CHARLES 

ORDE WINGATE

           

Charles Orde Wingate nasce in India il 26 febbraio 1903 da padre scozzese li in servizio militare. La madre, si dice, sarebbe lontana parente di Lawrence d’Arabia. Educazione religiosa (protestante) molto solida e collegio militare forgiarono quindi la sua infanzia. Nel 1929 è in Sudan al comando di un piccolo distaccamento e qui si "impadronisce", come Lawrence, della lingua. Rientrato in Patria si sposa ma vede anche fallire il suo tentativo di accedere alla scuola superiore di guerra. Nel 1936 è in Palestina dove sposa la nascente causa ebraica. Organizza commandos ebrei (haganà) contro la resistenza araba. Non essendo questa la politica ufficiale del governo inglese Wingate viene isolato.

Assigned to the British Mandate of Palestine in 1936, he set about training members of the Haganah, the Jewish paramilitary organization, which became the Israel Defense Forces with the establishment in 1948 of the state of Israel. Wingate's intense support for the Zionist viewpoint, however, was controversial, and in 1939 the British succumbed to Arab pressure and transferred Wingate from Eretz Yisrael. His passport was stamped with the restriction that he not be allowed to re-enter the country. His personal involvement with the Zionist cause was thus curtailed, but many of those he trained became heads of the Palmach. His passport on the front page: "The holder of this passport is not allowed to enter Palestine or Trans-Jordan," Before he left Palestine, in his last address to the night squad SNS he trained, many of whose members would become leaders of the Hagana and the IDF, Wingate said, "You are the first soldiers of the Jewish army." The Wingate Institute Israel National Centre for Physical Education and Sport is named in honour of Major-General Orde Charles Wingate.

Ciò non toglie che incontri Winston Churchill, che si appuntò il suo nome. Allo scoppio del conflitto europeo gli inglesi, paventando una forza in Africa degli Italiani superiore alle aspettative, decisero di operare solamente per piccoli gruppi armati dando consulenza agli etiopi con la struttura 101 di Sandford. I primi rovesci (Inglesi) in quel settore portarono ad una revisione della strategia. Il nome di Wingate saltò fuori di nuovo e il suo amico Churchill si ricordò di lui per una missione speciale. Come il suo parente, Wingate si sentì investito di una missione divina e per il reparto scelse il nome Gedeone di biblica memoria. Ora non erano più piccoli gruppi di commandos anglo-etiopi a muoversi ma una mezza brigata con diramazioni a largo raggio in una guerra non convenzionale. Il territorio e la non ostilità dei nativi lo facilitavano. Il Negus stesso aveva dato l’imprimatur e successivamente la sua insegna e presenza. Inutile dire che, come con Lawrence, la classe militare Inglese lo odiasse e facesse di tutto per non aiutarlo o tagliargli i mezzi. Le malelingue dicevano che portava al polso una sveglia anziché un orologio, non si lavava e mangiava cipolle, in questo molto più simile a un selvaggio che a un ufficiale inglese. La divisa poi era sicuramente fuori ordinanza che sembrava la cosa peggiore. La struttura complessa del reparto era però priva di trasporti e di armi pesanti, e a questo si ovviò con l’acquisto di 18.000 cammelli. La Gideon Force si mise in movimento alla fine di gennaio del 41 dalle basi sudanesi incorporando anche quanto restava del reparto 101. I piccoli fortini italiani vennero presi senza colpo ferire. Solitamente la guarnigione li abbandonava anche forniti di viveri che gli inglesi non disdegnavano.  Il grosso degli italiani della regione (10.000 uomini) intanto andava a concentrarsi a Debra Marcos sulla via di Addis Abeba. L’obiettivo non dichiarato di Wingate era arrivare primo ad Addis Abeba.  Lo sfinimento portato alle comunicazioni e ai rifornimenti indussero gli Italiani a ritirarsi anche da qui il 6 aprile. Gli inglesi regolari intanto agli inizi di maggio erano arrivati alla capitale e della presenza del Negus che viaggiava in cambusa della Gideon Force non ne volevano sapere. Cosa che non piacque assolutamente agli alti comandi britannici fu l’ingresso del Negus in città con il reparto etiopico della Gideon e Wingate su un Cavallo bianco. Le operazioni ulteriori della Gideon vennero ostacolate da Cunningham, e Wingate non ritenne di sottostarVi. Il 1 giugno con atto imperativo la Gideon Force così come il suo comandante sparivano dall’organico. Un atro Lawrence non era in programma. Il Negus otterrà solo l’anno dopo alla vigilia di El Alamein il riconoscimento della sua sovranità. Rimpatriato al Cairo Wingate, aprì il libro dei suoi rapporti in campagna e ciò non fece altro che isolarlo ulteriormente. Scivolò in una grossa depressione (suicidio) dal quale uscì grazie a Wavell che gli diede agli inizi del 1942 un comando (sempre colonnello provvisorio) in Estremo oriente contro i giapponesi (guerriglia). 

Wingate departed for the Far East on February 27 1942. He was promoted to colonel and set to organize a new guerrilla unit. Instead, he created a long-range penetration unit he eventually named Chindits. Again, he insisted on leading from the front.

L’armata Wingate fatta di Gurkha (dal coltello facile), di Burma, di Chindits operò come Long Range Penetrations Squads con alianti forniti dagli Usa. Il reparto rinominato “Merril’s Marauders” avrebbe condotto spedizioni nella giungla fino alle linee di comunicazione giapponesi. Dal 1943 al 1944 Wingate fu l’incubo dei Giapponesi. Il 26 marzo 1944 il “generale” Wingate moriva in un incidente in Birmania (Burma) con tutto il suo staff. Benchè le date non corrispondano al giorno, tutto lascia pensare che le tentate operazioni di soccorso o recupero vennero fatte anche con elicotteri (schede). Israele ed Etiopia lo considerano eroe nazionale. Gerusalemme ha una piazza a suo nome, per gli inglesi è praticamente sconosciuto. E’ sepolto ad Arlington in Virginia (Usa).

