca
Organo genitale maschile (didimi)
Ovaie scintillanti dal piacere di ovulare
Tecno ovaie
Un culo enorme e brutto
Un pancreas con delle chiappe dentro (vedi i cuscinetti bianchi)
Un polmone artificiale
Un pube elettrico (basito)
Una fecondazione in vitro
Una minchia.. ta

Oggetti e simili

Contenitori coop della ricotta
Contenitori per formaggi
Due barattoli "scaduti"
Due barattoli buttati lì per caso
Due bicchieri da cucina
Due fiale per l'aerosol
Due lampade da tavolo dell'Ikea ingrandite (di notte)
Due rotoli di carta igienica
Due scatolette di tonno
Due scatolette di tonno aperte da mesi
Due serre nel centro della città
Due silos di plastica
Due uova di pasqua spiaccicate e fornite di ciminiere
Due vaschette per ricotta
Due vasi con girasoli per gli occhi
Due vasi da notte
Due vasi da notte nel salotto della città
Due vasi da notte per una coppia di gemelli siamesi
Grossa centrifuga
I contenitori di plastica dei pomodori ciliegini al supermercato
Lampadario moderno in ambiente antico
Lampade al neon senza alcun senso
L'applique del cesso dei ciclopi (Ulisse)
L'arredamento di casa di un ricco colombiano convinto da un ottimo venditore di arredi a discapito del gusto che in quei casi non è mai all'ordine del giorno
Le plafoniere del peggiore austerity
Occhiali da miope
Plastica molto costosa
Porta sale e pepe
Provette per gli esami delle urine
Scatole per squaquerone dell'ipercoop
Tanti barattoli per spaghetti
Un "cartone" da imballaggio di cellofan
Un acchiappazanzare gigante
Un acchiappamosche a scarica elettrica gigante
Un acquario vuoto e in disuso in un locale di strip tease della provincia
Un binocolo
Un contenitore fabbricato in onduline
Un contenitore per carciofini sottolio
Un contenitore per lenti a contatto
Un grande neon
Un ingranaggio post moderno
Un materassino da mare in mezzo al cemento
Un paio di braccioli per bambini (non proprio l'ideale per il centro di Bologna. Speriamo che si sgonfino)
Un portadentiera fluorescente per vecchietti Hi-tech
Una cartellina da disegno illuminata (è situata nel posto sbagliato! Spero venga rimossa presto)
Una clessidra
Una gran bella scatola di tonno
Una lampada a luce ultravioletta per uccidere le zanzare

Altro filone interessante è secondo noi la possibilità di riciclo in

Acquario ( mare Bologna)
Bar
Baracchina da gelato versione inverno
Caldaia di centrale termoelettrica
Camera iperbarica
Cantiere in allestimento
Centrale elettrica (energia pulita)
Che cos'è un circo?
Discoteca che chiude troppo presto
Due rotonde sul mare senza mare
Due stand senza significato
Gelateria
Giostra del luna park
Il baraccone degli specchi deformanti del luna park
Il carcere del futuro
Il chiosco informativo dell'atc
Il reparto bambini 0/7 anni della Standa
Il tecnosarcofago sbagliato nel posto sbagliato
Ingresso di metropolitana futurista ( abbinata a risposta 7)
Installazione da parco nord
La casa de "il Dormiglione"
La casa di Enzo Catania detto turbominchia
La fermata/ingresso del metrò
La macelleria del Sig. Guazzaloca
La piscina di "COCOON"
La sala degli specchi del luna park
La sede di BLOCKBUSTER
Laboratorio futuristico stile vanilla sky
L'ingresso dell'INPS di Via Gramsci
L'ingresso di uno studio dentistico (caro)
Lo studio Hi-tech di una massaggiatrice venusiana (telefonare ore pasti)
Luna park
Mancano solo i pesci rossi
Moderno monumento mortuario (di notte è inquietante)
Padiglione di un ipermercato
Padiglione Luna Park moderno che stona con il resto
Palazzo Re Ranzo
Piano bar
Piscina
Pista di autoscontro invernale
Punto di informazioni eterointernet
Solarium x abbronzature
Stand da fiera della subacquea. Con pesci dentro ( ?!!)
Un abbeveraggio per vacche di plastica
Un appartamento Hi-tech (toglietelo subito !!!!!)
Un autolavaggio sperimentale
Un Bar in Londra
Un bar per medio borghesi
Un box di un cantiere
Un cacatoio per piccioni
Un cantiere
Un capannone di cantiere stradale
Un centro di telefonia: non è per questo che hanno tolto le cabine del telefono?
Un delfinarium da riviera romagnola
Un monumento all'ondulina
Un negozio di lampadari
Un negozio di parrucchiere
Un negozio kitch di lampadari
Un ottovolante del luna park
Un solarium
Una costruzione da fiera futuristica
Una discoteca
Una discoteca per "coglioni"
Una expo di mobili comprati a rate
Una gabbia per criceti ( giganti)
Una gelateria
Una gelateria ( o forse una gelatiera)
Una originale stazione dei pullman
Una piscina
Una piscina gonfiabile ma non trovo una scaletta
Una piscina per i nostri squali
Una sala giochi
Una serra
Una serra (in via di chiusura per fallimento)
Una serra di plastica
Una serra per piantare canapa indiana
Una serra per piante carnivore
Una stazione della metro di Londra nel bene o nel male
Una tuboteca
Un'enorme "diurno"
Uno stand della fiera del kitch

