UBALDO SODDU
|
|
SEBASTIANO VISCONTI PRASCA 1883-196x |
Nasce a Salerno il 23/7/1883 ed entra alla accademia da cui esce sottotenente d’Artiglieria nel 1904. Partecipa al conflitto in Libia e alla prima guerra mondiale ottenendo 2 Argenti. Nel 1918 diviene comandante del 52° Fanteria (Francia - Croce di Guerra e Legion d‘Onore) e promosso poi Generale insegna alla Accademia di Modena e alla scuola di Guerra. Nel 1934 è capo di Gabinetto del Ministero della Guerra. Nel 1936 comanda la Divisione Granatieri e il 3 novembre 1939 viene nominato Sottosegretario alla Guerra e sottocapo di S.M. Generale. Nel novembre 1940, dopo le prime inconcludenti battute della campagna di Grecia, lascia le cariche per sostituire Visconti Prasca. Verrà a sua volta sostituito da Ugo Cavallero, capo di S.M. nel giro di un mese. Muore a Roma nel '49. |
|
1924 – 1930 Addetto militare a Belgrado Con Soddu costituirà l’ambata peggiore delle alte cariche militari. |
Piccola traduzione | ||
The vain and excessively self-confident Visconti-Prasca was at first demoted to commander of 11th Army,* serving under Soddu, and then sent packing a few days later. Despite strenuous lobbying he never got another front-line command during the war, and afterwards wrote a book entitled (with his customary tact and self-restraint) "I Attacked Greece." Visconti-Prasca and Soddu were both the sort of commanders who perpetuated negative comic-opera stereotypes of Italian generals. In the case of Visconti-Prasca, it was braggadocio and a flair for ridiculous statements (such as telling Pricolo, chief-of-staff of the Air Force, that he had given the order that "all battalions were to attack, even with one man"). He assured Mussolini personally that his plans for the invasion of Greece were "as perfect as humanly possible," when in fact they were woefully inadequate. In 1934 Visconti-Prasca had written a book entitled "Decisive War," in which he advocated a Blitzkrieg-style war of rapid movement and offensive at all costs. |
|
Il vacuo Visconti Prasca invece sempre
eccessivamente sicuro di sé fu dapprima retrocesso a comandante dell'11a
armata, agli ordini di Soddu, e in seguito gli fu ordinato di "fare
fagotto". |
However, it seems that Visconti-Prasca was mainly concerned with generating the "elan" for offensive warfare, and less concerned about the nuts and bolts of the tactics involved. He displayed the same tendencies during his stretch as Italian commander in Albania, seeming to think that a "positive attitude"and "Fascist will" could overcome all difficulties of force, terrain, logistics, etc. Hence fiery rhetoric served in lieu of a more detailed and realistic planning approach. The Greeks, and the climate in those mountainous border regions in late October, soon proved him wrong. Visconti-Prasca had spent a considerable time as military attache in Paris in the interwar period, and later commanded a corps on the French border in 1939, before being appointed to command 11th Army in Albania (and then made head of all Italian forces in that country). Ironically, Visconti-Prasca had been regarded as one of Soddu's political proteges (but Visconti-Prasca got short shrift, and little sympathy, from Soddu once the latter relieved him in Albania). |
braggadocio = in informatica è un font caratteri, dall' inglese se questa è la sua derivazione viene tradotto in italiano come spaccone, vanteria, millantatore |
Anche durante il suo breve periodo di comando in Albania non curava i particolari confidando nella buona sorte e nello spirito positivista del fascismo su ogni altra ideologia che avrebbe fatto superare tutte le difficoltà. Se le sue previsioni potevano alla fine anche dargli ragione, i greci e il tempo cambiarono i suoi programmi dimostrando che si sbagliava. Visconti Prasca aveva passato la maggior parte del suo tempo tra le due guerre come addetto militare a Parigi e più tardi al comando di un corpo d'armata sul confine francese (1939), prima di essere raccomandato come comandante della 11a armata in Albania. Ironicamente, Visconti Prasca era stato considerato come uno dei protettori politici di Soddu (ma non fù ricambiato da Soddu quando più tardi questi lo sostituì in Albania). Soddu basso grasso, calvo e amante della buona tavola e del buon vino, era un'altra caricatura di generale italiano. |
Soddu, short, fat, balding, and rather fond of good food and wine, was another walking caricature of an Italian general. Having no real previous command experience, the stress of managing (or attempting to manage) an entire theatre of war in extremely trying circumstances soon proved too much for him, and he increasingly retreated into the consolation of his hobby, which was composing music for film scores, sometimes spending hours a day in this "relaxation" while the Italian front crumbled. When a new Greek offensive caught the Italians unaware and threatened their vital forward ports including Valona (Vlore), Soddu in a telephone conversation back to Italy (which was being tapped by Mussolini's spies) advocated making peace as soon as possible as the only way to avoid a catastrophe. This moment of panic essentially destroyed his career. Ugo Cavallero was sent to Albania to decide if Soddu was up to the task of running the war there. Cavallero basically decided he wasn't, and effectively assumed command there (in addition to his duties of Chief of the General Staff, a job which he was also given at the start of December). Soddu was allowed to remain in his post, pretty much an empty uniform, until formally recalled in mid-January, at which point he joined his former protege on the list of the involuntarily retired. Mike Yaklich |
Ubaldo Soddu, a completely "political" general (formerly Mussolini's "chef de cabinet" or top assistant in the Duce's capacity as his own War Minister for three years), was Undersecretary for War.
|
Non avendo nessuna precedente esperienze di comando, lo stress (o il provare a comandare) un intero teatro di guerra in circostanze estreme, lo mise presto alla prova. Anche nei momenti peggiori in cui si richiedeva la sua pur limitata capacità si ritirava nel suo hobby, che era comporre musica per film. Qualche volta passava ore al piano mentre il fronte italiano si sgretolava. Quando una nuova offensiva greca colpì gli Italiani di sorpresa minacciando lo stesso porto di Valona, Soddu in una conversazione telefonica con l' Italia (intercettata dalle spie di Mussolini) si era lasciato andare a dichiarazioni schokkanti. Chiedeva di fare la pace il più presto possibile come unico modo per evitare la catastrofe. Questo momento di panico distrusse di colpo la sua carriera. Ugo Cavallero venne mandato in Albania per decidere se Soddu era ancora in grado di dirigere la guerra. Cavallero decise che non lo era e assunse il comando effettivo (in aggiunta ai suoi doveri di capo di S.M. un incarico che gli era stato dato all'inizio di dicembre). A Soddu fu concesso di rimanere al suo posto, fino a che venne richiamato formalmente a metà gennaio del 1941. A quel punto non gli restava che andare a fare compagnia al suo precedente protettore nella lista dei ritirati involontariamente. |