Il grande salto verso la modernità fu fatto nel 1869 quando fu
inaugurata la Stazione Ferroviaria, mentre all’inizio del 1900 fu
costruito il Faro. La Prima Guerra Mondiale causò la distruzione
della pineta per farne carbone. Nel 1922 ci furono i primi
insediamenti moderni, con un insediamento piuttosto sparso. Negli
anni Trenta giunsero i Carabinieri e la Colletteria Postale. Il
paese era tutto lì: il Faro, la Stazione e i caselli ferroviari,
il tabacchificio, quattro palazzine e un'infermeria. Nel corso
della Seconda Guerra Mondiale venne costruita la “Batteria Toscano”
una torre mimetica di avvistamento dotata di cannoni e telemetro
(una sorta di radar). La guerra si abbatté sul borgo nel giugno del
1941 quando gli inglesi mitragliarono le abitazioni. Gli anni
sessanta sono segnati dall'esplosione demografica che coincide con
la nascita delle infrastrutture base di una comunità. Marina di
Ginosa nei Fab-60 diventò il punto di riferimento del turismo locale
e non solo. La sabbia finissima, il mare cristallino e la pineta
erano l'attrazione principale, ma anche le serate estive
richiamavano molti turisti. Nella storia sono le serate musicali
condotte da personaggi del calibro di Pippo Baudo (sempre lui!) e
Mike Bongiorno (e che dire?) con ospite Mimmo Modugno, Gimmi
Fontana, I Beattles, i Rolling Stones e sembra anche gli U2. Scherzi
a parte, Marina di Ginosa da allora ha percorso parecchia strada, ma
non tutto è andato sempre per il verso giusto, anzi. Ci sono
anni bui, dominati dall'incuria e dal disinteresse. C'è tanto da
fare, oggi la
situazione è in ripresa, ma ci vuole ancora molto per far,
finalmente, diventare adulta la Borgata. INDIPENDENZA!! AUTONOMIA!!! |