No all'Euro. Abrogazione del trattato di Maastricht !


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NO ALL'EURO
ABROGAZIONE DEL TRATTATO DI MAASTRICHT-AMSTERDAM
NO ALLA " NUOVA " COSTITUZIONE!

Comitato per l'abrogazione del trattato di Maastricht - Torino

E' in preparazione il Congresso europeo che si terra' a Parigi all'inizio del '99.

Come lavoratori e militanti di diversa collocazione politica all'interno del movimento dei lavoratori e come aderenti al "Comitato per l'abrogazione del trattato di Maastricht ", a pochi mesi dal varo dell'Euro, constatiamo come i provvedimenti ed i progetti per differenziare i salari, distruggere i contratti collettivi nazionali, ridurre il costo del lavoro e quindi tagliare nuovamente fondi ai servizi pubblici, rivedere ulteriormente il sistema pensionistico, si siano moltiplicati in questi mesi e stiano trovando un nuovo impulso dalla realizzazione della moneta unica. Tutto cio' conferma chiaramente quello che il nostro Comitato ha sempre affermato, e cioe' che l'applicazione del trattato di Maastricht porta ad una distruzione completa delle conquiste e non alimentera' nessuna ripresa "reale", nessuna " seconda fase ", nessuno sviluppo per i milioni di lavoratori di tutti i paesi.

Al contrario: come emerso nel recente vertice europeo di Cardiff, l'applicazione delle cosiddette "politiche sociali" altro non e' che un ulteriore strumento per promuovere flessibilita', abbassamento del costo del lavoro, disarticolazione dei contratti etc...
In Italia questa politica trova la sua sistemazione piy organica nel cosiddetto "federalismo" e nell'attribuzione di tutte le competenze alle Regioni, alle Provincie, ai Comuni, mentre la legge "Bassanini " sul "decentramento" scarica tutte le maggiori responsabilita' dello Stato sulle singole istituzioni, come nel caso della scuola dove ogni singolo istituto potra' e dovra' trovarsi i fondi, provvedere alla "razionalizzazione", istituire o sopprimere materie, assumere e licenziare personale, stipulare accordi con imprese.
La riforma dello Stato e la stesura di una "nuova" Costituzione rappresenta in questo senso il progetto che porterebbe, attraverso il principio della "sussidiarieta'" alla divisione completa del Paese, alla rimessa in causa della democrazia e della sovranita' nazionale ed alla disarticolazione del movimento dei lavoratori. D'altra parte noi denunciamo il fatto che, mentre si cerca una nuova strada per giungere a tale "RIFORMA", vengono presi tutta una seria di provvedimenti e proposte che disarticolano il Paese e mettono una zona in concorrenza con le altre, con l'unico scopo di dividere i lavoratori e distruggerne le conquiste.
In occasione della manifestazione internazionale svoltasi a Parigi il 16 maggio scorso, indetta dal "Comitato Europeo per l'abrogazione del Trattato di Maastricht", alla quale hanno partecipato migliaia di lavoratori , e' stato approvato un Appello ai lavoratori di tutta Europa (che pubblicheremo sul prossimo numero ), perche un Congresso Europeo di tutti i comitati si tenga all'inizio del prossimo anno.

Noi crediamo che sia necessario lavorare anche in Italia per inviare dei delegati a questo Congresso e che su questa base l'attivita' vada allargata nei prossimi mesi in modo che si sia gia' presenti all'incontro di preparazione del congresso che si terra' a Parigi a fine ottobre. Oggi piy che mai, di fronte al pericolo di divisione del Paese, di frantumazione dei contratti nazionali, di disgregazione della sanita' nazionale, della scuola, dei servizi, l'abrogazione del trattato di Maastricht e' l'unica condizione che puo' aprire una prospettiva di sviluppo, di pace, di unione libera tra i popoli sovrani d'Europa.


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