Il Culto Angelico

Il mondo degli angeli è affascinante ma anche complesso. Queste creature celesti sono da sempre presenti nella storia dell’uomo, anche se compaiono con nomi sempre diversi.

Il loro ruolo principale è quello di intermediari tra la divinità e gli uomini, ma per svolgerlo essi assumo spesso sembianze umane o comunque si rendono visibili.

L’angeologia trae le proprie origini dalla tradizione cabalista e dai suoi molti testi sacri. In particolare, i 72 nomi angelici sono tratti dalla Sephira. L’ordine seguito è lo stesso del testo antico: il primo angelo è Vehuiah ed egli inizia la sua reggenza con il primo segno zodiacale, l’Ariete. E’infatti la successione astrologica quella comunemente adottata per parlare di angeli.

Tradizioni pagane e cristiane, leggende e narrazioni favolose: tutto questo contribuì a creare il culto angelico e a tramandare fino a noi il valore di queste figure.

Secondo il testo dello Zohar, i nomi degli angeli (tutti della lunghezza di tre sillabe) derivano da alcune lettere ebraiche che si ripetono: in tutta la Torà di Mosè esistono soltanto tre versi consecutivi, ognuno composto da 72 lettere, ed è da qui che la tradizione cabalistica fa risalire i nomi degli angeli custodi.

Il procedimento per ricavare questi nomi è piuttosto semplice: si prende la prima lettera del primo verso, l’ultima del secondo e la prima del terzo verso, e si ottiene il primo nome; si procede poi con la seconda lettera del primo verso, la penultima del secondo e la seconda del terzo, e così via.

Gli angeli rappresentano un mondo affascinante e misterioso, che sembrano volerci svelare.

Essi hanno il compito di proteggerci e guidarci, di assisterci nelle nostre scelte e di assecondare le nostre inclinazioni. Invisibili eppure sempre al nostro fianco, essi emanano l’amore di Dio nei nostri confronti.

Apriamo loro i nostri cuori e accogliamoli nelle nostre vite con fiducia e serenità, impariamo a pregarli, conosciamo il nostro angelo custode e conosceremo meglio anche noi stessi.