Le sue imprese sono state soggetto di fumetti “Serie bellica Eroica” o film. Chi non ricorda i “I Due nemici” di Alberto Sordi e David Niven che narra una situazione similare. 

I DUE NEMICI (Italia, 1961)
Regia Guy Hamilton
Sceneggiatura Agenore Incrocci,
Jack Pulman, Furio Scarpelli, Subo, Luciano Vincenzoni
Musica Nino Rota
Fotografia Giuseppe Rotunno
Personaggi e interpreti
(Capitano Blasi) Alberto Sordi, (Maggiore Richardson) David Niven, (Burke) Michael Wilding, (Maggiore Fornari) Amedeo Nazzari, (Capitano Roots) Harry Andrews, (Prefetto) Ronald Fraser, (Tanner) Bernard Cribbins

Abissinia aprile 1941: Siamo alla vigilia della fine dell’impero dell’Africa Orientale. Le truppe italiane, pur duramente provate, hanno la meglio su una colonna di commandos inglesi guidati dal maggiore Richardson.  Tra gli uomini  ad essere uccisi, il comandante italiano. Gli subentra il cap. Blasi che di guerra ne ha sempre masticata poco. Egli familiarizza a fasi alterne con Richardson, il quale si rende conto che gli italiani sono allo stremo delle forze. Ma le cose non vanno come sperato. Accade un colpo di scena. Uniti dovranno far fronte a un gruppo di ribelli. Poi l'inevitabile resa italiana dopo  aver liberato  gli inglesi nella speranza che questi si ritirino dall’Etiopia. Genere tipico del cinema britannico, bellico in chiave di commedia volto più a demitizzare l'esperienza al fronte che ad eroicizzarla. E soprattutto intento a raccontare le esperienze umane di entrambe le fazioni impegnate a combattere.

 

http://digilander.libero.it/freetime1836/cinema/indicecinema.htm

 

Il contraltare di Sordi nel film, l'attore David Niven, aveva un passato di soldato evidenziato dalla sua presenza scenica cucita su misura per lo spocchioso ufficiale di Sua Maesta. David Niven, già attore inglese di successo negli Usa nell'anteguerra, lascia il lavoro per arruolarsi in una unità di Kommandos dove dice di aver anche segnalato Laycock. Col grado di T. Colonnello è ufficiale di collegamento fra la 2a armata inglese e la 1a Usa all'epoca dello sbarco in Normandia (ma lui arriva dopo). Il mestiere di attore comunque non lo lascia mai per recitare in film di propaganda - The First Of The Few (1942) and The Way Ahead (1944). Il suo attendente, manco a dirlo, è Peter Ustinov, un altro grande del cinema. Non amava parlare della sua esperienza nonostante fosse un buon parlatore e narratore: He said once: "I will, however, tell you just one thing about the war, my first story and my last. I was asked by some American friends to search out the grave of their son near Bastogne. I found it where they told me I would, but it was among 27,000 others, and I told myself that here, Niven, were 27,000 reasons why you should keep your mouth shut after the war." Solo nel ’71 (era nato nel 1910) con la sua biografia "The Moon's A Balloon" parlò della guerra e dei suoi colloqui con Churchill. Alla fine del conflitto tornò a Hollywood dove la sua popolarità salì alle stelle. Venne decorato con la -Legion of Merit- da  Dwight D. Eisenhower. Rifiutò sempre di lavorare con attori “pacifisti” come Rex Harrison o James Mason. Un altro popolare attore, combattente fu Alec Guinness who served in the Royal Navy Volunteer Reserve in World War II, serving first as a seaman in 1941 and being commissioned the following year. He commanded a landing craft taking part in the invasion of Sicily and Elba and later ferried supplies to the Yugoslav partisans. 

http://www.haydid.org/wingate.htm    http://www.arlingtoncemetery.net/owingate.htm  

Orde Charles Wingate at Arlington (la sepoltura di Wingate ad Arlington Usa)
Major General Orde Charles Wingate was born in India, the son of Colonel George Wingate and Mary Ethel Stanley Wingate. He married Lorna E.M. Wingate (nee Moncrieff Paterson). He later resided in Aberdeenshire. .....Wingate established a form of Special Forces Unit called the Chindits. Their role was to operate behind Japanese lines in Burma and disrupt their communications and operations. In 1943, Wingate was awarded The Lawrence of Arabia Memorial Medal by the Royal Central Asian Society. He had also been awarded the Distinguished Service Order (DSO) and two bars; the equivalent of being awarded the DSO three times. While on an airplane flight, Wingate's Boeing B25 Mitchell plane crashed into the Burmese jungle. He and all his party were killed in the crash on 24 March 1944. The events surrounding the passage of Wingate's and the other crash victims' remains to Arlington Cemetery aroused some controversy in the UK. In 1947 the remains of the crash victims was disinterred from their original burial place, and moved to the British War Cemetery at Imphal. As the crash prevented establishing which remains were which person, the policy of the time were for the remains to be buried in the nation from which the majority of the victims originated. In this case, the country was the USA. In November 1950 the intermingled remains were disinterred from the British War Cemetery at Imphal and buried at Arlington Cemetery. While the American relatives were notified in advance of the reburial, the courtesy was not extended to the relatives of the British citizens. The grave reference is Sec. 12. Collective Grave 288 (fossa comune).

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