Non si può mica lasciar fuori la fantascienza

"ho visto cose che voi umani non potrete vedere mai "
astronave (è un po' inquietante)
astronave aliena
finalmente un disco volante in piazza maggiore
i nuclei a curvatura dell'enterprise (star Trek) (voleranno via?)
il bidet di Blade Runner
invasione extraterrestre a Bologna
la base alpha quella del capitano koenie
la cabina del raggio traente di star trek (condivido, tuttavia, con l'on. la riserva in opzione di crearvi una fantastica disco hi-tech tanto l'impianto audio e luci c'è già. Bastano due Bar.. )
la cabina per il teletrasporto
la camera di sospensione molecolare di una stazione stellare
la casa del protagonista di matrix in un suo brutto sogno
la materializzazione di un incubo dell'architetto in stile invasione aliena
la rampa di atterraggio per un ufo in crisi da colite
l'incubatrice di alien
ritorno sulla terra dei marziani (esageratamente bellissimo)
sbarco su marte
struttura atta a contenere il graal
Un (brutto) episodio di "Star Trek)
Un astronave spaziale degli ufo atterrata in un centro storico (condivido il restauro e l'uso del sottopassaggio, ma non l'entrata assurdamente moderna e il chiasso che c'è sotto. Pare una fiera superficiale)
Un oggetto extraterrestre ( meraviglioso ( abbinato a risposta 1)
Un oggetto non identificato caduto in mezzo .
Un ufo atterrato nel centro storico
Una succursale "povera" di una stazione NASA
Una virgola galattica
Un'astronave dei visitors (aiuto! Tra un po' ce li ritroveremo in centro?!)
Un'astronave rottamata
Uno Stargate per spedire Guazzaloca in un'altra dimensione

Questo raggruppamento di definizioni la potremmo chiamare Servizi ed accessori

bagno pubblico
bidet di nettuno
bidet gigante
box doccia
Box doccia Teuco con idromassaggio
cessi pubblici
Che abbia trasformato il salotto buono in un cesso
doccia polare
Due box doccia
Due box doccia venuti male (tenetevi il premio: mi ricorderebbe perché l'ho vinto)
Due docce fredde a cielo aperto
Due tazze del c.
il cesso di un "loft" sfitto
Toilette pubblica (anche di metropolitana)
Toilette pubblica in centro
Un bagno turco
Un box doccia
Un box doccia bifamiliare magnum
Un box doccia per Comune
Un box doccia pieno di calcare
Un cesso
Un cesso troppo costoso
Un vergognoso vaso da notte
Una bella vasca da bagno
Una doccia
Una doccia abbronzante per comitive
Una grande doccia per il fantasma di Re Enzo
Una lampadina scarica in un bagno pubblico
Una latrina

 

Infine i più interessanti e cioè i cosiddetti inclassificabili sia come definizione che come commento

