MIGLIONICO (7 Novembre 2004)
- Dopo molti anni e nonostante l’inclemenza metereologica, tra una discreta
folla e al suono della banda musicale, con la presenza delle forze dell’ordine
in alta uniforme, si è ripresa la tradizionale deposizione della corona di
alloro bardata dal tricolore al monumento ai caduti ubicato nel mezzo di Piazza
Castello in Miglionico. Inspiegabilmente persasi l’usanza per la ricorrenza del
4 novembre nelle ultime due passate gestioni amministrative, è stata scelta come
giornata celebrativa domenica 7.
Il ricordo dei catastrofici conflitti mondiali e il loro drammatico bilancio di
vite sacrificate, è stato momento di riflessione per quanti hanno vissuto in
prima persona, da protagonisti e non, quei terribili anni. Il corteo con la
corona ha raggiunto, verso le 10 e 30,
con
tutti i consiglieri e gli assessori della pubblica amministrazione guidati dal
Sindaco Vincenzo Borelli, la Basilica Santa Maria Maggiore, dove
l’Arciprete Don Mario Spinello ha celebrato una solenne funzione
religiosa. Al termine della messa il corteo seguito dalle due associazioni
bandistiche miglionichesi si è diretto verso il monumento ai caduti dove il
Sindaco, promotore del ripristino della festività, ha pronunciato un discorso
per l’occasione. L’unico rammarico: la mancata presenza dell’Associazione
Combattenti e Reduci di Miglionico ridottasi nei decenni passati nell’organico,
per la morte di diversi componenti, sino alla definitiva chiusura della sezione.
Il bilancio del primo conflitto mondiale per un paese come Miglionico che
contava 3905 abitanti fu di 53 morti, 3 tra mutilati e invalidi
e 6 decorati al valore. La seconda guerra fece registrare 14
caduti tra i quali il Finanziere
Alfredo Sarli, Croce al Valor Militare.
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