LA SECONDA 

GUERRA MONDIALE  

 

1942: DIVISIONE CELERE BERSAGLIERI E XXXV C.D.A. EX CSIR IN RUSSIA 

 

COMANDO

XXXV C.D.A          GEN. C.d. A.  Giovanni Messe

Capo. S.M. Col.Guido Piacenza

(poi Gen. Francesco Zingales)    Artiglieria Gen. B. Francesco Dupont.      Genio Col. Mario Tirelli

Truppe di  C.d. A.

Carabinieri

Foto topo carto grafica Posta Militare
CAMICIE NERE

Raggr. 3 gennaio con..

 legione Tagliamento  e 

legione Montebello 

Btg. M  LXIII ccnn VI ccnn
" LXXIX ccnn XXX ccnn
" LXIII f.a.a. XIII aa ccnn
GENIO Genio IV artieri I e IX pontieri VIII Collegamenti trasmis. Colombaia
ARTIGLIERIA 30° raggr. artiglieria C.A. btr.c.a. 20 mmm Officina Pesante
  I Btg. Chimico Sanità Osp. campo Recuperi-carburanti
  Commissariato Sussistenza Veterinaria  Trasporti 
Fanterie CIV Btg. Mitraglieri C.A. II Btg. controcarri 47/32 1a cp moto bersaglieri

Legione croata

Croatians also formed a Hrvatska Legija as part of the Italian Army. This Croatian formation consisted of 2 battalions termed a "Blackshirt Legion" augmented by an artillery battalion. The Italian-Croat Legion had 1,211 men and was designated the Motorized Croatian Legion. In April, 1942, the Legion was sent into action as part of the Italian 3rd Mobile Division  which was destroyed during the Don retreat. 

vedi sotto in italiano

Gen. Mario Marazzani      
3a Div. CELERE   Capo. S.M. T.C. Dandalo Battaglini Com Fanteria e vice Gen. Carlo Lombardi
Col. Aminto Caretto

3°Reggimento Bersaglieri

XVIII-XX-XXV 173a cp.  cc.47/32
Col. Umberto Salvatores

6°Reggimento Bersaglieri

VI-XIII-XIX 172a e 272a cc.47/32 
  Supporti  Btg. Moto 2a,3a,106 cp LXVII Btg. Corazzato L6
Col. Ugo De Simone

120° Rgt.Artiglieria motor.

I-II-III btr c.a 20 c.c 75/39
Supporti XIII gruppo Cavall. Alessandria Carri semoventi c.c. 47/32 IC Mortai 81 Genio artieri trasm.
HQ Trasporti e officina mob. Sanità  Carabinieri 
  Commissariato Autodrappello Posta Militare
Gen. Vittorio Giovannelli      
9a Div. PASUBIO   Capo. S.M. T.C. Umberto Ricca Com Fanteria e vice Gen. Roberto Olmi
Col. Rocco Biasioli

80 Reggimento Roma

I-II-III cp. mortai 81
Col.G.B. Casassa

79 Reggimento Roma

I-II-III cp. mortai 81
Col. Alfredo Reginella

8° Rgt.Artiglieria Motoriz.

I-II-III btr c.a 20 c.c 75/39
Supporti V-IX Btg. Mortai 81  cp.C.c. 47/32 Genio artieri trasm.
HQ Trasporti e officina mob. Sanità  Carabinieri 
  Commissariato Autodrappello Posta Militare
Gen. Roberto Lerici      
52a Div. TORINO   Capo. S.M. T.C. Umberto Turrini Com Fanteria vice Col Ottorino Schreiber
Col. Biagio Santini

81 Reggimento 

I-II-III cp. mortai 81
Col. Evaristo Fioravanti

82 Reggimento 

I-II-III cp. mortai 81
Col. Giuseppe Ghiringhelli

52° Rgt.Artiglieria Motoriz.

I-II-III btr c.a 20 c.c 75/39
Supporti XXVI-LII Btg. Mortai 81  cp.C.c. 47/32 Genio artieri trasm.
HQ Trasporti e officina mob. Sanità  Carabinieri 
  Commissariato Autodrappello Posta Militare