"ALDAMERA"
"merda d'artista" di Manzoni
. non si può dire!
quelle gocce che hanno fatto traboccare il vaso.
Ah ah . Non te lo so proprio dire. Cmq non si può fumare acc
Boh
Bubboni
Che a volte sfugga il senso delle cose (barattoli)
Che non c'azzecca
Conchiglia
Cosa ci sarà mai dentro
Di andare in Europa dalla parte del cesso
Due bolle di sapone
Due deiezioni canine luminose nei pressi di palazzo re Enzo
Due gocce nel vuoto
Due igloo alla deriva
Due lacrime (per i soldi spesi male)
Due merde nello spazio
Due petali superstiti di una margherita radioattiva
Due schegge di plasticone negli occhi
Due schifezze
Due vasi da fiore (risposta 1) con un odore "tipico" dei fiori marci
Due verruche high tech
Effetto boomerang: chi di barattolo ferisce di.....canneto perisce
Fuori luogo
Fuori posto completamente
Gli occhi di una mosca che si è appena posata su una merda
Han preso le palle di piazza Santo Stefano
I nostri soldi buttati nel cesso
Il Cimitero delle Idee
Il nulla
Il piatto del giorno del bar la Linea: due uova sode col .. crescentone
Il premio della svolta del Culo
Il riscatto dei geometri
Improponibile
In antitesi totale con la bellezza del centro storico
Inopportunamente audace
La "PYRAMID" dei poveri (della serie "vorrei ma non posso")
La cosa giusta nel posto sbagliato
La gabbia di reno 2 ai giardini margherita
La manifestazione tipica dell'arroganza del potere
La nave di fellini in Amarcord ( però non c'entra con la piazza)
La più grande cazzata del XXI secolo
L'aumento della retta pasto della mia zia anziana
L'autocelebrazione presuntuosa di una amministrazione comunale che crede con 3 statue e 2 strutture futuribili di guadagnarsi un elettorato che ha perso la propria città
Le gobbe di un cammello
Le lacrime di re Enzo, se avesse potuto vedere l'infobox
Le palle di san Giorgio (non è un drago)
L'infinito racchiuso da padiglioni?
Ma vorrei fare una domanda io. Li dentro c'è anche una parte della mia ICI?
Molto meglio la sala borsa
Nel posto sbagliato- orrendi
Non c'è "TRIPPA" per gatti!
Nulla, è vano
Offesa al buongusto bolognese
Ondulina dell'orto del nonno di Monghidoro
Orrendo
Palaguazzaloca, macelleria d'arredo
Qualcosa in fase di definizione (per esempio una mostra)
Se fosse solo di vetro, senza i tubi, sarebbe accettabile. I tubi mi fanno venire in mente una canottiera
Tanta tecnologia per imitare il "vetrocemento"
Un "coso" da elettricista
Un "operetta" da paese dei campanelli
Un affronto verso la popolazione bolognese
Un bell'affare per chi lo ha costruito
Un blocco di ghiaccio
Un edificio di vetro cemento anni 50 con stile spaziale extraterrestre ufo
Un frutto di mare psichedelico
Un iceberg
Un incubo
Un inutile goccia di futuro nel mare storico
Un matafone
Un mercoledì in mezzo alla settimana
Un modo per spendere i soldi del "comune" non quelli del signor Giorgio Guazzaloca.
Un mostro urbano
Un muro di "INGNORANZA"
Un muro di acqua nel centro città
Un oggetto brutto, pretenzioso ed inutile
Un oltraggio a Bologna
Un progetto improvvisato male
Un pugno nell'occhio
Un salotto di cristallo
Un segno di arroganza
Una allucinazione da cattivo gusto. Gocce orrende
Una bella porcheria
Una boiata pazzesca
Una cagata pazzesca (dal film "il secondo tragico fantozzi" )
Una ciofeca
Una cosa completamente inutile
Una fiera delle vanità
Una figata..(scherzo)
Una gigantesca medusa
Una gran cazzata
Una grande montagna (il sindaco) partorisce un topolino (il nulla)
Una grotta di ghiaccio
Una interferenza di cristallo poco "cristallina" nelle intenzioni
Una maledizione di Dio
Una merda di "plexiglass"
Una roba che neanche al Link
Una spesa inutile, antiestetica, in contrasto con le caratteristiche della nostra città
Una stronzata
Una vanità amministrativa
Una visione pessimistica di un luogo ricco di storia ed eventi
Un'isola di cristallo
Uno specchietto per le allodole
Uno stupro architettonico ai danni di Bologna
Un'opera di regime
Un'opera stupida
X box
Zolle

RISULTATI SONDAGGIO INFOBOX

RISPOSTA 1 Due vasi da fiore nel salotto della città:
solo voto: 51
voto e commento: 21
totale:72
% 3,75

RISPOSTA 2 Due Barattoli
solo voto: 187
voto e commento: 38
totale: 225
% 11,71

RISPOSTA 3 Una Discoteca
solo voto: 164
voto e commento: 39
totale 203
% 10,57

RISPOSTA 4 Mikey Mause Museum
solo voto: 57
voto e commento: 6
totale: 63
% 3,28

RISPOSTA 5 Un Autogrill e una Cucina Hi-Tech
solo voto: 158
voto e commento: 41
totale: 199
% 10,36

RISPOSTA 6 Un'Opera da Fiera da due tre giorni vita
solo voto: 323
voto e commento: 87
totale: 410
% 21,34

RISPOSTA 7 Toilette pubbliche di una Stazione
solo voto: 419
voto e commento: 156
totale: 575
% 29,93


rassegna stampa

eBO - due gocce nel mare del nulla - eMO'?

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