Legione croata

I croati formarono una legione che venne aggregata al regio esercito Italiano. La legione era costituita da 2 battaglioni di camicie nere e un reparto di artiglieria.  La sua forza ammontava a circa 1.300 uomini ed era classificata motorizzata.  Dall'aprile del 1942  entrò a far parte della 3a divisione celere inviata sul fronte russo e sciolta nel corso della ritirata dal Don. Ante Pavelic ricordava benissimo l'aiuto che i tedeschi gli avevano dato per salire al potere, un pò meno quello Italiano. Già dalla metà del 1941 i croati avevano costituito un reggimento che combatteva sotto bandiera tedesca. A questi si era aggiunto un contingente aereo e uno marino su altri teatri bellici. La costituzione di una marina croata era stata vietata dall'Italia. L'invito da parte italiana a costituire una analoga unità era stato visto con sospetto, dopo che l'Italia aveva ospitato, foraggiato e addestrato fuorusciti Ustascia a Borgo Taro e in Toscana. Le pressioni portarono all'effettiva costituzione di una legione a Varazdin, ai confini con l'Ungheria, paese dove avevano operato altri fuoriusciti. L'addestramento dell'unità venne svolto nella lotta antipartigiana su territorio jugoslavo. Molti dei suoi componenti parlavano già italiano, erano stipendiati e vestivano, fascetti compresi, all'Italiana come le camicie nere dalle quali dipendevano organicamente.  Dopo un periodo di addestramento ulteriore a  Riva del Garda, per integrasi nella realtà italiana, giurarono fedeltà al Duce e al Poglavnik Pavelic. A scaglioni, da marzo, via ferrovia furono mandati in Ucraina. Il ricongiungimento dei reparti ebbe termine il 16 aprile ricevendo in dotazione numerosi mezzi di trasporto. Fin dalle prime esperienze di guerra a fianco della Tagliamento, erano insorti problemi, sia di direzione, che politici che ne avevano sconsigliato l'utilizzo continuativo in prima linea. (lo stato Croato aveva ufficialmente un Re Italiano, Ajmone d'Aosta che non prese mai possesso del regno). A luglio l'unità era di nuovo in linea, non palesando ulteriori remore. Diverse ricompense furono assegnate ai suoi uomini e diversi furono i caduti. La legione croata, a dicembre del 1942, subì la stessa sorte toccata agli Italiani del regio esercito, con l'aggravante che i Russi difficilmente li consideravano prigionieri. Al termine della ritirata nuovi volontari erano pronti sia per la Germania che per l'Italia. Sempre a Riva del Garda i legionari continuarono ad addestrarsi anche dopo il 25 Luglio 1943. Il giorno 8 settembre, quando i tedeschi imposero la resa a tutti i reparti, si trovarono ad affrontare anche una piccola aliquota della Legione Croata che lascio sul campo diversi caduti ivi sepolti. Il resto venne rimpatriato e andò a costituire la 373 e 392a divisione tedesca della N.D.H.. 

Notes 
Reorganized as a light mechanized division in March 1942, the 3rd Celere Division received the 6th Bersaglieri Regiment from the 2nd Celere Division “Emanuele Filiberto Testa di Ferro” (for a total of two Bersaglieri regiments of three battalions each), the 120th Motorized Artillery Regiment, the XLVII Battaglione Bersaglieri motociclisti (three companies), the LXVII Battaglione Bersaglieri corazzato (two companies of L6/40 light tanks), the XIII Gruppo “Cavalleggeri di Alessandria” (two squadrons of Semovente L/40 da 47/32 tank destroyers) and an expanded complement of mortars and anti-tank weapons. Effective 15 March 1942, the two cavalry regiments and the horse artillery regiment were removed from the 3rd Celere Division to form the independent Raggruppamento truppe a cavallo under the command of Colonnello (later Generale di Brigata) Guglielmo Barbò di Castel Morano. The III Gruppo Carri Veloci “San Giorgio” returned home at this time. On 19 April 1942, the Italian Legione Croata (Croat Legion) arrived at the front and was attached to the 3rd Celere Division. 
In May 1942, the 22o Gruppo Autonomo aereo was replaced by the 21o Gruppo Autonomo (Maggiore Ettore Foschini) composed of the 356a, 361a, 382a and 386a Squadriglie equipped Macchi C.200 “Saetta” fighters. (In September 1942, twelve Macchi C.202 “Folgore” fighters plus two photographic-reconnaissance variants joined the group in Russia.) Circa May 1942, the 71o Gruppo Autonomo Osservazione Aerea composed of the 38a and 116a Squadriglie equipped with Caproni Ca.311 and Fiat Br.20 “Cicogna” aircraft replaced the previous air observation group. With the establishment of the Italian 8th Army on the Eastern Front, the air contingent was renamed the Comando Aviazione (or Aeronautica) dell A.R.M.I.R.; it remained under the command of Generale di Brigata Aerea Enrico Pezzi. On 17 January 1943, the 21o Gruppo Autonomo flew its last sorties in Russia and, five days later, began returning to Italy. During its service on the Eastern Front, the 21o Gruppo Autonomo claimed 74 kills and lost 15 aircraft to combat and operational accidents. 

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